Bastano 66 minuti a Fabio Fognini per superare l'australiano Matthew Ebden, e conquistare la semifinale all'ATP 250 di Chengdu. È la sua settima semifinale della stagione, dato simbolo della continuità che l'ha riportato al numero 13 del mondo a quattro anni dall'ultima volta. Nel 2018 ha già vinto 39 incontri: il record di 42 (2013) è ormai a un passo.La statistica dice che fra i primi 20 del mondo Fabio Fognini è il giocatore che raccoglie il maggior numero di punti negli ATP 250, nei quali il tennista ligure ha costruito oltre il 50% del suo bottino totale. Un dato che andrebbe tenuto in considerazione quando si parla di possibilità da top-10, ma, almeno quest’anno, è anche una delle testimonianza della continuità ritrovata da Fognini, ragione che a quattro anni dall’ultima volta gli ha permesso di tornare al numero 13 del mondo. Quello di Chengdu, dove gioca per la prima volta in carriera, è il suo decimo “250” dell’anno, e Fabio ha appena raggiunto la sua sesta semifinale stagionale nella categoria, che diventano sette in tutto se ci si aggiunge quella raggiunta all’ATP 500 di Rio De Janeiro. È vero che a livelli più bassi è più raro incontrare dei big, tanto che a Fabio capita anche (come al Chengdu Open) di essere la prima testa di serie, ma gli incontri vanno vinti e il ligure quest’anno è già a quota 39 successi, raggiunti grazie al facile 6-4 6-2 imposto all’australiano Matthew Ebden, numero 47 della classifica ATP. Giovedì il tennista nativo di Durban (Sudafrica) aveva negato all’Italia un derby battendo al tie-break del terzo set Matteo Berrettini, ma contro il numero uno azzurro non c’è stata partita. A Fognini, accompagnato in Asia da capitan Barazzutti, sono bastati appena 66 minuti per superare l’ostacolo e portarsi ad appena tre vittorie dal suo primato personale nel Tour. Vuol dire che, a meno di crolli nel finale di stagione, le 42 vittorie del 2013 verranno superate, e il 2018 potrà diventare a tutti gli effetti la sua miglior stagione in carriera, come peraltro evidenziato da numerosi traguardi ottenuti da gennaio a oggi.
FAVORITO PER IL SUCCESSO FINALE
Contro Ebden, l’azzurro ha avuto bisogno giusto di un paio di game per aggiustare il tiro: è finito subito sotto per 2-0, ma da quando l’avversario gli ha restituito il break con due doppi falli consecutivi il 31enne di Arma di Taggia ha cambiato marcia. Pur senza particolare aiuto dalla prima di servizio Fabio ha imposto il suo ritmo soprattutto col diritto (quando funziona, funziona tutto), e ha approfittato dei tanti errori dell’avversario, in giornata tutt’altro che positiva. Ha fatto quasi tutto lui nel settimo game, commettendo un gratuito dopo l’altro e consegnando a Fognini il break che ha risolto il primo set, ed è stato di nuovo lui a sparire dal campo dal 2-2 del secondo set, dove che un game così così di Fognini gli aveva consegnato due chance del 3-1 e servizio. Ma Fabio si è aiutato con due buone prime e la partita è finita nel quinto game, insieme alla comoda volèe alta che Ebden ha spedito in rete, consegnando break e voglia di provarci. Una decima di minuti più tardi Fognini era già al centro del campo a salutare il (poco) pubblico del torneo nato due anni fa, e vinto prima da Karen Khachanov e poi da Denis Istomin. Quest’anno, invece, il favorito per il successo finale è proprio l’azzurro, anche se lo attende una semifinale piena di insidie. L’avversario sarà statunitense, ed è da decidere fra Sam Querrey e Taylor Fritz, pericolosi per motivi diversi, ma ugualmente da prendere con le pinze. Tuttavia, il miglior Fognini è favorito contro entrambi, e quello sin qui visto a Changdu non ci va così lontano, al punto da potersi porre ambizioni di successo finale. I discorsi sulla top-10 e sulle ATP Finals lasciano il tempo che trovano, visto che entrambi i traguardi distano oltre 1.000 punti (tantissimi, troppi), ma nessuno vieta a Fabio di aggiungere un altro titolo al suo palmarés.

ATP 250 CHENGDU – Quarti di finale
Fabio Fognini (ITA) b. Matthew Ebden (AUS) 6-4 6-2