Dopo Nadal e Federer, Nick Kyrgios aggiunge anche Novak Djokovic alla sua collezione di vittime illustri: alla prima coi “big” vince sempre lui. Ad Acapulco spara 25 ace, approfitta dell’unico passaggio a vuoto del n.2 ATP e lo fa fuori in due set, con un tennis stellare. Non giocherà sempre così, ma quando gioca così…Ahhhh… se pensasse solo al tennis. Non sarebbe il Nick Kyrgios che conosciamo oggi: strafottente, presuntuoso, quasi disinteressato allo sport che l'ha reso famoso in tutto il mondo e gli dà da mangiare (e non solo). Ma avrebbe il livello per arrivare molto molto in alto. Non è detto che non ci riuscirà comunque, ma per il momento i risultati danno ragione al “potrei ma non voglio”. Ne ha data l’ennesima dimostrazione all’ATP 500 di Acapulco, completando il suo personalissimo record contro i tre giocatori più forti dell’ultimo decennio. Non nominategli Andy Murray, che nel Tour l’ha battuto cinque volte su cinque lasciandogli appena un misero set, ma con gli altri Fab Four non c’è problema né timore: alla prima ha sempre vinto lui. Nel 2014 a Wimbledon, ad appena 19 anni, ha fatto fuori Nadal a suon di ace; l’anno dopo a Madrid ha battuto con tre tie-break Roger Federer; e appena dall’altra parte del campo ha trovato Novak Djokovic ha riservato anche a lui il medesimo trattamento. Acapulco non è né Wimbledon né Madrid, ma “Nole” ci teneva eccome, per ripartire dopo il KO in Australia e ripagare l’affetto di un pubblico messicano al quale ha subito dichiarato amore. Invece, dopo aver rischiato grosso già al secondo turno con Juan Martin Del Potro, il serbo si è fermato prima della semifinale, battuto 7-6 7-5 da un Kyrgios deluxe. L’australiano ha frantumato il cemento della “Quadra Central” sparando 25 ace contro il miglior ribattitore del circuito, grazie a una delle sue migliori giornate in carriera. Ci ha messo in mezzo comunque qualche bizza delle sue, ma quelle ormai fan parte del personaggio, sarebbe molto strano il contrario. L’importante è sapersi sfogare nel momento giusto, quando i punti contano meno e la situazione permette di scherzare col fuoco. Il punteggio dice che l’ha fatto benissimo, prevalendo sul filo di lana.
DEVE CROLLARE KYRGIOS, CROLLA DJOKOVIC
Il simbolo del Kyrgios di stanotte è il primo set: ha concesso appena una palla-break (salvata), ha cancellato due set-point nel tie-break e l’ha chiuso 11/9 grazie a un diritto lungo di Djokovic, con la bellezza di cinque ace. Come a far vedere che quando testa e braccio vanno d’accordo (già, quando…) né Djokovic né i momenti delicati sono un problema. Anche perché il serbo non ha nemmeno giocato così male, pagando carissimo l’unico vero passaggio a vuoto del suo match. Fino al 6-7 5-6 aveva permesso a Kyrgios di arrivare solo tre volte a 30 nei suoi turni di servizio, poi è andato completamente in tilt. Con tre errori di fila ha consegnato all'australiano lo 0-40, e Nick non si è fatto pregare: risposta più forte del servizio, dritto, rovescio profondo a tener Djokovic lontano dalla riga e drittone a chiudere i conti, con tanto di strillo finale. Vuol dire che nel momento più importante invece di crollare l’outsider è crollato il campione, ma Djokovic è comunque in crescita, e la scelta di giocare qualche match ad Acapulco potrebbe tornargli molto utile in chiave Indian Wells. Chi invece può guardare al breve termine è Nick Kyrgios: in semifinale sarà favorito contro Sam Querrey (6-1 7-5 a Thiem), e ha chance anche di conquistare il titolo, perché Marin Cilic non fa paura e il Rafael Nadal che ha impiegato due ore a superare Yoshihito Nishioka è decisamente battibile. Ma occhio comunque a “Rafa”, anche perché l’approccio è tornato quello giusto: un match come quello col giapponese poteva lasciargli più dubbi che certezze, invece il maiorchino è riuscito a cogliere il lato positivo, spiegando come nel 2016 gli siano mancati proprio degli incontri così, vinti pur giocando male. E solo lui sa quanto è importante sapere di poter vincere anche quando non tutto funziona a dovere.

ATP 500 ACAPULCO – Quarti di finale
Nick Kyrgios (AUS) b. Novak Djokovic (SRB) 7-6 7-5
Sam Querrey (USA) b. Dominic Thiem (AUT) 6-1 7-5
Marin Cilic (CRO) b. Steve Johnson (USA) ritiro
Rafael Nadal (ESP) b. Yoshihito Nishioka (JPN) 7-6 6-3

GLI HIGHLIGHTS DI KYRGIOS-DJOKOVIC
GLI HIGHLIGHTS DI NADAL-NISHIOKA