Vi abbiamo raccontato in tempo reale cosa è successo all’Hilton Rome Airport Hotel di Fiumicino, dove si è tenuta la 58esima Assemblea Nazionale della Federazionale Italiana Tennis. Angelo Binaghi, unico candidato, è stato rieletto con una maggioranza schiacciante: hanno votato correttamente 398 delegati su 428. (Foto Costantini – FIT)– L’ultimo atto ufficiale dell’Assemblea è stata la votazione dei consiglieri per il quadriennio 2017-2020. In un aula che si è rapidamente svuotata dopo le modifiche allo Statuto (c’era chi aveva il treno, chi l’aereo…) sono state effettuate votazioni abbastanza scontate, visto che non c’era il rischio di mancate elezioni.
Qui sotto, i componenti che saranno chiamati a coadiuvare Angelo Binaghi (che lo ha già definitivo “Il miglior consiglio di sempre”) e a guidare il tennis italiano nei prossimi quattro anni. Accanto al nome, i voti ricevuti da ciascun candidato.
CONSIGLIERI IN RAPPRESENTANZA DEGLI AFFILIATI
Roland Sandrin – 994
Guido Turi – 828
Pierangelo Frigerio – 807
Donato Calabrese – 768
Sebastiano Monaco – 760
Massimiliano Giusti – 700
Ernesto Albanese – 668
Giancarlo Baccini – 604
CONSIGLIERI IN RAPPRESENTANZA DEGLI ATLETI
Raimondo Ricci Bitti – 13
Isidoro Alvisi – 11
Giovanni Milan – 11
CONSIGLIERE IN RAPPRESENTANZA DEI TECNICI
Graziano Risi – 16
Presidente Collegio dei Revisori dei Conti
Valeriano Corona – 1.255
17.25 – Dati definitivi sull’affluenza: erano presenti 460 delegati (il 16,4% sul totale degli aventi diritto), ma grazie alle deleghe il numero complessivo dei voti potenziali era il 56,93% del totale. Hanno votato in 428, di cui 398 in modo corretto. Ci sono state 8 schede bianche e 22 nulle. Tutte le 398 schede valide hanno espresso la preferenza per Angelo Binaghi, per un totale di 1894 voti.
16.42 – In risposta alla tematica proposta da Diego Allocca, ha parlato Graziano Risi, consigliere in rappresentanza dei tecnici e molto addentro alle vicende del Settore Tecnico. “Attualmente stiamo seguendo 800 Under 11 e 200 Under 16, alcuni di loro con il contributo del prestito d’onore. Da qualche anno c’è il decentramento dell’attività tecnica. Ci sono centri di allenamento per Under 11,14 e 16 in modo tale da garantire a tutti un ambiente di allenamento ideale. I migliori possono comunque andare avanti e avvicinarsi a Tirrenia. Noi seguiamo anche chi si allena con i propri maestri, fatto salvo concordare la programmazione tecnica e agonistica. Nel nostro staff vogliamo coinvolgere tanti ex giocatori che sono stati esempi da punto di vista comportamentale: per noi è importante creare prima uomini e donne e poi giocatori. Il Centro di Tirrenia è un riferimento per i giocatori di vertice, poi ci sono tecnici di livello internazionale tra cui Eduardo Infantino. Nel 2016 sono stati investiti più di 6 milioni di euro, e devo dire che il consiglio non ha mai lesinato sul Settore Tecnico: io ho sempre spinto in questo senso e non ho mai incontrato ostacoli. Nei prossimi anni la situazione a livello femminile non è troppo rosea, ma a livello maschile abbiamo ottimi elementi e in numero rassicurante. Vogliamo seguirli al meglio per avere entro 2-3 anni i migliori ricambi possibili per Coppa Davis e Fed Cup”.
16.37 – Sono state approvate tutte le modifiche statutarie proposte e presentate in assemblea. Inizia il voto per i candidati consiglieri, ultimo atto ufficiale della 58esima Assemblea Nazionale.
16.29 – I voti contrari alla modifica dell’articolo, Comma 1, sono soltanto 12. L’articolo è dunque approvato: chiunque metterà piede su un campo da tennis dovrà essere tesserato alla FIT.
