FED CUP – Nessuna top 10 nell’altra semifinale, dove la Russia ospita la Slovacchia a Mosca. Le padrone di casa non hanno punte, ma sembrano essere più compatte.
Derby tra pin-up nella prima giornata di Russia-Slovacchia
Di Riccardo Bisti – 19 aprile 2013
Quella del Circolo Tennis Palermo sarà una finale anticipata? Tanti la pensano così, e non solo perché Repubblica Ceca e Italia occupano le prime due posizioni del ranking ITF. A guardare i nomi delle altre semifinaliste, si può legittimamente pensare che Russia e Slovacchia siano un gradino sotto. L’altra semifinale del World Group si giocherà sulla terra indoor del Sports Center Krylatskoye e non ci saranno top 10. La meglio piazzata sarà Maria Kirilenko, numero 13 WTA. Nelle gare a squadre, si sa, il ranking non è così importante. Ma serve per stabilire la qualità dell’incontro. Sarà una sfida equilibrata con le russe favorite, in virtù di una maggiore compattezza e qualità media. Con Kirilenko e la rediviva Pavlyuchenkova (adesso seguita full-time da Martina Hingis), senza contare l’ottimo doppio Makarova-Vesnina, le russe sembrano avere qualcosa di più rispetto alle campionesse del 2002, le cui fortune dipenderanno da Dominika Cibulkova, ormai leader indiscussa del tennis slovacco, adesso che Daniela Hantuchova sta per compiere 30 anni ed è precipitata al numero 75 WTA, superata dalla Rybarikova. Insomma, Russia favorita. Guardandola da una prospettiva-marketing, è meglio così. Un’eventuale finale Italia-Russia (le azzurre possono toccare ferro…) avrebbe un appeal maggiore rispetto a Italia-Slovacchia. E giocheremmo comunque in casa.
La Russia si affida al settore femminile dopo essere franata tra gli uomini. La clamorosa sconfitta di Coventry contro la Gran Bretagna ha decretato una crisi che potrebbe assumere contorni drammatici quando si ritireranno i trentenni Davydenko, Youzhny e Tursunov, a meno che gli immediati ricambi (Donskoy e Kuznetsov) non si dimostrino all’altezza. Tra le donne, tutto sommato, continuano ad essere una potenza, anche se non dominano più come qualche anno fa. Hanno “soltanto” otto giocatrici comprese tra le top 100, e l’età media non è così bassa. L’unica nata dopo il 1990 è la Pavlyuchenkova, mentre più indietro l’unica giovane davvero competitiva sembra essere Daria Gavrilova, anche se si ripongono molte speranze nella giovanissima Irina Khromacheva, classe 1995 e già numero 225 WTA. Il movimento e il bacino umano da cui attingere, tuttavia, garantiscono alla Russia un buon presente e un discreto futuro in Fed Cup, dove tutto sommato bastano due buone giocatrici per restare a galla. In fondo c’è sempre il serbatorio dello Spartak Club di Mosca, dove Evgenia Koulikovskaya prova a portare avanti le linee guida della mitica Larisa Preobrazhenskaya, scomparsa qualche anno fa e vera creatrice del sistema che ha portato il sistema russo in cima al mondo.
Le prime a scendere in campo saranno Dominika Cibulkova e Anastasia Pavlyuchenkova, match che può già essere decisivo. In caso di vittoria per la russa, il match sarebbe fortemente indirizzato. L’eventuale 0-1, invece, alimenterebbe le speranze di una squadra che può contare sull’esperienza di Daniela Hantuchova, scelta come seconda singolarista a dispetto della classifica. In fondo è l’unica reduce della vittoria del 2002. Contro la Kirilenko parte sfavorita, anche se i precedenti dicono 5-2 per la slovacca, vincitrice nell’ultimo scontro diretto in finale a Pattaya City 2012. Sarà un derby tra pin-up, ma non ci sarà tempo per i guardoni: la posta in palio è molto alta, forse la più alta possibile per due giocatrici che non possono ambire a chissà quali traguardi individuali.
FED CUP – SEMIFINALE
RUSSIA – SLOVACCHIA (Mosca, terra indoor)
Anastasia Pavlyuchenkova vs. Dominika Cibulkova
Maria Kirilenko vs. Daniela Hantuchova
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