Nona semifinale del 2018 per Fabio Fognini, che a Stoccolma guadagna un posto fra i migliori quattro per il terzo torneo di fila. Il match contro Chung parte in salita, ma poi Fabio passa a condurre e il coreano getta la spugna per problemi fisici. Buon per l'azzurro, che a sua volta non è al 100%: risparmiare energie può diventare fondamentale.Bisogna provarci anche quando le cose non vanno benissimo, perché non è detto che all’avversario non possano andare peggio. Una lezione che Fabio Fognini ha imparato a Pechino, dove si è ritirato prima della semifinale contro un Del Potro che poi ha a sua volta ammesso di aver meditato di non scendere in campo, e che gli è tornata subito utile nel torneo successivo a Stoccolma, dove si è appena regalato la sua nona semifinale del 2018. Anche se sette sono arrivate negli ATP 250, si tratta comunque di un traguardo importantissimo, conquistato in un duello contro Hyeon Chung che si annunciava tutt’altro che semplice, e invece è durato appena 54 minuti, a causa delle difficoltà fisiche del coreano, costretto a gettare la spugna sul punteggio di 7-5 2-1 in favore del numero uno d’Italia. Un gran bel regalo per Fabio, che a sua volta non ha ancora risolto al 100% il problema alla caviglia accusato in Asia. Continua a creargli un po’ di dolore, tanto che in Svezia ha è portato con sé il fisioterapista della nazionale Luca Farinelli, quindi aver superato con poco sforzo un test tutt’altro che banale è manna dal cielo. Anche perché secondo la classifica ATP il vero torneo di Fognini inizia solamente domani: con la vittoria di oggi il ligure ha pareggiato i 90 punti in scadenza della semifinale di dodici mesi fa, e da adesso in avanti può iniziare a guadagnarne di nuovi, a partire dalla semifinale di sabato contro uno fra Stefanos Tsitsipas e Philipp Kohlschreiber. Una buona opportunità per aggiungere una quinta finale alla miglior stagione della sua carriera.
I RIPETUTI PROBLEMI DI CHUNG
Fino al ritiro di Chung, che ha deciso di alzare bandiera bianca dopo che da qualche game aveva iniziato a manifestare alcune difficoltà, cercando spesso la via della rete per accorciare gli scambi e lasciando andare qualche palla non impossibile da raggiungere, il match era andato a strappi, e la prima parte era stata favorevole proprio al 22enne di Suwon. Fognini ha fatto tutto bene fino al 2-2 30-0, poi si è distratto e ha smarrito nove punti di fila, sufficienti per finire sotto per 4-2. Una reazione nell’ottavo game faceva tornare indietro il break, prima di un rocambolesco (e in parte decisivo) game sul 4-4. Con tre errori di fila Fabio è finito sotto 0-40, e sulla prima palla-break ha optato per un coraggioso serve&volley della disperazione. Tuttavia, una mano delicata come pochissime nel Tour gli ha permesso di inventarsi una deliziosa demi-volèe stoppata che ha accarezzato la riga, poi sono arrivati altri quattro punti e pure il 5-4. Una reazione a metà fra bravura e fortuna che ha restituito coraggio all’azzurro e ha lasciato il segno nell’orgoglio di Chung, che con un game disastroso ha concesso break e set sul 5-6, commettendo un errore dopo l’altro. Sono stati i primi segnali di una difficoltà fisica che ha provato a celare il più possibile (tanto che è difficile individuarne la natura), ma che evidentemente si è fatta via via sempre più insistente, costringendolo al ritiro. Dispiace per lui, il cui enorme potenziale sta facendo un po’ troppo a spallate con un fisico ballerino, mentre va alla grande a Fognini. Lo attende un rush finale molto molto intenso: risparmiare energie può diventare determinante.

ATP 250 STOCCOLMA – Quarti di finale
Fabio Fognini (ITA) b. Hyeon Chung (KOR) 7-5 2-1 ritiro