Ufficializzate le candidature per l’Assemblea Elettiva FIT: Massimo Rossi non ce l’ha fatta. Angelo Binaghi è l’unico candidato e resterà il sella per il quinto mandato. Novità nel consiglio: entreranno Ernesto Albanese (ex CONI Servizi) e Giancarlo Baccini. Spostamento per gli “storici” Alvisi e Milan: rappresenteranno gli atleti.C’era grande attesa per sapere se Massimo Rossi avrebbe ottenuto la candidabilità a presidente FIT in vista dell’imminente Assemblea Elettiva. Secondo le disposizioni di Statuto e Regolamento Organico FIT, le candidature avrebbero dovuto pervenire entro il 1 settembre, con 10 giorni di anticipo rispetto all’Assemblea, prevista a Fiumicino il prossimo 11 settembre. Il sito FIT ha pubblicato la lista dei candidati e, come nel 2012, il numero dei candidati è esattamente uguale rispetto al numero di posti disponibili. L’unico candidato al ruolo di presidente è Angelo Binaghi, in carica dal 18 dicembre 2000, quando batté Rino Tommasi a Fiuggi. Per l’ingegnere cagliaritano sarà il quinto mandato: diventerà il presidente più longevo nell’ultrasecolare storia della FIT. Semmai, come vedremo, c’è qualche sorpresa nella lista dei candidati al ruolo di consiglieri. Come detto, la grande attesa per questa tornata elettorale riguardava Massimo Rossi, l’avvocato milanese che circa tre settimane fa aveva manifestato la sua intenzione di provarci. Gli sbarramenti, tuttavia, si sono rivelati troppo alti (aveva bisogno della sottoscrizione di 300 circoli, 200 atleti e 20 tecnici in rappresentanza di almeno cinque regioni). Abbiamo contattato Rossi, il quale ha preferito non rivelarci – per ora – il numero esatto delle sottoscrizioni ricevute, dicendosi comunque più che soddisfatto dei riscontri ricevuti. “Sarò più preciso nei prossimi giorni, ho intenzione di seguire bene la vicenda elettorale”. L’11 settembre, dunque, i delegati saranno chiamati a votare tra una lista di candidati senza alternative. Angelo Binaghi guiderà la FIT anche nel quadriennio olimpico 2017-2020, anche se correttezza giornalistica impone di ricordare che – in pura teoria – l’Assemblea potrebbe essere invalidata se non dovesse esserci il numero minimo di votanti. Il limite è questo: 25% degli aventi diritto e rappresentanza di almeno il 30% dei voti disponibili (i circoli di Fascia A hanno 3 voti a disposizione, quelli di Fascia B ne hanno 2, quelli di Fascia C ne hanno 1). Grazie al sistema delle deleghe, il numero dovrebbe essere ampiamente superato. Per intenderci, quattro anni fa c’erano 453 delegati su 2714 aventi diritto, meno del 17%. Ma con il gioco delle deleghe, l’affluenza era salita al 58,95%. Da quest’anno, ogni rappresentante potrà portare quattro deleghe e dunque l’affluenza complessiva dovrebbe essere ancora migliore.
NOVITA’ IN CONSIGLIO
E’ interessante la composizione del nuovo Consiglio Federale: usciranno di scena quattro persone, sostituite da nomi nuovi anche se per nulla sconosciuti. Non faranno più parte del Consiglio Federale Giuseppe Adamo, Emilio Sodano, Mara Santangelo e Fabrizio Tropiano. Al loro posto entreranno Ernesto Albanese (ex direttore generale di CONI Servizi, braccio operativo del CONI con cui la FIT ha messo in atto una proficua collaborazione), Donato Calabrese (storico presidente del Comitato Regionale Puglia), Pierangelo Frigerio (presidente del Comitato Regionale Piemonte) e Giancarlo Baccini. Quest’ultimo è stato per anni addetto stampa della FIT e poi amministratore delegato di SportCast, la società controllata dalla FIT che gestisce il canale SuperTennis. Ciò che colpisce, tuttavia, è il “passaggio” di Gianni Milan e Isidoro Alvisi da rappresentanti degli affiliati a rappresentanti degli atleti. Cosa significa? Il Consiglio è composto da 12 persone, 8 in rappresentanza degli affiliati (ovvero i circoli), 3 degli atleti e 1 dei tecnici. Milan e Alvisi, storici consiglieri di Binaghi, vanno a rappresentare gli atleti. In altre parole, gli atleti saranno rappresentati da tre figure con grande esperienza nel mondo della politica sportiva ma senza un passato agonistico di livello, almeno tra i professionisti. Gli atleti non avranno rappresentanti under 50: Gianni Milan ha appena compiuto 58 anni, Isidoro “Dodo” Alvisi ne ha 55 e Raimondo Ricci Bitti (già rappresentante degli atleti) ne ha 60. Per intenderci, in passato questo ruolo era stato ricoperto (anche) da Flavia Pennetta, Daniele Bracciali e Mara Santangelo. Nessuna novità per quanto riguarda il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti: al suo posto resterà Valeriano Corona.
Post Scriptum. Qualche giorno fa è uscito un editoriale di Lorenzo Cazzaniga: tra le altre cose, il direttore parlava dei costi di SuperTennis. Si parlava di “perdite” di 6 milioni di euro. Abbiamo approfondito la questione e possiamo dire con assoluta certezza che il canale SuperTennis – nel 2015 – è “costato” alla FIT 4 milioni esatti (e spiccioli). Il contributo di 4.200.000 versato a Sportcast non è destinato solo a SuperTennis, ma anche per ufficio stampa, realizzazione di siti web, pubblicizzazione del marchio, marketing degli Internazionali BNL d’Italia e promozione delle attività istituzionali della FIT. C’è poi un introito di 2 milioni che Sportcast riceve per promuovere il torneo di Roma e non è legato a SuperTennis. Ma di tutte queste questioni, e anche altre (comprese quelle relative al Settore Tecnico), proveremo a instaurare un dibattito con il nuovo Consiglio. Naturalmente a partire dal presidente Binaghi, attento lettore di TennisBest.
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