Appagamento? Zero. A 48 ore dal suo primo titolo in carriera Matteo Berrettini riparte forte a Kitzbuhel, dove rimonta un set di svantaggio a Gilles Simon e vendica la sconfitta di Wimbledon. A Londra non c'era stata partita, mentre stavolta è stato il francese a trovarsi senza armi. Buoni segnali anche dal fisico: non era scontato che recuperasse.Matteo Berrettini non si accontenta. Anzi, rilancia. Lo fa da Kitzbuhel, sempre sulle Alpi ma stavolta in Austria, dove a 48 ore dal suo primo titolo in carriera il 22enne romano si è preso un’altra vittoria preziosa, regalando(si) immediatamente una conferma di spessore grazie al successo per 1-6 6-3 6-4 su Gilles Simon. È solo un primo turno, certo, ma vale tanto. Vale perché una sconfitta non avrebbe cambiato nulla e sarebbe stata persino fisiologica, dopo le tante energie fisiche e mentali lasciate in Svizzera, invece il gigante romano ha trovato la forza di ribaltare una partita iniziata malissimo, col suo caro amico servizio immediatamente in tilt, dopo che in Svizzera era rimasto inviolato per cinque match e 49 turni di battuta. Sarebbe stato fin troppo facile lasciar perdere, pensare al titolo appena messo in cassaforte e tornare a Roma in anticipo per goderselo, visto che domenica sera l’ha festeggiato mettendosi in macchina per percorrere i quasi 600 chilometri che separano Gstaad da Kitzbuhel, e iniziare il prima possibile una nuova settimana. Invece, quando l'allievo di Vincenzo Santopadre (con lui in Austria, dopo l'assenza della scorsa settimana) ha dovuto fronteggiare due palle-break in avvio di secondo set si è urlato di metterci la testa, parola magica per attivare finalmente il drittone, e dimostrare non solo che ha ancora tanta fame, ma anche che il suo fisico sa recuperare molto bene. Ai tempi dei tornei juniores era un problema, Matteo si stancava parecchio dopo pochi incontri e finiva per restare senza benzina, mentre la vittoria con Simon dice che la situazione è decisamente migliorata. La scorsa settimana non erano riusciti a confermarsi subito né Fognini né Cecchinato, mentre stavolta ce l’ha fatta lui, accendendosi da un momento all’altro e decidendo che la partita l’avrebbe vinta lui.DA WIMBLEDON A KITZBUHEL CAMBIA TUTTO
La sveglia è arrivata con lo splendido rovescio lungolinea vincente che gli ha dato il 2-0 nel secondo set, lasciando di sasso un Simon che fino a quel momento aveva avuto vita facile, proprio come successo durante lo scorso torneo di Wimbledon, quando vinse in tre set un match senza storia. La crescita di Berrettini si vede anche da li: sull’erba dei Championships non aveva trovato le armi per sfondare la ragnatela difensiva del rivale, mentre un mesetto dopo è il francese che è parso a corto di soluzioni per contenere il tennis di Matteo. Lui ama appoggiarsi al gioco dell’avversario, ma Berrettini non gliel’ha permesso, grazie a un diritto pesantissimo e a un saggio utilizzo della palla corta nel momento del bisogno. La racchetta violentemente scagliata sul telo da “Gillou” a fine match, gesto decisamente atipico per un personaggio pacato come lui, la dice lunga su come è andata la sua partita. Sembrava vinta sul 6-1, poi di nuovo sul 2-0 al terzo, invece da quel break che poteva tagliargli le gambe Berrettini ha alzato di nuovo il livello. L’ha recuperato subito, tornando a picchiare forte col diritto, e poi ha accelerato ancora, passando in un batter d’occhio dallo 0-2 al 4-2, senza permettere a Simon di reagire. Buona parte degli scambi finivano nello stesso modo: Matteo comandava, faceva correre il francese da una parte e dall’altra, e poi trovava il vincente o lo beffava con la smorzata, arma davvero preziosa per un giocatore col suo tennis. Una volta passato a condurre ha conservato il vantaggio fino alla fine, con personalità, prendendosi un successo che profuma di fiducia e consapevolezza. E che mostra subito la possibilità di disputare un altro bel torneo, a partire dal secondo turno di mercoledì Radu Albot, già battuto facilmente a Gstaad.
ATP 250 KITZBUHEL – Primo turno
Matteo Berrettini (ITA) b. Gilles Simon (FRA) 1-6 6-3 6-4
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