16.27 – Si è acceso un vivo dibattito sulla modifica dell’articolo 9 dello Statuto, quello che imporrebbe ai club di tesserare alla FIT tutti coloro, anche non soci, che si recano a giocare – anche solo una volta – sui campi di un circolo affiliato.
15.51 – Inizia il dibattito sulle modifiche allo Statuto. Mario Collarile illustra ai presenti il senso delle modifiche stesse. 6 delegati si sono prenotati per intervenire.
15.50 – ANGELO BINAGHI E’ STATO RIELETTO PRESIDENTE FIT. L’INGEGNERE SARDO HA PRESO 1894 VOTI. SOLTANTO 8 SCHEDE ERANO BIANCHE E 22 NULLE.
15.45 – Ecco le risposte di Angelo Binaghi alle tematiche sollevate negli interventi dei delegati. “Mi sembra che il problema più grosso sia la nuova normativa sanitaria. L’utilizzo del defibrillatore sarà riservato agli agonisti e agli allenamenti in preparazione all’agonismo, quindi non ci sarà l’obbligo di un elemento preposto se giocano degli amatori. Certificazione medica per non agonisti: la nuova circolare ha escluso una serie di sport senza troppo sovraccarico cardiocircolatorio, quindi non devono averlo i soci di tennis club che non praticano attività sportiva. Però è obbligatorio e giusto che chiunque entri nel campo da tennis abbia un certificato medico di sana e robusta costituzione. E’ capitato che morissero delle persone mentre giocavano a tennis. Per queste vicende potrebbero esserci problematiche di tipo penale e civile”.
A ROSA: “L’incremento dei tesserati non si è riverberato sul settore femminile. E’ vero che abbiamo una femmina ogni tre maschi, il contrario della pallavolo. La sfida è giusta: anzi è grave e criminale che ci siano poche donne a livello dirigenziale soprattutto dopo che abbiamo ottenuto tanto dal settore femminile. Vogliamo che ci siano più dirigenti donne.”
A MALUCELLI – “I campus nei circoli sono un’ottima idea. Sulla certificazione medica possiamo tenere tutti informati comunicando in modo più efficace con i dirigenti”.
A GINESTRA – “Nuova sede per la FIT? Lo stiamo facendo. E’ in corso un giro d’orizzonte, tra l’altro l’operazione è già stata fatta da basket, rugby e pallavolo. Lo faremo appena troveremo la sede giusta e sarà un affare”.
A BUCCI – “Su IVA ridotta ed energia chiederò a Francesco Soro se è possibile lavorarci. Abbiamo una convenzione con un operatore del mercato elettrico, dunque abbiamo una tariffa scontata in ambito energetico. Sarebbe corretto avere un catalogo di beni di utilizzo comune da avere a prezzi favorevoli”.
AD ALLOCCA – “Medici pagati dalla federazione? Potremmo farlo, ma dubito che un servizio del genere possa essere efficiente. Non so quanti soci riusciremmo a coprire in due giorni, magari in un club enorme come il Parioli Si potrebbe fare una prova. Contributi a giocatori non di prima fascia? Su questo lascerò rispondere Graziano Risi, ma stiamo investendo moltissimo sul settore tecnico”.
A PECORINI – “Argomento assicurazioni. Ci stiamo lavorando è un investimento di 1-2 milioni di euro, può essere un incentivo ai vari club per affiliarsi alla FIT”.
A CASAMONTI – “Andiamo troppo forte? A me sembra che la FIT sia andato fin troppo piano: dobbiamo spendere, non possiamo continuare a tenere in cassa un utile di bilancio. Dobbiamo salire su un treno che corre a volontà”.
A SISTO – “Le quote federali sono stazionarie, ma la ricaduta sui circoli mi pare che sia a tre cifre. E’ giusto continuare a dare una mano, ma credo che il migliore e unico contributo che possiamo dare non sia quello diretto (che a modo suo è una sconfitta). Semmai, bisogna fare qualcosa di più strutturale. E’ meglio avere un bambino nuovo o dei soci piuttosto che un contributo avuto in modo diretto“.
