Andreas Seppi continua la sua corsa alla Kremlin Cup di Mosca, dove vinse il titolo nel 2012. L'altoatesino fa fuori anche Filip Krajinovic e conquista la semifinale: sabato sfiderà Adrian Mannarino, già sconfitto la scorsa settimana. Vuol dire che c’è la chance per ritrovare la finale, e mettere fine a una serie di 5 sconfitte consecutive a un passo dal traguardo.Dodici mesi fa la possibilità di vederlo conquistare un altro titolo ATP sembrava sfumata definitivamente, perché Andreas Seppi lottava per restare fra i primi 100 del mondo e pareva che a certi livelli non fosse più competitivo come un tempo. Poi il 2018 gli ha schiarito le idee, l’ha riportato nella top-50 e gli ha mostrato che sotto sotto qualche piccola possibilità ci può ancora essere. L’altoatesino si è messo nella posizione giusta per costruirsene una a Mosca, proprio in quella Kremlin Cup dove nel 2012 arrivò il suo terzo e ultimo titolo nel Tour, al termine di una rocambolesca finale contro Thomaz Bellucci. Ripetersi sarà dura, ma intanto l’azzurro ha conquistato una bella semifinale che ha consegnato l’en-plein all’Italia, dopo che un paio d’ore prima Fabio Fognini aveva conquistato lo stesso traguardo a Stoccolma, grazie al ritiro di Chung. Seppi, invece, ce l’ha fatta con un ottimo successo contro Filip Krajinovic, numero 4 del tabellone, superato per 6-4 7-6 in un match lungo quasi due ore. Il motivo è un secondo set equilibratissimo, dopo un primo risolto invece da tre break nei primi tre giochi. Dopo il 6-4, l’azzurro è prima andato sotto per 4-1, poi ha impattato sul 4-4 e ha anche avuto tre chance per andare a servire sul 6-5, contro un avversario un tantino più falloso di lui. Andreas non ha trovato la zampata nell’undecimo game, ma l’ha fatto immediatamente nel tie-break, già amico nel duello di giovedì contro Pierre-Hugues Herbert (7-6 7-6). Andreas si è preso subito un mini-break con un diritto vincente, è volato sul 3-0 e non ha più dato spazio all’avversario, fino a conquistare la sua terza semifinale stagionale, dopo quelle di Rotterdam e Budapest.CON MANNARINO HA VINTO A SHANGHAI
La statistica – griffata Luca Brancher – dice che quella di sabato sarà la 29esima semifinale ATP nella carriera dell’altoatesino, con la più importante che risale senza dubbio al Masters 1000 di Amburgo del 2008, quando Seppi si trovò fra gli ultimi quattro insieme a Federer, Nadal e Djokovic, quella settimana numero 1, 2 e 3 del mondo (così come questa, oltre dieci anni dopo, ma in ordine diverso). Quel giorno Andreas in Germania si arrese a Federer, raccogliendo una delle sue venti sconfitte in semifinale. Significa che il bilancio vittorie-sconfitte è piuttosto basso, intorno al 30%, ritoccato continuamente al ribasso dal 2015 in avanti. Da quando batté un acciaccato Kei Nishikori in semifinale a Halle, infatti, Seppi ha perso le ultime cinque semifinali disputate: nel 2015 ad Amburgo (contro Nadal), nel 2016 a Nottingham (Johnson), lo scorso anno ad Antalya (Mannarino) e in questo 2018 a Rotterdam (Federer) e Budapest (Cecchinato). Un trend negativo da provare a invertire sabato a metà pomeriggio, quando dopo la finale femminile Kasatkina-Jabeur il 34enne di Caldaro troverà sulla sua strada Adrian Mannarino, protagonista mercoledì dell’eliminazione di Marco Cecchinato, numero 1 del tabellone. Il francese è proprio uno dei cinque avversari che gli hanno negato la finale nei duelli appena citati, ma è anche un giocatore decisamente alla portata di Seppi, peraltro avanti 4-3 nei precedenti. L’ultimo? Proprio la scorsa settimana, a Shanghai, quando l’allievo di Massimo Sartori la spuntò con un doppio 6-4. In Cina in palio c’era solamente il secondo turno, mentre in Russia c’è la finale, e la possibilità per Seppi di continuare a sognare un quarto titolo ATP. Non potrebbe esserci miglior premio a una carriera che presto lo vedrà chiudere la sua quattordicesima (!) stagione consecutiva fra i primi 100 del mondo. Un record per il nostro tennis, mai davvero apprezzato a sufficienza.
ATP 250 MOSCA – Quarti di finale
Andreas Seppi (ITA) b. Filip Krajinovic (SRB) 6-4 7-6
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