Lo stesso Federer non particolarmente brillante ma sufficiente visto per tutta la settimana si sbarazza in due set equilibrati di Denis Kudla, e conquista la sua 149esima finale in carriera. Va a caccia del decimo titolo ad Halle, che gli permetterebbe di restare in testa al ranking ATP. Sfiderà Borna Coric, aiutato dal ritiro di Bautista Agut.Prima dell’arrivo di Rafael Nadal, l’idea di vincere per ben dieci volte lo stesso torneo non passava nemmeno nella testa dei giocatori, mentre il maiorchino l’ha reso qualcosa di quasi banale, facendo dieci – e poi anche undici- prima a Monte Carlo, poi a Barcellona e quindi anche al Roland Garros. Tuttavia, vincere per ben dieci volte un torneo resta un traguardo di spessore, che Roger Federer prova a tagliare al Gerry Weber Open di Halle, dove ha raggiunto una nuova finale, dopo il titolo di sette giorni fa a Stoccarda. In una semifinale dall’orario decisamente atipico per uno come lui (l’incontro è iniziato alle 11.30), il campione di Basilea l’ha spuntata per 7-6 7-5 sullo statunitense Denis Kudla, protagonista della miglior settimana della sua carriera, che da qualificato l’ha visto arrivare fino in finale. E contro Federer l’americano nativo di Kiev ha fatto una discreta figura, lottando alla pari per due set con la stessa versione dello svizzero vista anche nei giorni precedenti: non emoziona, ma il livello non eccezionale degli avversari lo aiuta a continuare a vincere. Contro Kudla la differenza l’hanno fatta l’immediato 6-0 nel tie-break, e l’accelerata sul 5-5 del secondo, quando Roger ha provato (con successo) a evitare un nuovo tie-break, dopo che nel set le principali chance erano passate dalla racchetta dell’avversario. È riuscito a strappargli per la seconda volta la battuta (la prima nel primo game del match, ma il break era subito tornato indietro) e si è preso la ventesima vittoria consecutiva sull’erba, oltre che la finale numero 149.SFIDA CORIC, FORTUNATO CONTRO BAUTISTA
“È un peccato che non sia riuscito a mantenere il vantaggio credo nel primo game – ha detto Federer dopo il successo –, perché era il mio obiettivo per la partita: iniziare forte e proteggere il potenziale vantaggio. Non ci sono riuscito, e da quel momento in poi entrambi abbiamo iniziato a tenere molto bene i nostri turni di servizio. Per una lunga fase del match è stato davvero difficile crearsi delle chance, ma per fortuna ho giocato di nuovo un ottimo tie-break, come ieri. Penso sia stato cruciale”. Lo è stato eccome: magari non avrebbe perso, ma ogni singola goccia di sudore risparmiata può tornargli utile in chiave Wimbledon, visto che se vorrà portare a casa i Championships dovrà giocare (e vincere) un totale di sedici partite nell’arco di cinque settimane, numeri ai quali non è così abituato, a maggior ragione dopo la lunga sosta che si è preso dopo Miami. Tuttavia, per pensare a Wimbledon c’è tempo: ora l’obiettivo si chiama titolo numero 99, che gli permetterebbe di arrivare a Londra da numero uno del mondo, e col 100esimo successo in carriera nel mirino. Nella finale di domani sulla strada di Federer ci sarà il croato Borna Coric, fortunato nel duello contro Roberto Bautista-Agut. È durato appena cinque giochi: nel sesto game lo spagnolo è scivolato in un cambio di direzione, e per evitare complicazioni ha preferito ritirarsi, dopo poco più di venti minuti. “Non mi sarei mai aspettato di arrivare in finale – ha detto l’allievo di Riccardo Piatti – e mi dispiace per Roberto. Ma un po’ di riposo non mi farà male. Non credo che le mie chance di vittoria siano particolarmente alte, ma ci proverò”. A Indian Wells ci era andato vicino, arrendendosi per 5-7 6-4 6-4 in semifinale, ma sull’erba il suo compito sarà ancora più complicato.
ATP 500 HALLE – Semifinali
Roger Federer (SUI) b. Denis Kudla (USA) 7-6 7-5
Borna Coric (CRO) b. Roberto Bautista-Agut (ESP) 2-3 ritiro
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