Nella finale dell’ATP 250 di Montpellier trionfa Alexander Bublik, che in rimonta contro Borna Coric trova il quarto titolo della carriera

Una finale targata Alexander Bublik, nel punteggio ma soprattutto nell’andamento mai banale. Il tennista kazako ha superato in rimonta Borna Coric con il punteggio di 5-7, 6-2, 6-3 che gli vale il quarto titolo in carriera. Settimana incredibile per il numero due del seeding che ha vinto tutti gli incontri rimontando da un set di svantaggio e salvando tre match point nel primo turno contro Shapovalov. Per Coric si tratta invece della sesta finale persa in carriera, ma può comunque ritenersi soddisfatto per il tennis mostrato durante l’intero arco della settimana

L’andamento dei tre parziali hanno un minimo comun denominatore, ovvero il break in apertura a favore di Bublik e il punteggio che vede sempre avanti 4-1 la testa di serie numero due del seeding. Nel primo set ci sono state anche due possibilità di 1-5, ma sul punteggio di 15-40 Coric ha spaccato una racchetta che gli ha fornito quell’adrenalina utile per riprendere le fila del discorso. Da quel momento è arrivato un parziale di sei giochi a uno in favore del tennista croato, che nei suoi turni di battuta ha utilizzato un atipico serve&volley che ha tolto tranquillità all’avversario. La vittoria del primo set non è però bastata per far girare l’inerzia della finale a favore di Coric, complice anche una condizione fisica che sembrava essere nettamente in favore del kazako. Bublik infatti ha tenuto in mano totalmente il pallino di gioco negli ultimi due parziali, grazie al suo gioco tanto estremo quanto di qualità che non ha permesso al croato di poter trovare un’occasione di rientrare in gioco. Da segnalare quanto successo nel corso del terzo set sul punteggio di 3-1, 15-40 e due palle break per il croato. In entrambi i casi non entra la prima di servizio, ma in entrambi i casi il punto è di Bublik grazie a una seconda scagliata a 210 km/h nel primo caso e 215 km/h nel secondo. Andato a servire per il torneo sul punteggio di 5-3 ha mantenuto una media di servizio oltre i 210 km/h, chiudendo a trenta e succedendo così nell’albo d’oro del torneo a Jannik Sinner.