Wilson esce con la nuova versione della sua linea bestseller. In particolare, la nuova Blade da 98 pollici nella versione 16×19, disponibile a dicembre.
La Wilson BLX Blade 98 con schema da 16 corde per 19
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Di Lorenzo Cazzaniga – 20 novembre 2012
E’ abbastanza facile pronosticare i tre bestseller che occuperanno il podio delle più interessanti novità 2013 nel settore delle racchette: la Aeropro Drive di Rafael Nadal, la Head Speed di Djokovic e la linea Blade della Wilson che presenta un nuovo modello piuttosto interessante: il classico telaio da 98 pollici quadrati nella versione con schema di incordatura da 16 x 19, che affianca quello già esistente da 18 x 20. E proprio questo telaio è stato il protagonista del nostro test in anteprima.
SCHEDA TECNICA (racchetta incordata)
Lunghezza: 68,5 cm
Ovale: 98 pollici
Peso: 318 grammi
Bilanciamento: 33,9 cm
Profilo: 21,5 mm costante
Rigidità: 66 RA
Inerzia: 333 punti
Schema di incordatura: 16 x 19
Grip: Wilson Sublime
Tensione consigliata: 23-27 kg
Pre-ordini a QUESTO INDIRIZZO
A CHI LA CONSIGLIAMO
A giocatori agonisti dotati di un braccio allenato, dallo stile (abbastanza) classico, che amano picchiare dal fondo ma anche toccare sotto rete (e sfruttare l’inerzia se si dispone di un servizio importante).
DATI DI LABORATORIO
Punto primo: il look. Molto aggressivo, quasi tutta nera con le scritte argento. Piace molto agli agonisti, anche se la versione opaca (molto elegante) è riservata solo al modello da 93 pollici quadrati. Le caratteristiche tecniche (telaio incordato) sono rimaste sostanzialmente inalterate: 318 grammi, 33,9 centimetri di bilanciamento, ovale da 98 pollici quadrati pe runa lunghezza tradizionale di 68,5 centimetri. Lo spessore è sottile senza esagerazioni (21,5 millimetri costante), mentre impressiona il dato di inerzia (ben 333 punti) che traduce l’attitudine alla spinta. Una vera cannon ball. Detto dello schema di incordatura da 16 x 19, l’altra novità è la tecnologia Amplifeel che, applicata a manico e telaio, migliora la sensibilità all’impatto.
TEST IN CAMPO
E’ una racchetta destinata a giocatori agonisti di buon livello. L’impatto è bello secco, controllo e precisione ai massimi livelli. Avete la netta sensazione che se vi mettessero un tubo di palle a tre dita dalla riga, sareste in grado di colpirlo anche voi. Ottima la sensibilità: a differenza delle moderne costruzioni tubolari, si avverte ancora l’impatto sulla palla, fattore che favorisce il controllo, il gioco di volo e quello di tocco. Certo, manca una certa facilità nel far girare la palla. Potenza e rotazioni hanno bisogno del sostegno di un braccio forte e allenato: per mezz’ora la utilizza anche il giocatore di club, ma per tenere tre set lottati sulla terra, serve un agonista tosto. Lo schema da 16 corde per 19 aiuta non poco in questo senso, ed è chiara l’intenzione di Wilson di allargare la possibile utenza. Maglie più larghe consentono un’uscita di palla più veloce e maggior possibilità di arrotare, fattori fondamentali nel tennis moderno. Quando le gambe ti portano bene al punto di impatto e riesci a comandare lo scambio, diventa un’arma letale; se invece si è costretti a giocar di difesa, perde gran parte del suo appeal. Insomma, astenersi pallettari. In generale, ne può sfruttare appieno le potenzialità il giocatore completo a tutto campo, che ama l’offesa e, perché no?, il gioco di volo. Le rotazioni sono assecondate ma senza voler esasperarle. E col servizio potete far male. Tanto male. Dopotutto, l’inerzia sopra i 330 punti è caratteristica di pochi telai. Se riuscite a governarla con agio, la pesantezza di palla si farà sentire.
