Dopo essersi aperto il tabellone cancellando un match-point a David Goffin, Benoit Paire non tradisce. Supera in due set Nikoloz Basilashvili e si regala a Metz la quinta finale ATP in carriera. Ne ha vinta solo una, due anni fa a Bastad, ma è favoritissimo per il bis. Sfiderà il qualificato Peter Gojowczyk, mai così avanti nel Tour.Sarà fra Peter Gojowczyk e Benoit Paire l'inedito epilogo del torneo del Moselle Open, l’ATP 250 di Metz. Prima finale nel circuito maggiore per il tedesco, che nel Tour non aveva mai raggiunto nemmeno una semifinale, ma nella sua settimana francese ha fatto miracoli, partendo addirittura dalle qualificazioni. Nella sua semifinale il 28enne di Monaco di Baviera ha dovuto faticare un solo set, vinto, complice il ritiro all'inizio del secondo (sul 6-3 1-0) di un febbricitante Misha Zverev. Quinta finale invece per il francese, la prima dopo due anni. Conquistata al termine di una partita, contro il georgiano Nikoloz Basilashvili, che ha messo in mostra tutto e il contrario di tutto quel che capace Benoit. Sul cui talento nel creare e distruggere occasioni e spettacolo si son spesi sin troppi fiumi di inchiostro. L'inizio dell'incontro è in bilico tra l'esibizione e l'allenamento, per il francese. Sedici minuti sedici, per un 6-1 le cui statistiche sono tanto irreali quanto irripetibili. 91% di punti vinti con la prima, il 100% (sì, avete capito bene) con la seconda. E il corollario di 13 vincenti e 7 ace. Quasi un miracolo, che il malcapitato georgiano sia riuscito a racimolare un game e ben 8 punti. Ma quanto c'è di mezzo Paire, le partite non possono avere e mai avranno un senso logico. Nel secondo set la musica non può continuare ad essere la stessa. Le percentuali al servizio di Benoit scendono, gli errori non forzati aumentano in maniera esponenziale (saranno 15 nel secondo parziale). E Basilashvili trova quel minimo di fiducia per provare a giocarsela, la partita.
MAI FIDARSI DI PAIRE, MA STAVOLTA…
Piovono le prime occasioni, per Nikoloz. Due palle break nel quinto gioco, altrettante nel settimo game. Paire risolve sempre, con il servizio. E non si lascia trascinare nel baratro, che è lì, ad un passo. Anzi, si trascina al tiebreak che, dopo il primo set, appare quasi un coup de théâtre. Parte subito bene , il georgiano, con un minibreak conquistato con un dritto vincente. Ma il pubblico è con Benoit, unico francese capace di farsi strada in un tabellone che ha perso in fretta il campione in carica Lucas Pouille e anche Simon e Gasquet. E Benoit, come poche volte accadutogli, è con il pubblico. Sa che gli basta un minimo, un minimo del suo enorme talento per spazzar via il pericolo e l'avversario. Ed eccolo salire in cattedra. Dopo l'aiuto di Basilashvili che gli restituisce il mini-break con un dritto malamente messo in corridoio, Benoit esibisce tutto il suo repertorio. Con un rovescio che lascia di sale il georgiano prima, e una smorzata poi, eccolo conquistarsi tre matchpoint. Gli basta il terzo, sfruttato con il servizio. E la finale è sua. La seconda vittoria in carriera, a distanza di due anni dalla prima e unica conquistata sulla terra battuta di Bastad, è ampiamente alla sua portata. Rispetto a Gojowczyk gioca un altro sport. Ma rispetto a quasi tutti gli altri tennisti, Paire è quello che più di tutti può decidere di perdere da solo. Ma, almeno per questa settimana, sembra un'altra storia. A lieto fine.

ATP 250 METZ – Semifinali
Benoit Paire (FRA) b. Nikoloz Basilashvili (GEO) 6-1 7-6
Peter Gojowczyk (GER) b. Mischa Zverev (GER) 6-3 1-0 ritiro