15.20 – L’Assemblea riparte con una celebrazione per gli 83 anni di Nicola Pietrangeli. Solitamente istrionico, si è commosso durante il suo discorso. “Devo ringraziare il presidente e i consiglieri, perché grazie a loro sono tornato nel mondo del tennis”. Ha poi ricordato il piacere dell’intitolazione dello Stadio Pietrangeli (generalmente in Italia non è possibile dedicare qualcosa a personaggi ancora viventi). “Io volevo il Centrale, ma quello può anche essere buttato giù. Al contrario, il mio campo è un monumento nazionale”. A seguire, spegnimento delle candeline con il canonico “Happy Birthday to You” intonato da Lea Pericoli.
15.10 – Gianfilippo Pecorini (Presidente Polisportiva Dilettantistica Palocco Roma) – E’ tornato anche lui sulla normativa sanitaria, argomento che sta particolarmente a cuore ai circoli in questo momento.
15.05 – Leonardo Casamonti (Presidente Matchball Firenze): “Nell’assistere al discorso del presidente Binaghi ho provato un forte senso di appartenenza, ma anche un pizzico di invidia perché non abbiamo gli stessi risultati economici proporzionati al nostro impegno. La forza propositiva della federazione a volte può creare uno scollamento con la base: è importante andare un po’ più piano, in modo da tale da darsi una mano e restare coesi”.
15.01 – Onofrio Sisto (Presidente Circolo Tennis Bari): “I risultati sono eccezionali, ma dovrebbero avere una ricaduta più diretta sui circoli. L’andamento economico della federazione non può limitarsi a non aumentare le tasse. Bisogna essere più coraggiosi: noi abbiamo ristrutturato il circolo spendendo 3 milioni di tasca nostra. Non è possibile che un investimento del genere possa avere soltanto un contributo dell’1% sul tasso di interesse applicato dal credito sportivo. Dovrebbe essere premiante, diventa penalizzante. Si tratta di un’opera che ha una ricaduta importante sul territorio. Perché questi soldi, nei limiti delle scelte del Consiglio, non possono avere una ricaduta sui circoli in un momento di difficoltà per tutti? E poi: possiamo provare a riportare in Italia eventi importanti? Non è possibile che ci sia una gara al rialzo per ospitare un evento: non è giusto essere in lotta con altri circoli per assicurarsi un evento. Non è un meccanismo fisiologico: in tutta Italia gli eventi stanno scomparendo perché è difficile trovare gli sponsor. A chiudere, ci vorrebbe un accordo sull’alternanza scuola-lavoro”.
14.58 – Diego Allocca (Presidente Tennis Club “Lello De Mita” Nola): “Complimenti per i risultati, uniti alla trasparenza. Sui certificati medici potrebbero esserci delle convenzioni con medici sportivi, i quali potrebbero recarsi nei club per risolvere il problema a costi ridotti. Vorrei parlare dei giovani: i ragazzi seguiti dal Settore Tecnico sono ancora pochi. Magari chi oggi non è forte potrebbe diventare un campione, per questo la federazione dovrebbe allargare il supporto anche a giocatori non di primissimo piano, perché le loro potenzialità potrebbero essere ancora inespresse”.
14.53 – Adriano Pucci (Presidente Tennis Club Figline Valdarno): “Possibile che non si riesca ad avere un’IVA ridotta sulle spese energetiche? l’IVA al 22% è un invito all’evasione. Andrebbe fatta una lobby politica, perché il 22% sulle ASD senza scopo di lucro è qualcosa di scandaloso. Lo sport non dovrebbe essere soggetto a tasse così elevate. Domanda: si può creare un brokeraggio per tutti quelli che vogliono avere energia, gas o acquistare materiale tennistico? Penso sia una soluzione moderna per ottenere risparmi. Anche io punto sul discorso dei certificati medici. Per chi non fa agonismo bisognerebbe tornare al certificato del medico curante”.
14.50 – Luciano Ginestra (Presidente Comitato Regionale Abruzzo-Molise): “Il nostro Comitato ha ottenuto una sede idonea e confortevole, migliorando il nostro lavoro e i rapporti con soci e circoli. La sede centrale non corrisponde alle nostre caratteristiche: a volte le persone che ci lavorano operano in luoghi angusti. La FIT è ormai una struttura importante e imponente: merita qualcosa di meglio”.
