Andy Murray sempre più femminista
L'arrivo di Amelie Mauresmo nel clan di Andy Murray è stato decisamente positivo. E lui non smette mai di ringraziarla. Lo ha fatto anche in un'intervista con Red Bulletin, in cui ha elogiato il ruolo delle donne nello sport e nella società. "Sono a favore di una totale eguaglianza. Se questo vuol dire essere femminista…ok, lo sono. Ho aperto gli occhi quando ho iniziato a lavorare con Amelie. Mi si è aperta la mente e sono diventato un fervido sostenitore delle donne nel mondo dello sport". Quando era giovane, la pensava diversamente. Adesso che è seguito da una donna, non si capacità dello scarso numero di allenatrici a livello professionistico. "Quando ci sono 5-6 uomini seduti a un tavolo in un contesto competitivo, non sempre è l'ideale. Ho incontrato qualche difficoltà nell'aprirmi sul piano emozionale. Avevo come la sensazione che mi giudicassero, come se avessi delle debolezze. Con Amelie, invece, posso affrontare qualsiasi argomento senza sentirmi in competizione con lei". L'arrivo di Amelie Mauresmo nel clan di Andy Murray è stato decisamente positivo. E lui non smette mai di ringraziarla. Lo ha fatto anche in un'intervista con Red Bulletin, in cui ha elogiato il ruolo delle donne nello sport e nella società. "Sono a favore di una totale eguaglianza. Se questo vuol dire essere femminista…ok, lo sono. Ho aperto gli occhi quando ho iniziato a lavorare con Amelie. Mi si è aperta la mente e sono diventato un fervido sostenitore delle donne nel mondo dello sport". Quando era giovane, la pensava diversamente. Adesso che è seguito da una donna, non si capacità dello scarso numero di allenatrici a livello professionistico. "Quando ci sono 5-6 uomini seduti a un tavolo in un contesto competitivo, non sempre è l'ideale. Ho incontrato qualche difficoltà nell'aprirmi sul piano emozionale. Avevo come la sensazione che mi giudicassero, come se avessi delle debolezze. Con Amelie, invece, posso affrontare qualsiasi argomento senza sentirmi in competizione con lei".