A sorpresa, lo slovacco Martin Klizan fa fuori in rimonta anche Stan Wawrinka e conquista la seconda finale a San Pietroburgo, la settima in carriera. Curiosità: ne ha vinte sei su sei. Una tradizione positiva che proverà a portare avanti contro il numero uno del tabellone Dominic Thiem, passato in due set su Bautista Agut.Sarà fra Dominic Thiem e Martin Klizan la finale dell’ATP 250 di San Pietroburgo. La diciottesima finale per l’austriaco (dieci vittorie), la settima per lo slovacco, che invece le finali sin qui disputate in carriera le ha vinte tutte. Un singolare record che condivide con Ernests Gulbis, e che potrà migliorare nel pomeriggio di domenica, intorno alle 15.30 italiane. Ma non sarà la sua imbattibilità quando c’è da giocare per il titolo l’unico spauracchio che dovrà affrontare Thiem, perché anche i precedenti, l’ultimo quest’anno a Kiztbuhel (torneo poi vinto proprio da Klizan), sono tutti ad appannaggio del suo avversario, capace di vincere un’autentica battaglia in semifinale contro Stan Wawrinka. Klizan l’ha spuntata dopo due ore e venti minuti di gioco, resistendo al ritorno dello svizzero, in un match ricco di lotta e di ribaltamenti di fronte, ma piuttosto avaro di qualità. Molti, moltissimi gli errori da ambo le parti. E molte ombre (ma anche sempre più luci) per quanto riguarda lo svizzero. La condizione e la fiducia pian piano stanno arrivando, e anche se dall’ultima finale, quella del Roland Garros 2017, sono passati 15 mesi, c’è finalmente ottimismo, perché l’infortunio al ginocchio e il calvario che ne è seguito sono acqua passata. Magari non capiterà più di rivedere il tennista di Losanna in formato Slam, ma può tornare competitivo con i migliori. È lui a cominciare meglio la semifinale: piazza il break a inizio primo set grazie a un rivale meno brillante in avvio e conserva il vantaggio fino al 6-4, senza faticare più di tanto. Non concede nulla al servizio, e a inizio secondo set ha la palla break per poter uccidere l’incontro, ma Klizan si salva e da questo punto in poi, di partita, ne comincia un’altra, del tutto diversa. Stan pare improvvisamente affaticato. Scendono le sue percentuali, gli errori aumentano ed ecco che Klizan piazza il break a zero e chiude il secondo set in tutta tranquillità.
FINALE SCONTATA? I NUMERI DICONO DI NO
Anche nel terzo la musica pare non cambiare. Stan continua a inanellare errori su errori, specie di dritto, perde nuovamente il servizio e l’incontro sembra scivolargli definitivamente dalle mani. C’è un sussulto d’orgoglio, da parte di Stan. Ritrova qualche colpo, recupera il break, tenta in ogni modo di arginare l’agonismo di Klizan. Ma sul traguardo del set deve cedere l’onore delle armi. Perde il servizio sul 5-5 e non riesce a rimediare, vanificando la palla break ottenuta quando Klizan serve per il match. Lo slovacco chiude al terzo match point e si appresta a giocarsi la finale, con la sicurezza di chi le ha vinte tutte. Come accennato, il suo avversario sarà Thiem, buono ma non eccezionale nella seconda semifinale, chiusa per 6-4 6-3 contro il sempre ostico Roberto Bautista Agut. Come nel duello precedente, poco spettacolo da parte di entrambi. Ma all’austriaco per chiudere la partita basta un break a set, conquistati coi denti e la potenza dei suoi colpi. Sempre, ostinatamene (anche troppo) inchiodato a due metri dalla linea di fondo, e faticando più del dovuto. Lo spagnolo gli dà invero una grande mano, specie nel secondo set. Con Thiem che nel quarto e sesto gioco spreca la bellezza di quattro palle-break. Ma si vede regalare il break da Bautista che, sulla quinta, piazza un inopinato doppio fallo e lascia il via libera all’austriaco verso la finale. La quinta di questa stagione, la prima indoor, la quarta su 18 lontano dall’amata terra rossa. La classifica ATP lascerebbe presupporre un atto finale a senso unico, ma statistiche alla mano il duello di domenica potrebbe non essere così scontato.

ATP 250 SAN PIETROBURGO – Semifinali
Dominic Thiem (AUT) b. Roberto Bautista Agut (ESP) 6-4 6-3
Martin Klizan (SVK) b. Stan Wawrinka (SUI) 4-6 6-3 7-5