14.47 – Daniele Malucelli (Presidente Tennis Club Marfisa Ferrara): “Un suggerimento e una preoccupazione. L’idea: noi abbiamo cercato di catturare i bambini delle elementari con un campus estivo. Da lì nasce il serbatoio per la nostra scuola SAT. La preoccupazione: modificare la normativa sui certificati medici dei non agonisti. Ogni anno bisogna chiedere il certificato medico per i soci e si tratta di un impegno molto gravoso: nel momento in cui ci sono problemi, la responsabilità è di noi presidenti”
14.45 – Alessandro Rosa (Presidente Sporting Stampa Torino): “Per ogni ragazza che inizia a giocare a tennis ci sono tre ragazzi. Si potrebbe dare un impulso al settore femminile, magari facendo studiare quali sono gli sport competitors. Sottolineo il problema del certificato medico obbligatorio per i giocatori non agonisti, che sta creando non pochi problemi ai circoli“.
14.42 – La prime richieste di poter parlare, da parte dei presenti, riguardavano la parte straordinaria dell’Assemblea, ovvero le modifiche allo Statuto. Francesco Ricci Bitti le ha rimandate alla seconda parte dell’Assemblea, a votazione già avvenuta. Hanno poi parlato otto delegati, di cui ricordiamo i contenuti.
14.35 – Come nel 2012, era presente all’Assemblea il professor Michele Costabile. All’epoca era stato presentato come professore della Bocconi, mentre oggi è docente di Marketing e Gestione d’Impresa presso l’Università romana della LUISS. Il Centro Ricerche della LUISS ha effettuato uno studio intitolato “La crescita del tennis in Italia: analisi e misurazione dei fattori di sviluppo”. Nelle 17 slide consegnate ai delegati si sostiene la tesi che SuperTennis sia la ragione principale dei dati in crescita del nostro tennis. Lo testimonierebbe la scarsa influenza di altri fattori (crescita di altre discipline – che non c’è -, sviluppo del tennis in Europa, successi dei giocatori italiani). Al contrario, all’incremento degli ascolti del Canale FIT corrisponderebbe una crescita dei tesserati, sia agonisti che non. Inoltre, il boom degli Internazionali BNL d’Italia sarebbe partito dal 2009, primo anno con la presenza di SuperTennis.
14.26 – La notizia più importante riguarda la probabile assegnazione all’Italia del Masters Under 21 promosso dall’ATP a partire dalla prossima stagione. I presidente FIT ha detto che in queste ore il board è riunito a New York per discutere la bozza di contratto sull’assegnazione del torneo per cinque anni. In questo momento, le città candidate sarebbero Milano e Torino.
14.22 – A chiudere, Binaghi ha sottolineato le sfide per il prossimo quadriennio. “Visto che abbiamo una buona disponibilità economica dobbiamo essere bravi a spendere bene. Non aumenteremo le tasse, che peraltro sono tra le più basse in Europa, ma proveremo a garantire un maggiore ritorno per i club. E’ previsto poi un sostegno in merito alla previdenza dei maestri e più in generale una tutela per i dirigenti che spesso si trovano impantanati in cause civili piuttosto che penali”.
14.17 – Il numero di wild card elargite ai giocatori italiani nei tornei Challenger e ITF femminile è sostanzialmente raddoppiato. Siamo passati da 231 a 458. Secondo Binaghi si tratta di ottime possibilità di crescita per i giovani tennisti azzurri, i quali usufruiscono di una scorciatoia per accedere più facilmente al tennis che conta. L’idea è corretta, ma forse le troppe wild card sono diventate un limite per tanti nostri giovani, la cui programmazione è spesso fossilizzata sui tornei in Italia (salvo qualche lodevole eccezione).
14.12 – Sono importanti anche le voci di spesa per affiliati e per il settore tecnico. Attualmente, la FIT elargisce agli affiliati quasi 3 milioni di euro scorporati in varie tipologie di contributi, mentre il Settore Tecnico riceve 6.303.671 euro, di cui buona parte sono compensi e spese per i tecnici federali, nonché le spese per i centri periferici. I giocatori Over 16 ricevono 900.000 euro sotto forma di contributi.
