Termina con una sola vittoria (su sei incontri) la prima settimana di terra rossa per il tennis italiano al maschile. L'unico capace di superare un turno è stato Andrea Arnaboldi, il meno atteso del gruppo. Pablo Andujar lo batte al secondo turno a Marrakech, dove dopo Fabbiano, Berrettini e Lorenzi va fuori all'esordio anche Seppi.Cogliamo il lato positivo: si può solo migliorare. Perché l’inizio della stagione sulla terra battuta, da sempre il terreno di conquista preferito dei tennisti azzurri, non è stata affatto brillante. Al via del Grand Prix Hassan II di Marrakech erano in cinque, e solo il meno atteso della pattuglia tricolore ha superato il primo turno: Andrea Arnaboldi. La sua bella vittoria contro Alexandr Dolgopolov, peraltro dopo due buonissime prestazioni nelle qualificazioni, avevano alimentato le speranze di vedere il 30enne canturino protagonista di un buon torneo, ma a farlo tornare immediatamente con i piedi per terra ci ha pensato Pablo Andujar, già due volte vincitore del torneo, quando ancora si giocava sui campi di Casablanca. Lo spagnolo si trovava al classico bivio che si presenta a chi ottiene ottimi risultati la settimana precedente: cedere a stanchezza e appagamento, oppure sfruttare la fiducia per far bene di nuovo. I risultati dicono che il 32enne di Cuenca, che con Arnaboldi ha condiviso il tesseramento (e qualche partita di Serie A1) per il Park Tennis Club di Genova, ha scelto la seconda opzione, con l’obiettivo di tornare nei primi 100 il più in fretta possibile. Una brutta notizia per l’azzurro, che sulla terra del Court Central non è quasi mai riuscito a far partita, arrendendosi 6-0 6-2 in appena 69 minuti. Forse il punteggio è un po’ ingeneroso, ma il mancino lombardo ha tremato in quasi tutti i turni di servizio e non è mai riuscito a farsi pericoloso in quelli di risposta, contro un avversario davvero solido. La palla di Andujar era sempre più forte, sempre più profonda, e nemmeno la buona inventiva di Arnaboldi si è rivelata un’arma efficace. L’azzurro ha vinto i punti più belli, inventandosi un paio di numeri di tocco da “Hot Shot” su YouTube, ma Andujar ha vinto tutti gli altri. ANDREAS SEPPI FUORI ALL’ESORDIO
Peccato per il secondo set: l’azzurro aveva finalmente vinto un game e sembrava aver trovato un pizzico di incisività in più, ma un break nel terzo game (da 40-0) gli ha spezzato le gambe. Ha provato a rimanere nel match, ma il ritmo serrato imposto al duello da Andujar l’ha obbligato a prendersi dei rischi che non fanno parte del suo tennis. Tanto è bastato per portarlo fuori dalla comfort zone, riportare Andujar ai quarti di un torneo ATP a oltre due anni e mezzo dall’ultima volta, e regalare al pubblico del Centrale un match fedele al pronostico, dopo che i primi due avevano promosso a sorpresa la wild card locale Lamine Ouahab e il qualificato russo Alexey Vatutin, a segno rispettivamente su Philipp Kohlschreiber e sulla prima testa di serie Albert Ramos, chiamato a ritrovare in fretta la forma, visto che la prossima settimana al Monte Carlo Country Club dovrà difendere la semifinale dello scorso anno. Ha salutato il torneo nel pomeriggio pure Andreas Seppi, il terzo degli azzurri reduci dall’impegno di Coppa Davis di Genova. L’altoatesino ha avuto un giorno di riposo in più rispetto ai compagni di viaggio Lorenzi e Berrettini, entrambi battuti martedì, ma il piccolo vantaggio non è servito. Contro il moldavo Radu Albot, sconfitto in due set in entrambi i precedenti, l’allievo di Massimo Sartori ha dominato il primo set chiudendolo per 6-1, ma dall’inizio del secondo parziale l’equilibrio del match si è rovesciato e il duello è passato nelle mani del rivale, a segno per 1-6 6-3 6-0. La pattuglia azzurra si sposterà ora a Monte Carlo, per il terzo Masters 1000 dell’anno. In tabellone Fognini e Lorenzi, nelle qualificazioni Seppi, Berrettini e Cecchinato.

ATP 250 MARRAKECH – Secondo turno
Pablo Andujar (ESP) b. Andrea Arnaboldi (ITA) 6-2 6-0

ATP 250 MARRAKECH – Primo turno
Radu Albot (MDA) b. Andreas Seppi (ITA) 1-6 6-3 6-0