Dopo il primo Slam e il primo titolo Challenger, il 2018 di Salvatore Caruso si impreziosisce anche della prima vittoria a livello ATP. Ad Anversa, da lucky loser, il 25enne siciliano batte in tre set Yuki Bhambri, confermando una crescita lenta ma costante. Il suo tennis è un po' leggerino, ma non sarebbe una sorpresa vederlo un giorno fra i top-100.Il tennis è anche questo: ci sono occasioni che spariscono da un momento all’altro, e altre che invece arrivano quando meno te l’aspetti. Anche in un periodo non troppo positivo, o in un torneo già terminato, che di colpo ricomincia. È ciò che è successo a Salvatore Caruso all’European Open di Anversa: il 25enne siciliano di Avola, numero 167 della classifica ATP, si era arreso al turno decisivo delle qualificazioni, battuto in tre set da Marcel Granollers, ma il forfait di Jozef Kovalik a tabellone compilato gli ha dato comunque la possibilità di giocare nel tabellone principale, e “Salvo”, ha ringraziato cogliendo il suo primo successo in carriera nel circuito maggiore, a spese dell’indiano Yuki Bhambri, sconfitto per 7-6 5-7 6-1. Una vittoria rincorsa da un po’, sfiorata all’ultimo Australian Open (da due set sopra contro Malek Jaziri), e agguantata stavolta, dopo una battaglia in cui l’azzurro è partito male ma ha carburato lentamente, fino a vincere al tie-break un primo set da oltre un’ora, giocato sempre alla rincorsa. Si era trovato sotto addirittura per 4-1 con due break, ma ha rimesso in piedi il parziale e l’ha vinto al tie-break, dopo aver cancellato due set-point. Bhambri si è rifatto sotto nel secondo set, annullando il break iniziale, impedendo all’azzurro di andare a servire sul 5-4 e poi gelandolo due game dopo, col break del 7-5. Lo scoramento dell’azzurro a fine set (“è uno sport di m***a”, ha detto in direzione del proprio angolo) non lasciava presagire nulla di buono, invece la negatività è volata via in fretta, grazie al terribile avvio di Bhambri nel set decisivo. Ha consegnato un primo break commettendo una serie di errori, poi anche un secondo con un paio di doppi falli e quindi ha iniziato ad accusare pure qualche noia fisica e un principio di crampi, non riuscendo più a reggere il ritmo dell’azzurro, promosso dopo 2 ore e 20 minuti.CRESCITA LENTA MA COSTANTE
La prima vittoria a livello ATP rappresenta un’altra piccola soddisfazione per un ragazzo venuto fuori quasi dal nulla, che ha imparato a farsi apprezzare dal pubblico non solo per il suo tennis, ma anche per un’educazione e una genuinità rarissime da trovare nel mondo della racchetta. Qualità ereditate dalla famiglia e forgiate insieme al tennis dal suo coach e mentore Paolo Cannova, 43 anni, l’uomo che lo accompagna sin dai primi passi nel mondo del professionismo. Il tutto è nato come una sorta di scommessa: dopo un periodo da allenatore e sparring a livello WTA, che l’ha visto collaborare con numerose giocatrici affermate, nel 2009 Cannova decise di lanciarsi in una sfida tutta nuova, con l’obiettivo di crescere un diciassettenne della sua Sicilia e provare a portarlo dalla classifica nazionale di 2.5 al tennis che conta. Da allora sono inseparabili e in parte ce l’hanno fatta: dopo tutti i passaggi iniziali Caruso si è stabilizzato a livello Challenger da circa quattro anni, a caccia della chiave per fare un ulteriore passo avanti. Non sarà semplice da trovare in un tennis piacevole ma un po’ leggerino, senza un colpo in grado di risolvere lo scambio, ma grazie a un’ottima versatilità, che gli permette di giocare allo stesso livello su qualsiasi superficie, quest’anno Caruso ha comunque ottenuto risultati mai visti. A gennaio a Melbourne ha giocato il primo Slam, a settembre a Como si è preso il primo titolo Challenger e ora ecco anche il primo successo ATP, che lo promuove al duello di secondo turno col bielorusso Ilya Ivashka e riscatta un periodo poco brillante, con appena un incontro vinto nei cinque tornei disputati da Como in avanti. Tanti piccoli tasselli di una crescita lenta ma continua, che ad Anversa potrebbe aver vissuto un altro passaggio prezioso.
ATP 250 ANVERSA – Primo turno
Salvatore Caruso (ITA) b. Yuki Bhambri (IND) 7-6 5-7 6-1
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