Una prestazione opaca da parte dell’azzurro, che ha pagato un inizio piuttosto difficile e si è progressivamente fatto investire dai colpi profondi e penetranti dello spagnolo

Foto di Samer Alrejjal/Qatar Tennis Open

Ci ha provato Luca Nardi, forse ha iniziato a crederci troppo tardi, ma alla fine ha dovuto tirare i remi in barca. Nel secondo turno dell’ATP 500 di Doha a passare è Carlos Alcaraz, che si impone sul pesarese con il punteggio di 6-1, 4-6, 6-3 e avanzando ai quarti di finale dove troverà Jiri Lehecka. La buona notizia per Nardi è la reazione nel momento in cui si è trovato sotto 6-1, 4-1, una condizione che avrebbe portato tanti ad arrendersi e che invece lo ha visto trascinare al terzo e decisivo set Alcaraz. Se alla prestazione sul piano mentale si unisce la bella vittoria con Zhang all’esordio, il bilancio di questa trasferta qatariota non può che essere positivo per Nardi.

Una partenza infernale di undici dei primi dodici punti vinti da Alcaraz, con Nardi che si è trovato pronti via a salvare tre palle dello 0-3. Troppo ampia la differenza in termini di potenza impressa alla palla, con lo spagnolo che è sempre stato al comando delle operazioni e che ha approfittato della palla piatta e poco profonda dell’avversario per spingere. Tanti i problemi anche al servizio per il pesarese, che nel primo set ha messo in campi il 59% di prime e realizzato appena il 29% di punti con la seconda.

Nel secondo set il copione sembrava essere il medesimo, con Alcaraz che aveva preso un break di vantaggio nel corso del quarto gioco e si era portato sul 4-1. Da quel momento però la partita è inaspettatamente girata, con Nardi che ha infilato cinque giochi consecutivi – realizzando due break – e con un parziale di quattordici punti a uno per chiudere il set sul 6-4 e trascinare così la sfida al terzo set. La palla di Alcaraz ha iniziato a viaggiare, e in più di un’occasione si è nascosto dietro a soluzioni di fino che hanno portato a non forzati che hanno in ultimo fatto la differenza. Nardi dal canto suo ha migliorato nettamente i numeri al servizio, portando la percentuale di prime al 66% e con una percentuale di conversione superiore al 70%.

Il terzo set presenta uno sviluppo ancora diverso, che per sfortuna di Nardi non è a suo favore. Se infatti nel primo set il gioco di Alcaraz era talmente spumeggiante da non poter neanche pensare di avvicinarsi, in questo parziale costruisce bene il punto in più di un’occasione ma non riesce poi a concretizzare. L’equilibrio si rompe ancora nel corso del quarto gioco, e così come nel parziale precedente Alcaraz consolida il vantaggio al servizio e sale 4-1. A differenza di quanto successo però nel set precedente, lo spagnolo stavolta non disunisce e conduce in porto la nave riuscendo a tenere i successivi tre turni di battuta, chiudendo al primo match point utile con un errore di rovescio da parte di Nardi che si ferma in rete.