Prima semifinale in carriera nel circuito ATP per Marco Cecchinato: a Budapest batte in rimonta Jan-Lennard Struff, e approda fra gli ultimi quattro del Gazprom Hungarian Open. Finalmente il siciliano sembra aver trovato la chiave per vincere anche nel Tour. La classifica ringrazia: salirà al n.74, scalzando Lorenzi dal podio del tennis tricolore.È il torneo, è la settimana, è il mese di Marco Cecchinato. A Monte Carlo il siciliano si è regalato la prima vittoria in carriera in un Masters 1000, e subito dopo ecco anche la prima semifinale nel circuito maggiore, all’ATP 250 di Budapest, inattesa come la sua sconfitta di domenica nelle qualificazioni. Si era arreso all’estone Jurgen Zopp, ma il forfait del serbo Djere ha messo sul tavolo dell’azzurro una seconda possibilità, e Cecchinato non poteva sfruttarla meglio. Ha dominato Mirza Basic, ha fatto lo stesso contro Damir Dzumhur, e poi ha vinto un gran bel match contro il tedesco Jan-Lennard Struff, una delle sole tre teste di serie approdate ai quarti di un torneo che ha perso il fretta tutti i principali favoriti. In virtù del buon feeling con la terra mostrato la scorsa settimana a Monte Carlo, dove era arrivato a un set dai quarti di finale dopo aver battuto facilmente Fabio Fognini, il 28enne di Warstein sembrava il più accreditato del lotto per conquistare il titolo del Gazprom Hungarian Open, invece è andato a sbattere contro la grande solidità di Cecchinato, a segno in rimonta per 5-7 6-4 6-2. È stato un match molto veloce, 1 ora e 35 minuti per tre set, nel quale il siciliano ha pagato carissimo l’unico game di servizio giocato male. Gli è costato ingiustamente il primo parziale, dopo che sul 5-5 era stato Struff a cancellare una palla-break con un ace, ma poi l’azzurro è stato di gran lunga il migliore in campo, aiutandosi con servizio e diritto a non lasciare troppo l’iniziativa all’avversario, che da fermo può diventare molto pericoloso. Con un gran passante di rovescio Cecchinato si è preso il break che ha deciso il secondo set (sul 2-2), e nel terzo non c’è stata partita. Struff ha smarrito la bussola: ha iniziato a commettere errori su errori, la sua percentuale di prime palle è crollata sotto il 50%, e a “Ceck” è bastato continuare a sbagliare il meno possibile. BEST RANKING E N.3 D’ITALIA
Struff ha evitato il “bagel” perché l’azzurro gli ha tirato addosso il passante del 5-0 e servizio, e lui di riflesso ha trovato la volèe vincente, riprendendo un pizzico di fiducia. Ma ormai Cecchinato aveva la vittoria in pugno e non ha allentato la presa, nemmeno quando sul 5-2 è arrivata un po’ di tensione, e anche la seconda palla-break del match. L’ha annullata con coraggio, con lo schema smorzata-passante, e due punti dopo ha chiuso lo smash che l’ha portato in semifinale, accompagnato da un lungo urlo di gioia. Si era capito da un po’ che, almeno sulla terra battuta, il 25enne palermitano avesse il livello per stare nel Tour, perché quando un giocatore riesce ad arrivare in fondo praticamente a ogni torneo Challenger disputato vuol dire che può vincere anche a livelli più alti. Il problema è che ogni volta che Cecchinato tentava il passo avanti veniva subito ricacciato indietro, spesso in malo modo. È stato bravo a portare pazienza, ha messo ancora un pizzico di intensità (e rovescio) nel suo tennis e stavolta il passaggio potrebbe averlo compiuto sul serio. Nel Tour ha vinto più partite negli ultimi due tornei che nella trentina di appuntamenti disputati in precedenza, segno che qualcosa potrebbe essere cambiato. Ne sapremo di più nelle prossime settimane, ma intanto ci sono da festeggiare un paio di traguardi, visto che la sua prima semifinale ATP (da giocare contro Seppi o Basilashvili) gli regala anche il nuovo best ranking, al numero 74 della classifica, e pure la possibilità di scalzare Paolo Lorenzi dal ruolo di numero 3 d’Italia. Cecchinato era stato al massimo 82, nell’ottobre del 2015, prima che una serie di difficoltà lo ricacciassero indietro. Rieccolo due anni e mezzo dopo, ormai a un passo dal primato di Alessio Di Mauro, miglior tennista siciliano di sempre. Il siracusano è stato numero 68 nel 2007, anno della finale ATP a Buenos Aires. Due traguardi che Cecchinato vede sempre più vicini.

ATP 250 BUDAPEST – Quarti di finale
Marco Cecchinato (ITA) b. Jan-Lennard Struff (GER) 5-7 6-4 6-2