Il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, intervistato ai microfoni di SuperTennis, si è detto davvero soddisfatto di quanto messo in mostra dai ragazzi italiani nel corso delle Davis Cup Finals di Malaga

L’Italia di capitan Filippo Volandri, con cuore, passione e grinta, si è trovata a un passo dal raggiungere la sua prima finale di Coppa Davis dopo 24 anni di assenza. Impegnata, infatti, contro il Canada, è stata anche in vantaggio per 1-0 nel corso della semifinale, grazie al successo ottenuto in 3 ore e 14 minuti da Lorenzo Sonego contro Denis Shapovalov. I successi, poi, di Felix Auger-Aliassime su Lorenzo Musetti e del doppio Auger-Aliassime/Pospisil sul nostro composto da Matteo Berrettini e Fabio Fognini hanno ribaltato la situazione, permettendo ai canadesi di approdare all’atto conclusivo dalla manifestazione. Il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, intervistato ai microfoni di SuperTennis, si è detto davvero soddisfatto di quanto messo in mostra dai ragazzi italiani.

“I ragazzi sono stati molto bravi – ha affermato Binaghi –. Sonego clamoroso, ma grande cuore di tutti gli altri, a cominciare da Matteo [Berrettini], che si è buttato in campo non si sa come. Se, in doppio, un paio di punti fossero girati e avessimo vinto, penso che non avremmo rubato niente. Avevamo contro un grande avversario, con Shapovalov e Auger-Aliassime: quest’ultimo non ha mai perso il servizio né in singolare, né in doppio, e alla fine ciò ha fatto la differenza. Penso che l’Italia abbia fatto dei miracoli ad arrivare in semifinale nonostante tutte le assenze. Chi è stato chiamato a difendere i colori della nazionale si è fatto trovare prontissimo. Siamo tra le prime quattro nazioni al mondo e abbiamo un grande gruppo di ragazzi: c’è voglia di tornare a vincere la Coppa Davis“.

Infine, un bilancio sulla stagione che si è appena conclusa. Il 2022 è stato ottimo per il tennis italiano, nonostante gli infortuni. I ragazzi hanno vinto due ATP 500, Amburgo e il Queen’s, e sei ATP 250. Abbiamo raggiunto due semifinali Slam, con Martina Trevisan a Parigi e Matteo Berrettini a Melbourne, abbiamo vinto altri tornei del circuito maggiore con le ragazze. Poi ci sono gli infortuni, e l’elenco è più lungo di quello delle vittorie. Non c’è stato l’exploit clamoroso che ci aspettavamo da tempo, ma con tutti questi infortuni era difficile attenderselo. Ma abbiamo dimostrato comunque che le prospettive del tennis italiano sono ottime, che il movimento può portare al vertice ancora tanti giocatori. Abbiamo dieci dei primi 24 Next Gen in classifica. Il movimento c’è”.