Primo titolo per Anett Kontaveit: la 21enne estone vince a 's-Hertogenbosch e si conferma competitiva sull'erba, dove vanta anche una finale a Wimbledon junior. In un circuito femminile aperto a mille sorprese, potrebbe essere tra le mine vaganti a Londra. In finale ha lasciato cinque game alla Vikhlyantseva.

Aveva già mostrato ottime cose nelle scorse settimane: prima finale WTA a Biel, la bella corsa al Foro Italico, il match a Parigi contro Garbine Muguruza. Per questo, il primo titolo WTA di Anett Kontaveit non sorprende. La giovane estone, classe 1995, si è imposta sull'erba di 's-Hertogenbosch, dove peraltro non era neanche testa di serie. In finale non ha avuto grossi problemi contro la russa Natalia Vikhlyantseva, battuta con un netto 6-2 6-3. “Sono davvero felice – ha detto – credo di aver giocato un gran match e faccio i complimenti a Natalia per la bella settimana. Spero che avremo ancora la possibilità di affrontarci. E' stato un torneo fantastico, ho avuto alcuni match complicati ma ho superato ogni difficoltà”. La finale non è stato il match più complicato per Anett, che nei turni precedenti aveva giocato tre partite di tre set. Al primo turno aveva ripreso un set di svantaggio a Krystina Pliskova, mentre in semifinale aveva dovuto lottare contro Lesia Tsurenko. In finale, la Vikhlyantseva ha avuto un paio di palle break nel terzo game, ma l'estone le ha cancellate ed è scappata via nel successivo, volando sul 4-1. Sul 5-2, ha ripreso un game di risposta da 40-0, denotando una certa precisione nello scambio da fondocampo. La giovane russa non si è arresa ed è partita bene nel secondo set, strappando il servizio alla Kontaveit nel game d'apertura e ha mantenuto il vantaggio fino al 3-1, ma è bastato un coaching dell'esperto Glenn Schaap (che peraltro 'giocava in casa', visto che è olandese) per restituire una Kontaveit super-competitiva e capace di aggiudicarsi cinque game consecutivi.

MINA VAGANTE A WIMBLEDON?
Un parziale di 10 punti di fila ha girato il set, demoralizzando – stavolta definitivamente – la Vikhlyantseva. “Faccio i complimenti ad Anett per l'ottima partita – ha detto la russa – ho seguito i suoi risultati. Ricordo quando giocai il mio primo torneo ITF da 25.000 dollari: io persi al primo turno delle qualificazioni e lei vinse il suo primo titolo. Insomma, forse anch'io ho un buon potenziale”. Entrambe hanno tirato 12 colpi vincenti, ma la maggiore potenza della Kontaveit ha spinto la Vikhlyantseva a commettere ben 33 errori gratuiti. Con questo successo, salirà al numero 36 WTA: dovesse giocare bene a Maiorca potrebbe anche acciuffare una testa di serie a Wimbledon, dove vanta ottimi ricordi: nel 2012 giunse in finale nel torneo junior, perdendo da Eugenie Bouchard. Nel 2015, tra l'altro, conquistò una wild card per il main draw in virtù degli ottimi risultati nei tornei di avvicinamento, segno che l'erba è una superficie a lei favorevole. E chissà che non possa essere tra le outsider per un torneo che, come Parigi, potrebbe aprirsi a tante sorprese. Intanto ha ridato un titolo WTA all'Estonia dopo quattro anni: l'ultimo successo risaliva al 2013, quando Kaia Kanepi si impose a Bruxelles.

WTA 'S-HERTOGENBOSCH – Finale
​Anett Kontaveit (EST) b. Natalia Vikhlyantseva (RUS) 6-2 6-3