Murray, Roddick, Ferrer e Isner parteciperanno alla Miami Tennis Cup, maxi-esibizione sugli stessi campi del Masters 1000. Ma ci sarà il campo bianco con linee rosse! Come faremo a vedere la pallina? 
Il filmato promozionale della Miami Tennis Cup
 
Di Riccardo Bisti – 18 ottobre 2012

 
Il calendario tennistico è pieno di eventi. Per i tornei più piccoli è difficile farsi notare, riconoscere, apprezzare. E' un problema per le prove ufficiali, figurarsi per le esibizioni. In Italia abbiamo avuto la fortuna di avere la MCA Events, che ha saputo creare dal nulla un evento straordinario come la Grande Sfida (e organizzerà anche il primo turno di Fed Cup, Italia-Stati Uniti). Ma la riconoscibilità è un problema comune. Il Gruppo NOS, organizzatore della Miami Tennis Cup, ha trovato il modo per far parlare di sé. Dal 30 novembre al 2 dicembre si terrà un'esibizione presso il Crandon Tennis Center, già sede del maxi-torneo primaverile. La notizia non sta nel campo di partecipazione, quanto nel terreno di gioco. Secondo voi si parlerà di questa esibizione perché giocheranno Andy Murray, Andy Roddick, Nicolas Almagro, Juan Carlos Ferrero, John Isner e Alejandro Falla…oppure perché si giocherà sul bianco? Avete letto bene. Mentre i campi del circuito mondiale – per questioni di visibilità – stanno abbandonando il verde e il rosso per diventare blu, la Miami Tennis Cup va controcorrente e si giocherà su un campo bianco, con linee rosse e l’esterno blu. Facile capire l’accostamento con la bandiera americana, per esaltare il senso patriottico degli statunitensi. Difficilmente potevano fare meglio: Miami è una città dalla forte influenza latina, con tanti immigrati sudamericani. E allora il campo di partecipazione è equamente diviso tra ispanici e anglofoni. Ce ne sarà per tutti i gusti: il campione olimpico (e dello Us Open) Andy Murray, il numero 1 americano John Isner e il più forte americano degli ultimi 10 anni: Andy Roddick. Quest’ultimo ha messo in piedi un vero e proprio Farewell Tour.
 
Ma il pubblico potrà ammirare anche Juan Carlos Ferrero (che si ritirerà la prossima settimana a Valencia), Nicolas Almagro e il colombiano Alejandro Falla. La formula ricalca quella dell’esibizione di Abu Dhabi: due giocatori ammessi di diritto in semifinale, gli altri quattro nel turno preliminare. Già stabilito il tabellone: il 30 novembre, in notturna (si partirà alle 19 locali), giocheranno Isner-Ferrero (il vincente avrà Murray) e Almagro-Falla (per sfidare Roddick). Le semifinali si giocheranno dalle 17, così come la finale del 2 dicembre. Gli organizzatori hanno voluto tenersi un jolly, poiché il trofeo per il vincitore sarà consegnato da una leggenda del mondo del tennis, che verrà svelata solo quel giorno. (pronostico? Uno tra Agassi, McEnroe e Sampras, in ordine di probabilità). Diversi punti in comune con la Grande Sfida di Milano: oltre all’evento, ci sarà un torneo riservato agli under 12, e una parte dell’incasso sarà destinato a un’associazione benefica che si occupa di bambini con incapacità motorie. Inoltre ci sarà una copertura televisiva di rilievo, con tutti i match in onda su ESPN 3. Tutto bellissimo, ma l’attenzione sarà soprattutto sul campo bianco come il latte, come un abito da sposa. L’idea è originale, ma la domanda è: come diavolo si vedrà la pallina? Il circuito mondiale ha optato per campi più scuri proprio per garantire un maggior contrasto tra il giallo della pallina e e il colore della superficie. Come si farà con il bianco? Il sito ufficiale dell’evento non parla del colore delle palline, ma sarebbe auspicabile che si giochi con palle più scure, magari fucsia. Altrimenti – più che un’esibizione di tennis – si rischia di assistere a un’esercitazione alla vista.