14.07 – Binaghi era particolarmente orgoglioso quando ha segnalato l’utile generato dalla FIT. Agli oltre 3 milioni dello scorso anno, per il 2016 è previsto un incremento fino a 5 milioni di euro. Cifra importante, che porterà il patrimonio netto della FIT a oltre 25 milioni di euro. “Non abbiamo contribuito al medagliere dell’Italia a Rio de Janeiro, collezionando tre piazzamenti nei quarti di finale, ma abbiamo le nostre personali medaglie: in quattro anni abbiamo ricevuto 18 visite da vari enti, dalla Guardia di Finanza alla Polizia Locale, passando per la ASL. Hanno riscontrato l’assoluta regolarità delle nostre attività e spesso ci hanno fatto anche i complimenti”.
14.02 – Binaghi si è poi focalizzato sulle quelle definite “corazzate” del nostro tennis: SuperTennis e gli Internazionali BNL d’Italia. Il primo ha avuto un incremento di ascolti medi del 242%, passando dai 4.499 del 2012 agli attuali 15.370. Il Presidente FIT ha poi ricordato i dati (già noti) degli Internazionali BNL d’Italia, sempre relativi al quadriennio: la crescita dei paganti è notevole (+27%), ma inferiore all’89% della biglietteria. L’incasso di 12 milioni ha consentito di portare il fatturato del torneo a circa 30 milioni di euro, sostanzialmente il 50% del giro d’affari della FIT.
13.57 – Segnaliamo i punti salienti del discorsi di Angelo Binaghi, durato circa 35 minuti dopo il lungo filmato sui successi del tennis italiano. In fase iniziale, ha segnalato le cifre del tennis italiano, in controtendenza rispetto alle difficoltà di un paese che fatica a crescere (ha citato le difficoltà riscontrate dal nostro Prodotto Interno Lordo)
Scuole Tennis: +48%
Insegnanti: + 35% (grazie al decentramento e i corsi di formazione svolti in periferia)
Tesserati Complessivi: + 164% dal 2001 a oggi
Tesserati Agonisti: + 74% dal 2001 a oggi
Tesserati Under 16: crescita di 31.000 unità nell’ultimo quadriennio
Iscrizioni ai Campionati a Squadre: +48% dal 2001 a oggi
Numero di tornei organizzati: + 191% dal 2001 a oggi
Partecipazione complessiva ai tornei: + 294% dal 2001 a oggi
13.05 – L’affluenza è aumentata: sono presenti 440 delegati in rappresentanza del 56,93% dei voti complessivi a disposizione.
12.56 – Sono terminati gli interventi dei delegati, adesso si passa alla votazione del Presidente. Dopo l’intervento di Binaghi ha parlato il professor Michele Costabile, docente dell’Università Luiss (lo stesso che quattro anni fa aveva presentato il lavoro della Bocconi), il quale ha illustrato uno studio che prova a spiegare le ragioni della crescita del tennis in Italia. A seguire, ci sono stati gli interventi di 8 delegati in rappresentanza di 7 circoli più un presidente di Comitato Regionale. Agli interventi è seguita la risposta di Angelo Binaghi. A seguire, riporteremo i contenuti principali di tutti gli interventi. In questo momento sono in corso le votazioni.
11.53 – Binaghi conclude il suo discorso di circa 35 minuti mandando un invito ai consiglieri: “Deve cambiare la tipologia dei consiglier, dobbiamo essere sempre più simili ai professionisti”.
11.51 – Binaghi: “Siamo aperti e aspettiamo nelle prossime settimane idee e proposte su come investire nel modo giusto le nostre risorse”.
11.50 – Binaghi: “In questo momento il 60% dei club ha una scuola SAT, vogliamo che si arrivi ad almeno il 75%”.
11.50 – Binaghi: “Per il settore tecnico partiremo dalle scuole. Abbiamo messo la racchetta in mano a oltre 19.000 bambini e vogliamo arrivare il pochi anni a 100.000 bambini in virtù dell’accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione. Vogliamo diventare la federazione che investe di più nella scuola”.
11.45 – Binaghi: “Nelle prossime ore contiamo di avere l’ufficialità del Masters ATP riservato agli Under 21, che sarà a Milano o a Torino per 5 anni”.
