Il sogno è svanito insieme a quelle tre chance mancate nel primo set contro Marin Cilic, ma Andrea Arnaboldi può essere contento comunque. Il suo Roland Garros l’ha vinto prima nelle qualificazioni e poi contro James Duckworth, e dal match di oggi, ceduto 7-6 6-1 6-1, esce comunque con qualche altra convinzione in più. Ha avuto le sue chance, contro un Cilic un po’ imballato e infastidito dal tennis diverso dell’azzurro, che l’ha obbligato a muoversi e piegarsi molto, fino a concedere tre palle-break che avrebbero potuto dare al match una piega diversa. La prima sul 3-4, annullata con una gran seconda in kick, le altre due, set-point, sul 5-6, salvate ancora una volta grazie al servizio, anche se l’impressione è che Arnaboldi avrebbe comunque potuto far qualcosa in più. Non ci è riuscito, e il suo match è finito nel successivo tie-break, insieme al gravoso doppio fallo che ha dato il 5-3 a Cilic, poi perfetto in tutto il resto dell’incontro. Gli sono bastate quattro palle-break per togliere altrettante volte il servizio all’azzurro, calato di livello dopo l’amaro esito del primo set. Ma poco importa, il suo Roland Garros si chiude comunque in maniera più che positiva, per la classifica, il portafoglio ma soprattutto per le motivazioni. Torna in Italia con la certezza di poter stare a certi livelli e la giusta voglia di lavorare per arrivarci il prima possibile. Il sogno è svanito insieme a quelle tre chance mancate nel primo set contro Marin Cilic, ma Andrea Arnaboldi può essere contento comunque. Il suo Roland Garros l’ha vinto prima nelle qualificazioni e poi contro James Duckworth, e dal match di oggi, ceduto 7-6 6-1 6-1, esce comunque con qualche altra convinzione in più. Ha avuto le sue chance, contro un Cilic un po’ imballato e infastidito dal tennis diverso dell’azzurro, che l’ha obbligato a muoversi e piegarsi molto, fino a concedere tre palle-break che avrebbero potuto dare al match una piega diversa. La prima sul 3-4, annullata con una gran seconda in kick, le altre due, set-point, sul 5-6, salvate ancora una volta grazie al servizio, anche se l’impressione è che Arnaboldi avrebbe comunque potuto far qualcosa in più. Non ci è riuscito, e il suo match è finito nel successivo tie-break, insieme al gravoso doppio fallo che ha dato il 5-3 a Cilic, poi perfetto in tutto il resto dell’incontro. Gli sono bastate quattro palle-break per togliere altrettante volte il servizio all’azzurro, calato di livello dopo l’amaro esito del primo set. Ma poco importa, il suo Roland Garros si chiude comunque in maniera più che positiva, per la classifica, il portafoglio ma soprattutto per le motivazioni. Torna in Italia con la certezza di poter stare a certi livelli e la giusta voglia di lavorare per arrivarci il prima possibile.