Nessun verdetto al termine della prima giornata della finale di Fed Cup: è 1-1 tra Bielorussia e Stati Uniti. Al comodo successo di CoCo Vandeweghe ai danni di una generosa Aliaksandra Sasnovich, ha risposto la promessa di casa Aryna Sabalenka, abile a prevalere in tre set su una sempre più irriconoscibile Sloane Stephens.

Ancora tutto in bilico tra Bielorussia e Stati Uniti, inedita finale della Fed Cup 2017. All’ottimo avvio della squadra di Kathy Rinaldi, a caccia del 18esimo successo nella manifestazione, rispondono le padrone di casa chiudendo i conti in perfetta parità. Presso la Chizhovka Arena di Minsk, in un clima infuocato e assordante, a passare in vantaggio sono state le ospiti grazie al successo piuttosto agevole di CoCo Vandeweghe. La newyorkese, appena entrata tra le top-10 grazie alla finale al WTA Elite Trophy di Zhuhai, ha liquidato Aliaksandra Sasnovich con un doppio 6-4, giusto complicandosi un po’ la vita nel corso del secondo parziale. Strapotere della tennista a stelle e strisce, brava a fare la differenza specialmente col servizio e con i colpi di inizio gioco. La generosità e l’impegno della giocatrice di casa sono lodevoli, ma vani ai fini del risultato. Orfana di Victoria Azarenka e alla prima storica finale, la Bielorussia si è dovuta dunque aggrappare ad Aryna Sabalenka, vera protagonista odierna. La stellina di Minsk, trascinata dal suo pubblico, è stata difatti abile a prevalere in tre set su Sloane Stephens a suon di servizi vincenti e fucilate da fondocampo. Prosegue quindi senza sosta la parabola discendente della 24enne di Fort Lauderdale, ancora a secco dopo il clamoroso trionfo allo Us Open.

VANDEWEGHE VINCE E CONVINCE
Vietato commettere passi falsi, obbligatorio partire col piede giusto. Considerando il periodo buio di Stephens, era inevitabilmente CoCo ad avere sulle spalle la pressione del team. Nonostante il carico di responsabilità, la Vandeweghe non ha però tradito le aspettative. La statunitense ha infatti domato Aliaksandra Sasnovich con un doppio 6-4, servendo alla grande e facendo la voce grossa specialmente coi colpi di inizio gioco. Patemi d’animo pari allo zero, freddezza e lucidità ai massimi livelli. Un break nel game d’apertura è bastato alla newyorkese per incamerare il primo set: non ha avuto bisogno di altri squilli, poiché non ha concesso nulla nei propri turni di servizio. Qualche sbavatura in più nel secondo set, complice un diritto più ballerino e un servizio meno incisivo. Aspetti che hanno reso la frazione maggiormente equilibrata senza però metterla più di tanto in discussione. Sasnovich paga la scarsa pesantezza di palla – commisurata a quella di CoCo – e l’incapacità di aprirsi gli angoli e di far muovere lateralmente la Vandeweghe, non certo un mostro di rapidità negli spostamenti. La numero dieci del mondo chiude i conti dopo un’ora e mezza, porta il primo punto agli Stati Uniti e mostra tutta la grinta che contraddistingue le sue apparizioni in Fed Cup. D'altra parte, gliel'hanno insegnato in famiglia: la bandiera a stelle e strisce viene prima di tutto.

SABALENKA RIACCENDE LE SPERANZE
Tanto giovane, tanto forte, quanto determinante e trascinatrice. Il popolo bielorusso confidava in Sabalenka pur di dare un senso all'intera finale. La giovane di Minsk ha ripagato la fiducia della sua gente, che l’ha spinta a lottare sino all’ultimo punto del terzo set contro una Sloane Stephens sempre più in difficoltà. La regina dello Us Open, in un periodo di appannamento piuttosto evidente, ha rimediato la quinta sconfitta consecutiva. Ha portato a casa un set, ma si è disunita nel momento clou. Brava Sabalenka a mandare in visibilio i quasi 9000 della Chizhovka Arena di Minsk, esaltati dal numero di vincenti messi a segno dalla loro beniamina, ben 31 in totale. La bielorussa ha quasi sempre avuto in mano l’iniziativa, specialmente nel primo set in cui ha gestito la vicenda senza particolari grattacapi. Nel secondo set cala di livello la giocatrice di casa mentre sale in cattedra Stephens, che sfrutta al meglio l’unico break, giunto al sesto gioco. Il terzo set è il festival della tensione: si parte con ben 6 break di fila. La posta in palio ha reso entrambe particolarmente contratte e fallose. La svolta arriva nel decimo game, quello conclusivo: Sabalenka si scioglie e rischia qualcosina in più, Stephens tira indietro il braccio ed è costretta poi a cedere al terzo matchpoint. La Bielorussia freme e ci crede più di prima, gli ospiti vanno a dormire con qualche incertezza in più.

FED CUP 2017 – Finale
BIELORUSSIA – STATI UNITI 1-1
CoCo Vandeweghe (USA) b. Aliaksandra Sasnovich (BLR) 6-4 6-4
Aryna Sabalenka (BLR) b. Sloane Stephens (USA) 6-3 3-6 6-4