Il campione russo ha fatto una scelta molto significativa per rilanciare la sua carriera

Per superare la crisi che lo affligge da diverso tempo sia dentro che fuori dal campo, Andrey Rublev ha scelto di affidarsi al suo illustre connazionale Marat Safin. Non c’è dubbio che si tratta di una collaborazione molto suggestiva sotto diversi punti di vista, ma i fan e gli addetti ai lavori si domandano se funzionerà e per quanto tempo durerà. Il russo è davvero un ottimo giocatore, ma non è facile gestire il suo carattere e una personalità molto forte come quella di Safin potrebbe avere un impatto ‘devastante’ in un senso o nell’altro.
L’ex numero 5 del mondo aveva assolutamente bisogno di una scossa in questa fase della sua carriera, avendo capito di essere entrato in una sorta di limbo che lo ha allontanato dal vertice del tennis mondiale. I principali obiettivi di Rublev sono ritrovare la necessaria serenità mentale e dare poi l’assalto ad un titolo del Grande Slam, sebbene sia molto complicato a causa della presenza di due titani come Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.
Prima di fare il suo debutto al Masters 1000 di Monte Carlo – in programma domani contro il veterano francese Gael Monfils – l’attuale numero 9 del mondo ha raccontato come è nata dentro di lui l’idea di ingaggiare Safin.
“Per prima cosa, Marat è una persona che mi ha ispirato fin da quando ero soltanto un bambino. Ci conosciamo da moltissimo tempo e abbiamo coltivato un rapporto anche fuori dal campo” – ha confidato Andrey. “Lui ha dovuto superare parecchie difficoltà durante la sua carriera ed è una persona davvero eccezionale. All’inizio avevo paura a chiedergli di aiutarmi, ma ho sempre voluto farlo. Poi ho scoperto che era disponibile a darmi una mano e mi sono convinto a provarci” – ha continuato.
Ad aiutare Rublev c’è stato anche il fatto che il suo storico coach Fernando Vicente e il suo manager Galo Blanco conoscevano Safin, avendolo affrontato nel circuito professionistico in passato.
Interrogato sulla durata di questa collaborazione, il russo non si è voluto sbilanciare: “Spero che andrà avanti per molto tempo, ma dipenderà dalle sue sensazioni e dalla sua voglia di continuare o meno. Se non arriveranno certi risultati, non credo che sprecherà il suo tempo con me.”