34 ace seppelliscono un ottimo Gilles Simon. Per la prima volta, il sudafricano centra una finale ATP sull'erba. Per battere il francese ha avuto bisogno di giocare al meglio, trovando vincenti da ogni zona del campo. Sospesa Murray-Troicki. 

Il Queen's Club ospiterà la prima finale erbivora per Kevin Anderson. Vittoria decisa da pochissimi punti, la sua, contro un generoso Gilles Simon. Vittoria ottenuta sotto tetre e minacciose nubi dopo che la pioggia aveva ritardato di oltre un'ora l'inizio del match. Vittoria ottenuta utilizzando al meglio la sua arma migliore, il servizio. Un colpo devastante, che questa settimana gli ha consentito di tenere 39 turni di servizio su 40. Un'arma impropria, che però non ha intimidito il francese. Per lunghi tratti, Gillou ha tenuto il ritmo del gigante sudafricano. Vittoria decisa da pochissimi punti, dicevamo. In tutti e tre i parziali. Fino all'ottavo gioco del primo solo le briciole per chi risponde. Due punti per Simon. Due punti per Anderson. Pochi, pochissimi sprazzi di bel gioco. Poi, all'improvviso, l'incoscienza. Il sudafricano, cui stazza e semovenze spesso mettono in secondo piano la varietà dei suoi colpi, si inventa tre vincenti da applausi. Quasi un raggio di sole nella triste penombra londinese. E fa suo il primo break dell'incontro. Custodito con facilità irrisoria nel game successivo, con relativo set messo in saccoccia. Il secondo sembra essere l'inizio della fine, per Simon. Sfiduciato, serve e deve fronteggiare ben quattro palle break. Il primo segnale di un'imminente resa? Niente di tutto questo. Poiché dal gioco successivo in poi non succede più nulla. Non un occasione. Nemmeno la parvenza di un pericolo. Aces, servizi vincenti, da una parte e dall'altra. Con il tiebreak che, come una benedizione, arriva prima che si faccia nottata.

KEVIN ACCIUFFA I TOP-15
Tiebreak che Anderson sembra far suo, con vittoria al seguito, quando riesce a rompere l'agonia dell'equilibrio e si porta sul 5 a 3. E a questo punto Simon rispolvera il meglio e al meglio il suo repertorio. Recupera, cancella un match point e con tre punti consecutivi, coraggio e fantasia, pareggia i conti. Non è più un miraggio, per il francese, la prospettiva di un'altra finale su erba. Dopo Eastbourne del 2013. Anderson tiene il servizio d'apertura del terzo set addirittura ai vantaggi. Ma non è un campanello d'allarme. Non è nemmeno un crine di cavallo. Il prosieguo del set ricalca la recita del primo, per filo e per segno. All'ottavo gioco il sudafricano decide che è ora di farsi una doccia calda: il clima è tutt'altro che estivo, la pioggia sembra imminente. Perchè rimandare a domani la vittoria che puoi ottenere oggi? Gioca un altro paio di lussuosi vincenti e ottiene due palle break. Simon issa bandiera bianca. E l'incontro finisce di lì a pochi istanti. Anderson in finale quindi. Ad una sola vittoria dalla duecentesima nel circuito. E posizione numero 14 al mondo garantita a partire da lunedì. Una settimana perfetta. E la ciliegina sulla torta, non è mera utopia.

 

ATP QUEEN'S – Semifinali

Kevin Anderson (SAF) b. Gilles Simon (FRA) 6-3 6-7 6-3

Andy Murray (GBR) vs. Viktor Troicki (SRB) 3-3 sosp.