La Kvitova batte una buona Schiavone e spedisce la Repubblica Ceca in finale. Risultato prevedibile, che però potrebbe restituire una “Schiavo” competitiva nei tornei.
Francesca Schiavone ha giocato bene, ma non è bastato
Di Riccardo Bisti – 22 aprile 2012
L’esito di Repubblica Ceca-Italia era scritto dopo il 2-0 della prima giornata. Per questo la delusione non è così acuta. Al contrario, il match tra Petra Kvitova e Francesca Schiavone autorizza un minimo di ottimismo per il resto della stagione. Nonostante la sconfitta per 6-4 7-6, l’azzurra ha giocato una discreta partita. E’ esagerato sostenere che abbia ricordato la straordinaria giocatrice del 2010, ma un passo avanti è stato fatto. “Prima del match ho fatto un grande lavoro perché sapevo che su un campo così veloce sarebbe stato difficile usare le mie armi – ha detto la Schiavone – ma so di poter modificare i miei schemi e rendere al meglio su tutte le superfici”. Dopo un inizio devastante (subito sotto 0-3), Francesca ha ritrovato se stessa ed è salita 4-3 e servizio. A quel punto ha subito un ulteriore parziale di tre giochi a zero, con la Kvitova capace di vincere il set al quarto setpoint. Rimpianti ancora maggiori nel secondo set, giocato sul filo del rasoio: un break al quinto game aveva portato avanti la Schiavone, in grado di resistere fino al 5-4 e servizio. A quel punto la Kvitova ha giocato “da campionessa di Wimbledon” e ha rimesso in equilibrio il set prima di dominare il tie-break. 3-0 Repubblica Ceca e azzurre a casa, come era prevedibile. “In realtà siamo andate vicino all’impresa più di quanto dica il punteggio” ha chiosato la Schiavone, che per alcuni tratti del match ha saputo esaltare. Secondo Corrado Barazzutti, la differenza è stata fatta soprattutto dalla superficie. Il fattore campo è fondamentale, ma questo match era una Mission Impossible. Possiamo trovare gli alibi che vogliamo, ma torniamo in Italia con 6 set persi e nessuno vinto.
“Questa squadra vincerà ancora” ha detto la Schiavone. E’ possibile, ma ci sono tanti fattori in ballo. Mancano 10 mesi al primo turno del World Group 2013, in cui può succedere di tutto. E il sorteggio sarà fondamentale, anche se giocheremmo in casa sia contro l’Australia che contro gli Stati Uniti. Ma ci sarà tempo e modo di pensare alla Fed Cup. Adesso è tempo di tornare nel circuito e si avvicina il trittico Parigi-Wimbledon-Olimpiadi. Errani, Pennetta e Vinci non hanno subito alcun contraccolpo: “Sarita” ha giocato la sua partita contro la Kvitova, facendo una discreta figura. Potrà tornare a giocare con serenità. Pennetta e Vinci non sono nemmeno scese in campo e quindi torneranno a imbattersi nei propri vizi e virtù. C’è poi la Schiavone: il match contro la Safarova spingeva al pessimismo (cosmico). Quello contro la Kvitova è ossigeno, anche se il bilancio del 2012 è sempre disastroso: in quattro mesi ha colto 7 vittorie e 11 sconfitte, ma dopo la Fed Cup di febbraio ha vinto solo una partita. Dopo aver ricostruito tennis e morale, Francesca ha un gran bisogno di risultati. La stagione sulla terra battuta darà le risposte che aspettiamo.
La Repubblica Ceca festeggia una finale che potrà finalmente giocare in casa, magari con ancora più spettatori rispetto al weekend di Ostrava. Grande gioia per la Kvitova: “E’ una sensazione meravigliosa, tenevo moltissimo a tornare di nuovo in finale. Spero che il pubblico di questi giorni venga a sostenerci anche in finale. Quando gioco in Fed Cup sono sempre nervosa, poi Francesca ha giocato un tennis incredibile. Sono felice di aver vinto”. L’orgoglio di Petr Pala, ex doppista e oggi capitano fortunato, è palpabile: “Non potrei essere più orgoglioso delle mie ragazze: 3-0 contro una squadra così forte. La Schiavone ha lottato duramente, ma ma credo che Petra sia stata ancora migliore e abbia meritato di vincere”. A risultato acquisito, Sara Errani ha conquistato il punto della bandiera battendo 2-6 6-2 6-2 Andrea Hlavackova. In chiusura di programma, le ceche hanno fissato il punteggio sul 4-1 grazie al doppio Hlavackova-Hradecka, che hanno usufruito del ritiro di Errani-Pennetta per un problema alla mano destra della brindisina sul 6-5 per le azzurre. Non è stata schierata Roberta Vinci, che dunque ha mantenuto la sua imbattibilità nei doppi di Fed Cup.
REPUBBLICA CECA – ITALIA (Ostrava, sintetico indoor) 4-1
Lucie Safarova b. Francesca Schiavone 7-6 6-1
Petra Kvitova b. Sara Errani 6-4 6-3
Petra Kvitova b. Francesca Schiavone 6-4 7-6
Sara Errani b. Andrea Hlavackova 2-6 6-2 6-2
Hlavackova / Hradecka b. Pennetta / Errani 5-6 rit.
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