11.10 – L’esordio di Binaghi. “Le nostre due corazzate sono gli Internazionali BNL d’Italia e il canale televisivo SuperTennis”. Menziona gli ex-atleti presenti a vario titolo (Galimberti, Gaudenzi, Ocleppo, Grande, Camerin, Pescosolido) e dice che il futuro del tennis italiano dipenderà anche dai vari incarichi che sono stati loro assegnati. Parte un (lungo) filmato che elenca i successi dei vari tennisti italiani negli ultimi quattro anni.
11.05 – Francesco Ricci Bitti dice di aver accettato la proposta di fare da Presidente dell’Assemblea, però dovrà abbandonare l’incarico a ora di pranzo per impegni pregressi. Nella seconda parte, l’Assemblea sarà presieduta da Michele Brunetti, già presidente delle ultime tre assemblee.
10.53 – Iniziano i lavori. Proposto presidente dell’Assemblea l’ex presidente FIT e ITF Francesco Ricci Bitti. Il vicepresidente sarà Michele Brunetti. La partecipazione non è elevata: presenti 324 delegati su 2.805 aventi diritto di voto. Grazie alle deleghe, i voti rappresentati sono 1.127, con una percentuale di presenze del 43,85%. L’Assemblea è dunque valida.
10.38 – C’è attesa per sapere quale sarà l’affluenza al voto. I club aventi diritto sono in tutto 2.755, così suddivisi: 134 di fascia A (con tre voti a disposizione), 421 di fascia B (con 2 voti) e 2.200 di fascia C (con 1 voto). In virtù di una modifica allo Statuto approvata quattro anni fa, ogni delegato può portare fino a quattro deleghe in rappresentanza di club della medesima fascia.
10.06 – Ecco come sarà composto il nuovo Consiglio Federale, con le varie regioni di provenienza dei vari componenti.
PRESIDENTE
Angelo Binaghi (Sardegna)
CONSIGLIERI IN RAPPRESENTANZA DEGLI AFFILIATI
Roland Sandrin (Trentino Alto Adige – Bolzano)
Guido Turi (Toscana)
Ernesto Albanese (Campania)
Giancarlo Baccini (Lazio)
Donato Calabrese (Puglia)
Pierangelo Frigerio (Piemonte)
Massimiliano Giusti (Lazio)
Sebastiano Monaco (Sicilia)
CONSIGLIERI IN RAPPRESENTANZA DEGLI ATLETI
Raimondo Ricci Bitti (Emilia Romagna)
Isidoro Alvisi (Puglia)
Giovanni Milan (Veneto)
CONSIGLIERE IN RAPPRESENTANZA DEI TECNICI
Graziano Risi (Trentino Alto Adige – Trento)
10.00 – Mentre il presidente resterà lo stesso, ci saranno quattro novità in consiglio. Escono di scena Giuseppe Adamo, Emilio Sodano, Mara Santangelo e Fabrizio Tropiano. Al loro posto entreranno Ernesto Albanese, Giancarlo Baccini, Donato Calabrese e Pierangelo Frigerio. Esce dunque dal Consiglio la regione Abruzzo (rappresentata da Sodano) ed entra il Piemonte (rappresentato da Frigerio). Donato Calabrese, pugliese, si aggiunge a Isidoso Alvisi, il quale va a rappresentare gli atleti.
9.52 – Non dovrebbero esserci sorprese, poiché il numero dei candidati per le varie cariche è esattamente uguale al numero di posti disponibili. In carica dal 18 dicembre 2000, Angelo Binaghi è l’unico candidato per il ruolo di Presidente. Nel rispetto delle norme dello Statuto, la sua candidatura è stata sottoscritta da 643 affiliati (il minimo richiesto era di 300). L’unica altra intenzione di candidatura era quella dell’avvocato Massimo Rossi, che però non ha raggiunto il numero minimo di sottoscrizioni.
9.45 – I piani e le strategie del tennis italiano per il prossimo quadriennio partono dall’Hilton Rome Airport Hotel di Fiumicino, dove si terranno le elezioni FIT. La prima convocazione era prevista alle 9.30, la seconda alle 10.30. Affinché l’Assemblea sia valida, dovranno essere presenti (anche tramite delega) il 25% degli affiliati aventi diritto di voto, in rappresentanza del 30% totale dei voti.
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