E’ crisi per Fabio Fognini e Sara Errani? A una settimana dal Roland Garros perdono al primo turno dei rispettivi tornei, con modalità simili, e si acuisce un periodo negativo. Speriamo si riprendano in fretta, altrimenti la spedizione azzurra rischia di essere fallimentare…

Ahi ahi. Manca meno di una settimana al Roland Garros, ma la situazione è sempre peggiore. Il Foro Italico aveva dato pessime indicazioni, ma i tornei di rifinitura stanno andando ancora peggio. Pensi alla terra battuta, pensi all’Italia, e i primi due nomi sono quelli di Fabio Fognini e Sara Errani. Entrambi impegnati in Francia, entrambi grazie a una wild card, sono entrambi usciti al primo turno, peraltro con punteggi simili. E in vista di Parigi non ci resta che sperare nell’orgoglio, in un colpo di coda. Senza di loro, onestamente, rischiamo di andare a fare una comparsa. Ma andiamo con ordine: Fognini era impegnato al torneo ATP di Nizza e ha lasciato strada a Donald Young. Buon braccio, ci mancherebbe, ma sulla terra battuta non è un granché. Invece si è imposto 4-6 6-3 6-3 su un Fabio che sta vivendo una pericolosa involuzione dopo un ottimo rientro. I buoni tornei a Barcellona, Monaco di Baviera e Madrid avevano illuso. Invece Roma e Nizza lo hanno un po’ ridimensionato. Dopo un discreto primo set, Fabio non ha avuto il giusto atteggiamento e sembra essersi arreso ancor prima di stringere la mano a Young. I punti giocati nell’ultimo game, quando ha servito sul 3-5, la dicono lunga. Adesso andrà a Parigi e non sarà testa di serie. Non è detto che sia una cattiva notizia: certo, troverebbe un elemento del seeding al primo o al secondo turno, ma essere numero 31 o 32 lo obbligherebbe a giocare contro uno dei primi quattro già al terzo turno. “Credo che nessuno sarebbe felice di trovarmi nei primi turni” aveva detto a Roma. Ma il problema, più che il tabellone, sarà il recupero di una condizione accettabile. Adesso avrà qualche giorno per allenarsi e chissà che l’aria di Parigi, oltre a i match al meglio dei cinque set, non possano fargli bene.



Sembra più preoccupante la crisi di Sara Errani. Per lei, la stagione su terra battuta riveste un’importanza fondamentale. Ma quest’anno non ne va una giusta: niente Stoccarda per l’infortunio muscolare patito in Fed Cup, poi primo turno a Madrid, primo turno a Roma e adesso primo turno a Strasburgo, dove peraltro era la prima testa di serie dopo aver chiesto una wild card. Aveva necessità di giocare qualche partita prima di Parigi ma è incappata in Monica Puig. La portoricana è in buona forma e picchia duro, molto duro. Inoltre aveva vinto entrambi i precedenti, l’ultimo molto nettamente (6-1 6-1 ad Acapulco 2015). Si è imposta con il punteggio di 4-6 6-3 6-1 e ciò che preoccupa è il secondo crollo alla distanza della Errani. A Roma aveva incassato un duro 6-0 da Heather Watson, stavolta ha raccolto un game ma la preoccupazione resta. Difficile capire cosa le stia succedendo, specie dopo il buon inizio di stagione e la vittoria a Dubai (la prima in un torneo Premier). Lei ha spiegato di aver avuto una carenza di ferro durante la trasferta americana a marzo, ma ormai è passato del tempo. Anche il problema avuto in Fed Cup dovrebbe essere superato. Però i risultati non arrivano e adesso c’è una cambiale da difendere al Roland Garros: lo scorso anno si è spinta nei quarti per il quarto anno consecutivo (nel 2012 era arrivata in finale, nel 2013 in semifinale) e un’eventuale bocciatura sarebbe sanguinosa per il ranking. E’ fondamentale recuperare Sarita, anche perché è la più giovane tra le nostre top-players. E la situazione non è la migliore possibile, basti pensare alla (dolorosa) assenza di italiane nelle qualificazioni del Roland Garros.


Donald Young (USA) b. Fabio Fognini (ITA) 4-6 6-3 6-3


Monica Puig (PUR) b. Sara Errani (ITA) 4-6 6-3 6-1