Per la prima volta in 29 anni di storia, il Portugal Open premia un giocatore portoghese. A vincere è uno splendido Joao Sousa: la spunta per 6-4 6-4 su Frances Tiafoe e scoppia a piangere come un bambino, facendo impazzire i connazionali. Da quando il torneo è migrato a Estoril il 29enne di Guimaraes aveva sempre perso al primo turno.I grandi campioni le emozioni più forti le provano quasi esclusivamente negli appuntamenti del Grande Slam, ma per tutti gli altri ogni torneo può trasformarsi in una piccola Wimbledon. Anche quando sotto ai piedi non c’è la mitica erba di Church Road ma la terra del Millennium Estoril Open, un torneo come tanti che avrà per sempre un posto speciale nella carriera e nel cuore di Joao Sousa, diventato il primo portoghese della nella lunga storia dell’evento (nato nel 1990) a conquistare il titolo. Il 29enne originario di Guimaraes era già il miglior tennista portoghese di sempre, ma non aveva un grande rapporto con l’unico torneo di casa: aveva vinto qualche partita prima del 2015, ma da quando il torneo si è trasferito a Cascais si era arreso all’esordio per tre anni di fila, due volte con avversari fuori dai primi 100 del mondo. Segno che il problema non era tanto chi si trovava di fronte, quanto il peso di giocare davanti agli occhi dei connazionali. Tuttavia, quest’anno si è finalmente sbloccato battendo Daniil Medvedev all’esordio, e poi ha regalato una settimana da favola al pubblico di un torneo che dopo aver cambiato più volte sede ha rischiato seriamente di scomparire. Chissà che proprio l’entusiasmo generato dal successo di un giocatore di casa non possa invece ridare forza (e sostegno economico) agli organizzatori, contribuendo a rilanciarlo a tutti gli effetti. Per Sousa sarebbe una soddisfazione doppia, ma per ora ciò che conta è che cinque giorni – e tre battaglie di tre set – dopo quel successo su Medvedev ha completato l’opera spuntandola con un doppio 6-4 sulla sorpresa del torneo Frances Tiafoe. Il 20enne del Maryland provava a diventare il primo statunitense a vincere sulla terra europea dal 2010, da quando Querrey si impose nell’ormai scomparso appuntamento di Belgrado, ma per vincere doveva battere la fame di una nazione intera: impossibile. “UN SOGNO CHE SI AVVERA”
Spinto a gran voce dal suo pubblico, Sousa è stato al comando delle operazioni per tutto il match, sfruttando alla perfezione un tennis più adatto alla terra battuta rispetto a quello del rivale. I punti più spettacolari li ha vinti Tiafoe, che stilisticamente non sarà il migliore del mondo ma ha i mezzi per diventare un ottimo giocatore, ma il portoghese è riuscito in fretta a portare il confronto sui propri binari, obbligando il campione dell’ATP 250 di Delray Beach a lottare su ogni singola palla. Con un break sul 3-3 ha risolto il primo set, e nel secondo ha spiccato il volo, scappando rapidamente sul 4-0 e poi sul 5-1. Un vantaggio tale che gli ha permesso di superare indenne la fase più difficile della sua partita, quando una volta annusato il traguardo ha perso tre game di fila, fallendo una prima possibilità di servire per il match sul 5-2. Tuttavia, sulla seconda è stato freddissimo: con tre punti di fila si è preso altrettanti match-point, e con un diritto vincente ha chiuso i conti, prima di scoppiare a piangere sulla terra del Centrale, di fronte a un pubblico impazzito di gioia. Sousa aveva già vinto un paio di titoli nel Tour, nel 2013 a Kuala Lumpur e nel 2015 a Valencia, ma vincere in casa ha un sapore completamente diverso, anche per lui che vive a Barcellona dal lontano 2004, da quando era un quindicenne come tanti, che scelse la Spagna per provare a diventare un giocatore di tennis. Ci è riuscito là, arrivando anche nei primi 30 del mondo, ma il legame col suo paese è rimasto fortissimo, fino a un trionfo che lo riporta nei primi 50 della classifica e conferma il suo buon periodo, iniziato fra Indian Wells e Miami e proseguito con la semifinale a Casablanca. “Sto piangendo come un bambino – ha detto nell’intervista in campo, subito dopo il trionfo –, ma davvero non riesco a descrivere questa emozione. È tutta la vita che sogno di trionfare in Portogallo, e dopo tanto impegno e tanti sforzi ce l’ho fatta. È stata una settimana davvero fantastica”.

ATP 250 ESTORIL – Finale
Joao Sousa (POR) b. Frances Tiafoe (USA) 6-4 6-4