Terza sconfitta consecutiva all’esordio per Fabio Fognini: il numero uno d’Italia cade subito anche a Monaco di Bavieta, battuto da Guido Pella in un match mai veramente iniziato. Il ritorno di Davin in panchina non è servito: probabile che l’imminente nascita del primo figlio non gli permetta di concentrarsi al 100% sul tennisDopo la splendida semifinale a Miami, è difficile credere che Fabio Fognini avesse immaginato un inizio così difficile sulla sua amata terra battuta. Nei primi tre tornei il numero uno azzurro ha raccolto altrettante sconfitte immediate, l’ultima al BMW Open di Monaco di Baviera: la quarta testa di serie gli ha offerto un bye e regalato un prezioso esordio al giovedì, quando buona parte dei partecipanti ha già fatto le valigie per rientrare a casa, ma il ligure è riuscito a conquistare appena cinque giochi contro Guido Pella, lo stesso che aveva sconfitto nel singolare decisivo della sfida di Coppa Davis contro l’Argentina. A febbraio a Buenos Aires Fognini perse i primi due set, ma si rialzò in tempo e dominò terzo quarto e quinto, mostrando una decisa superiorità. La stessa che non si è vista affatto alla prima in terra tedesca, dove la sfida è stata sempre nelle mani dell’argentino, a segno per 6-3 6-2 in appena 66 minuti di gioco. Un punteggio e una durata che riassumono un duello che Fognini ha visto scivolare via molto rapidamente, col rivale sempre al comando. Il tennis di Pella vale più di quanto dica la sua attuale 158esima posizione nel ranking ATP, ma Fabio gli ha reso la vita facile con un non-match, andando sotto sin dall’inizio e giocando troppo a sprazzi, senza mai mordere. Non è bastato neanche il ritorno in panchina di Franco Davin (assente nelle ultime due settimane) per aiutarlo a rimettersi in carreggiata: ha trovato qualche ottimo punto e qualche buona giocata specialmente col rovescio, recuperando per due volte un break di svantaggio nel primo set, ma anche un sacco di errori e un rendimento insufficiente con la seconda palla di servizio.
LA NASCITA DI BABY-FABIO SI AVVICINA
Dal 3-4 del primo set Fognini ha vinto solamente due degli ultimi dieci giochi, arrendendosi senza colpo ferire. L’impressione è che bastasse uno scatto mentale dei suoi, e un pizzico di attenzione in più, per giocare ben altro match, ma Fabio è sembrato un tantino svogliato, quasi disinteressato, come se avesse la testa da tutt’altra parte. Non si è nemmeno lasciato andare come spesso gli capita: più di una volta le sue sfuriate l’hanno aiutato a scuotersi, mentre stavolta non ha battuto ciglio, e salutato un altro tabellone che si poteva sfruttare in maniera ben diversa. È probabile che la distanza da casa, vista l’imminente paternità (“se dovessi chiamarlo perché è il momento credo che fuggirebbe anche dal campo”, ha detto la moglie Flavia Pennetta in un’intervista con La Gazzetta dello Sport) non gli permetta di concentrarsi al massimo sul tennis, e non si può nemmeno fargliene una colpa, anche se dopo il grande risultato a Miami era lecito aspettarsi ben altri risultati. Invece il numero uno d’Italia si presenterà al Masters 1000 di Madrid senza nemmeno un successo sul rosso nelle gambe. Un problema relativo in termini di condizione, visto che fisicamente sta sempre alla grande e ha spesso dimostrato di potersi risvegliare da un momento all’altro, un po’ più grave in termini di punti: zero negli ultimi tre tornei, e sulla sua superficie preferita. L’augurio, a questo punto, è che il primogenito di casa Fognini-Pennetta (atteso entro due settimane) arrivi il più presto possibile, e che l’enorme gioia per la nascita di un figlio possa ridare a Fabio quella linfa un po’ svanita nelle ultime settimane. Restituendo al Tour un giocatore più motivato.

ATP 250 MONACO DI BAVIERA – Secondo turno
Guido Pella (ARG) b. Fabio Fognini (ITA) 6-3 6-2