All’indomani dell’annuncio del forfait per il Masters 1000 di Toronto, Rafael Nadal ha inaugurato questa mattina il suo nuovo museo, all’interno dell’Academy di Manacor. Un vero e proprio viaggio nella sua carriera, con tutti i trofei vinti e tanti altri ricordi.

In campo fa sempre più fatica a mettere in riga gli altri Fab Four, ma c’è qualcosa in cui Rafael Nadal li ha battuti tutti. È stato il primo a inaugurare la sua accademia, aperta ufficialmente lo scorso mese di giugno a Manacor, e anche a lanciare un museo che raccoglie i trofei della sua carriera. Novak Djokovic ne tiene parecchi in una sala (riservata) del Novak Tennis Centre di Belgrado, gestito dai parenti, mentre “Rafa” ha deciso di metterli tutti agli occhi degli ospiti della sua Rafael Nadal Tennis Academy. La parte più importante del “Museo Rafa Nadal”, inaugurato nella mattina di oggi, è una parete con in vetrina i titoli conquistati in una dozzina d’anni nel circuito maggiore ATP. Un vero e proprio viaggio emozionale per i suoi tifosi, che possono ripercorrere passo dopo passo, titolo dopo titolo, l’ascesa del maiorchino. I trofei ci sono proprio tutti: le nove Coppe dei Moschettieri del Roland Garros, i due titoli a Wimbledon, le Coppe Davis, e tanti altro, come racchette, scarpe e ricordi vari.

Presente, ovviamente, anche la medaglia d’oro vinta a Pechino nel 2008, nell’unica edizione dei Giochi Olimpici che l’ha visto impegnato in singolare. Un argomento che ha tenuto banco nel corso della presentazione, visto che – dopo il forfait per il Masters 1000 del Canada annunciato nella serata di ieri – proprio le Olimpiadi coincideranno con il rientro di “Rafa” nel Tour. Dopo circa due mesi di inattività, il maiorchino (portabandiera della rappresentativa spagnola) sarà subito in gara in singolare, doppio e doppio misto. “Mi sarebbe piaciuto giocare a Toronto – ha spiegato – ma è preferisco prepararmi meglio per Rio De Janeiro, e andrò in Brasile la settimana precedente (la prossima, quella in cui si gioca in Canada, ndr). Difficilmente sarò al 100%, ma farò il possibile per essere pronto per giocare tutti e tre i tabelloni”. Oggi a Maiorca lo raggiungerà Andy Murray: “ma non mi allenerò con lui fino alla prossima settimana – ha chiuso “Rafa” – perché non sono ancora pronto”.