Il suo mix di grinta e coraggio sta conquistando sempre più appassionati. Ma, soprattutto, sta facendo il bene della diretta interessata. Battendo Ashleigh Barty, finalista in carica, Aryna Sabalenka ha centrato la più importante finale in carriera al Dongfeng Motor Wuhan Open, uno dei più importanti tornei del circuito WTA. Al termine di una settimana piena di sorprese, la bielorussa si giocherà il titolo con un'altra giovane rampante, Anett Kontaveit. “Non mi aspettavo di raggiungere questo livello – ha detto la Sabalenka, alludendo al fatto che sarà la sua quarta finale del 2018 – adesso amo combattere. Credo che sia questa la ragione per cui le cose stanno andando così rapidamente”. Barty e Sabalenka si erano già affrontate al primo turno dell'Australian Open, con laborioso successo dell'australiana. Ma la Sabalenka è cresciuta giorno dopo giorno, soprattutto da quando si fa allenare da Dmitry Tursunov. E nessuno si è stupito nel vederla vincere col punteggio di 7-6 6-4. Classe 1998, è la più giovane a raggiungere la finale in un torneo che sta vivendo la sua quinta edizione. L'esuberanza fisica della Sabalenka si esprime col servizio: ha raccolto un fantastico 85% di trasformazione con la prima palla. “E pensare che a inizio partita non sentivo molto bene il mio servizio – ha detto la bielorussa – in realtà, non sapevo cosa fare sul campo. Ma quando non ho avuto più nulla da perdere, in svantaggio 5-3, ho iniziato a giocare bene”. Aryna attribuisce i suoi risultati a una maggiore esperienza. “Quando ero in svantaggio di un break, anziché diventare matta e perdere tre game di fila, mi sono resa conto di poter ancora vincere”.
CINQUE PUNTI DI FILA CAMBIANO IL MATCHIn finale partirà favorita contro la Kontaveit, che ha usufruito del ritiro di Qiang Wang. Trattenendo a stento le lacrime, la cinese ha alzato bandiera bianca sul 6-2 2-1 per l'estone a causa di un problema alla coscia sinistra. “Domani avrò la chance di aggiudicarmi un altro titolo – dice la Sabalenka – spero di non essere troppo nervosa e godermi il momento. La Kontaveit è una giocatrice aggressiva, oggi ha tirato molti colpi vincenti, davvero incredibile”. Di certo le proporrà problematiche ben diverse rispetto alla Barty, giocatrice di tocco e non certo di potenza. Durante la semifinale, ha cercato con costanza la via della rete. Il primo break arrivava al quinto game ed era proprio per l'australiana. Il match sembrava suo fino al 5-3, ma al momento di servire per il set è cambiato tutto. Ha rimontato da 0-40, ma ha commesso un grave doppio fallo sulla parità. La quarta palla break era quella buona (errore forzato su un'accelerazione di rovescio della Sabalenka). Nel tie-break era la bielorussa a scappare via (grave una volèe in rete della Barty, a sigillare il 5-2) e si aggiudicava cinque punti consecutivi, chiudendo con un ace. L'australiana faticava ad assorbire la botta psicologica e incassava un altro break in avvio di secondo (con un dritto largo). Rimaneva in partita, evitava di finire in svantaggio di due break, ma ormai la Sabalenka aveva troppa fiducia. Le chance non sono mancate alla Barty, con due palle break sul 2-1 e una sul 3-2, ma nel momento del bisogno il servizio veniva in soccorso ad Aryna. Gli ultimi turni di servizio erano piuttosto semplici e l'ultimo rovescio in rete della Barty chiudeva il match, dopo 85 minuti. La finale si giocherà sabato mattina, alle ore 13 italiane, e sarà trasmessa in diretta da SuperTennis.
WTA PREMIER 5 WUHAN – Semifinali
Aryna Sabalenka (BLR) b. Ashleigh Barty (AUS) 7-6 6-4
Anett Kontaveit (EST) b. Qian Wang (CHN) 6-2 2-1 ritiro