Un ottimo Nicolas Jarry sfrutta tre palle-break su tre e ferma la corsa di Matteo Berrettini nei quarti di finale a Kitzbuhel. Uno stop inevitabile, dopo le tante energie lasciate in campo negli ultimi dieci giorni. Ora per Matteo una meritata pausa, dopo aver giocato in 10 delle ultime 12 settimane. Per non tirare troppo la corda salterà Toronto e Cincinnati.Dispiace, ma non sorprende. Era più o meno scritto che prima o poi le tante fatiche dei dieci giorni più belli della sua carriera avrebbero costretto Matteo Berrettini a tirare il fiato, e la resa dei conti è arrivata nei quarti di finale del Generali Open di Kitzbuhel, contro il cileno Nicolas Jarry. Un giocatore dalle caratteristiche fisiche e tecniche simili a quelle dell’azzurro, e anche con discrete chance di arrivare in alto. Difficile dire se più o meno di Matteo, e il 7-5 6-3 di oggi non fa particolarmente testo, perché il sudamericano partiva col serbatoio pieno, mentre l’azzurro aveva giusto le ultime energie, dopo le battaglie della scorsa settimana e le due vittorie laboriose fra primo e secondo turno. Ha fatto il possibile, ma brillantezza e lucidità erano quelle che erano, la prima non sempre ha fatto il suo dovere e Jarry è stato semplicemente perfetto nei pochi momenti decisivi. Dice tutto il bilancio delle palle-break: il cileno ne ha concesse due per set, ma le ha salvate una dopo l’altra sempre senza dare grandi possibilità all’azzurro, mentre Matteo gliene ha offerte tre in due set e lui le ha convertite tutte, spezzando l’equilibrio della partita sul 5-5. L’azzurro ci ha provato, è rimasto nel match e ha avuto anche la possibilità di allungare sul 3-1 nel secondo, ma oggi, semplicemente, ne aveva di più l’avversario. Jarry ha chiuso il match in 80 minuti, vincendo quattro game di fila in una sorta di trance agonistica che gli ha permesso di trovare vincenti da ogni angolo del campo. Ogni soluzione cercata nel finale è andata a buon fine, permettendogli di lanciare la sua candidatura per il titolo, in un tabellone in cui nessuno degli avversari rimasti è fuori portata, specie se riuscirà a mantenere la continuità e la capacità di sfruttare le occasioni mostrata quest’oggi.STOP FINO A WINSTON SALEM
Anche in virtù di un match giocato meglio dall’avversario, per Berrettini ci sono ben pochi rimpianti. Non va dimenticato che fino a sette giorni fa non aveva mai giocato nemmeno un quarto di finale nel circuito maggiore, perciò pensare che potesse vincere due titoli di fila, indipendentemente dai nomi degli avversari, sarebbe stato davvero esagerato. Anzi, con i due successi di Kitzbuhel ha già dato un gran bel segnale, sia dal punto di vista mentale sia da quello fisico, perché non era affatto scontato che riuscisse a recuperare in tempo per essere subito competitivo. Invece ce l’ha fatta, si è preso un altro buon risultato e ora potrà dedicarsi a un po’ di vacanza, dopo un periodo particolarmente intenso che l’ha visto impegnato in 10 delle ultime 12 settimane. Matteo può permettersi di approcciare la stagione americana sul cemento con grande calma, visto che come dichiarato da coach Vincenzo Santopadre alla Gazzetta dello Sport salterà i due Masters 1000 di Toronto e Cincinnati e non lo rivedremo in campo prima di Winston Salem, unico torneo in preparazione allo Us Open. Una decisione (presa già prima dell’exploit di Gstaad) che di primo impatto può sorprendere, invece non fa una piega ed è frutto della famosa pazienza con cui coach Vincenzo Santopadre l’ha guidato nelle tante scelte giuste compiute negli anni. È vero che Matteo potrebbe sfruttare il buon periodo di forma per raccogliere punti importanti (anche se ci arriverebbe senza preparazione per il cemento), ma inseguire il risultato non è mai stato la loro priorità, e tirare troppo la corda potrebbe diventare controproducente in vista dei prossimi mesi. Dato che non ha bisogno di punti nell’immediato, e ne difenderà poco più di un centinaio da qui a fine anno, è giusto fare le cose con calma. Una ricetta che sin qui ha sempre funzionato alla perfezione.
ATP 250 KITZBUHEL – Quarti di finale
Nicolas Jarry (CHI) b. Matteo Berrettini (ITA) 7-5 6-3
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