LA CORDA GIUSTA
E’ fondamentale trovare il set up corretto con la corda. Su un telaio che offre molto controllo e altrettanta precisione, consigliamo di provare l’incordatura ibrida (stile Champions Choice, con budello sulle orizzontali e monofilo Luxilon Alu Power Rough sulle verticali). Può funzionare anche con un ottimo multifilo dal calibro sottile al posto del budello. In alternativa, un multifilo molto sensibile, mentre il monofilo integrale resta un’opzione dedicata solo ai super agonisti. Per la tensione, dipende chiaramente dalla scelta dell’armeggio: 25 kg è una buona media, ma la tendenza sarebbe di scendere di un paio di chilogrammi.
THE TESTER
Paolo, 24 anni, classifica 3.5
Una favola: picchio quanto mi pare e la palla resta sempre in campo. Le 16 corde aiutano eccome, anche perché quel pizzico in più di rotazione mi aiuta ad avere ancora maggior controllo. Chiedete ai miei avversari quanto pesa la palla…
Francesco, 32 anni, classifica 4.1
Perfetta per chi gioca classico: gran servizio (oh, escono botte clamorose), i colpi piatti sono potenti e in totale controllo e il gioco di volo preciso. Le rotazioni non vanno esasperate e per il gioco di difesa ci vuole gran sensibilità. In generale, una racchetta per chi ama offendere, più che difendere. Sulla tensione corde, consiglio di stare bassi: 22, 23 kg.
Lorenzo, 41 anni, classifica 4.1
Se ti sei abituato alle tubolari e giochi con grandi rotazioni, difficile tornare indietro. Certo, la sensazione all’impatto è bellissima perché senti la palla piena e non quella sensazione di vuoto delle racchette più moderne. Però devi sempre spingere: se ci riesci, chi ti tiene. Ma se ti viene un filo di braccino oppure sei spesso costretto a difenderti, allora amen.
Fabiana, 29 anni, classifica 3.5
Pensavo che non sarei riuscita a muoverla granché, invece l’ho trovata maneggevole. O almeno, più di quel che pensassi. Se giochi piatto (come quasi tutte le donne) hai una piacevole sensazione di potenza e controllo. Certo, devi essere ben allenata, altrimenti alla lunga il braccio comincia a sentirsi bello stanco.
Luca, 45 anni, classifica 4.2
Cinque anni fa, sarebbe stata la mia racchetta ideale. Ora ho bisogno di qualcosa che spinga uguale ma facendo minor fatica. E se qualche palla finisce contro il telone di fondo, pazienza.
Fabrizio, 55 anni, classifica 4.4
La reggo un tie-break, poi devo essere onesto con me stesso e tornare su telai più semplici. E’ vero che far le stesse cose con un attrezzo del genere, vuol dire saper giocare bene a tennis. Ma arrivati ad un certo punto, alla racchetta chiedi soprattutto sostegno. Tradotto, devo spingere quel che mi riesce e la palla finire lunga. Ormai, sopra i 300 grammi, nemmeno le guardo più.
IL GIUDIZIO FINALE
Per un agonista puro, è una gran bella racchetta. Controllo e precisione ai massimi livelli, ottima la scelta di aprire il piatto corde con lo schema 16 x 19. Con il giusto set up con le corde (e una buona base di allenamento alle spalle) si può far molto male. Molto bello il look (peccato non avere sulla 98 pollici, la versione nero opaco).
TOP PLAYERS
Diversi i testimonial di questo telaio: su tutti Milos Raonic, il gigante canadese che nel 2013 punterà diritto alla top 10: “La nuova Blade ha più controllo e sensibilità. Esattamente quello che cercavo”. Oltre a Raonic, la utilizzeranno anche Laura Robson, David Goffin e Gael Monfils, se supererà i problemi fisici che lo hanno fermato quest’anno.
LE ALTERNATIVE
La linea Blade presenta tre alternative alla 98, versione 16 x 19: il modello in versione 18 x 20 che offre ancora maggior controllo (ma minor potenza e rotazioni); il modello 104 per un’utenza meno agonistica che desidera maggior potenza e minor controllo e, al contrario, il modello da 93 pollici quadrati, adatto solo ad un pubblico molto (molto) agonista. Nei prossimi giorni troverete i test anche di questi telai.
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