Sarà anche merito dei Giochi Olimpici o dell’oro di Andy Murray, proprio sui prati di Wimbledon, ma l’anno che sta per concludersi ha registrato numeri da record per il tennis britannico.
I profitti realizzati con il torneo di Wimbledon hanno segnato una crescita del 7% rispetto al 2011, passando da 35.174 a 37.753 milioni di sterline.
I dati di questo successo, se mai qualcuno osasse dubitare, sono stati pubblicati nel report annuale della LTA, la federazione britannica.
Ma quello del torneo più famoso al mondo non è l’unico settore in crescita. Una ricerca condotta da Sport England ha registrato un aumento dell’11% del numero dei tesserati over 16, che toccano così quota 417.700 in tutto il Regno Unito. E i junior non sono da meno, passando da 51.900 a58.400.
Frutto dell’investimento cospicuo messo incampo ormai da anni, nel tentativo di riportare un buon numero di atleti di vertice nella terra in cui questo sport ebbe origine. Solo nel 2012 sono stati investiti 12.3 milioni di sterline a sostegno dei “talenti esistenti”, mentre una fuoriuscita di 15.5 milioni di sterline occupa la voce “costi di gestione”, ambito in cui naturalmente rientra il centro federale di Roehampton.
Chi semina, raccoglie: niente di più elementare. (r.l.)