Di Lorenzo Cazzaniga – 18 luglio 2014
Parafrasando un vecchio detto calcistico sulla Germania, potremmo dire che i nostri Oscar sono una competizione dove 50 top negozianti possono votare decine di racchette e alla fine vince sempre la Pure Drive GT. Come nelle due edizioni precedenti, è la racchetta simbolo degli anni 2000 che ha conquistato il primo posto, con un distacco abbastanza considerevole nei confronti della seconda classificata che quest'anno è risultata la sorellina, quella Aeropro Drive GT che è nata da una costola della Pure Drive ma che, nonostante sia utilizzata da Rafa Nadal, non è mai riuscita a superare la capostipite. Sul gradino più basso del podio, la Wilson BLX Blade 98, nella versione tradizionale. Restano invece ai piedi del podio i nuovi modelli Head, anche se occupano metà della top 10 e avrebbero meritato certamente una miglior posizione individuale. Tuttavia, è chiaro che disponendo di un alto numero di modelli, i punti vengono maggiormente divisi tra loro e impediscono di raggiungere l'élite assoluta.
POCHE NOVITA' NEL SETTORE
Onestamente c'è anche un pizzico di delusione in questi risultati, soprattutto perché vi è l'ennesima conferma che non vi sono grandissime novità nel settore. Se escludiamo i nuovi modelli Graphene della Head (che appunto non sono arrivati sul podio), al vertice troviamo racchette che si sono certamente evolute nel corso degli anni, ma che di base sono attrezzi del secolo scorso. Pensiamo alla Pure Drive, nata a fine anni 90 e che ancora adesso resta la preferita degli italiani. Chiaramente rispetto alla primissima versione sono state aggiunte tecnologie importanti come il Woofer, il Cortex, l'utilizzo del tungsteno, però è chiaro che la struttura portante e le caratteristiche tecniche di peso, bilanciamento, profilo, eccetera eccetera, sono rimaste sostanzialmente invariate. Possibile che nel frattempo non sia arrivato un prodotto in grado di buttare giù dalla vetta questo prodotto ultradecennale? Beh, la forma della racchetta probabilmente impedisce eccessive sperimentazioni e lo studio di nuovi materiali è talmente costoso che il business che potrebbe generare il mercato del tennis non è sufficiente a smuovere i migliori scienziati. Ecco dunque che la Pure Drive continua a dominare e partirà ancor più favorita l'anno prossimo, quando uscirà la versione 2015 e con la spinta della tecnologia Play che è già disponibile attualmente in negozi selezionati. In più, va considerato che non si tratta di una vittoria al fotofinish: Con i 169 punti conquistati, la Pure Drive ha doppiato la terza classificata e i primi tre modelli Head sommano un totale di 139 punti. L'unico altro modello a reggere il paragone statistico è l'Aeropro Drive GT che si è fermata alla notevole quota di 127 punti. Questa è forse la notizia più interessante in casa Babolat, visto che l'Aeropro l'anno scorso aveva perso lo status di Numero 2.
IN ATTESA DELLA NUOVA "FEDERER"
POCHE NOVITA' NEL SETTORE
Onestamente c'è anche un pizzico di delusione in questi risultati, soprattutto perché vi è l'ennesima conferma che non vi sono grandissime novità nel settore. Se escludiamo i nuovi modelli Graphene della Head (che appunto non sono arrivati sul podio), al vertice troviamo racchette che si sono certamente evolute nel corso degli anni, ma che di base sono attrezzi del secolo scorso. Pensiamo alla Pure Drive, nata a fine anni 90 e che ancora adesso resta la preferita degli italiani. Chiaramente rispetto alla primissima versione sono state aggiunte tecnologie importanti come il Woofer, il Cortex, l'utilizzo del tungsteno, però è chiaro che la struttura portante e le caratteristiche tecniche di peso, bilanciamento, profilo, eccetera eccetera, sono rimaste sostanzialmente invariate. Possibile che nel frattempo non sia arrivato un prodotto in grado di buttare giù dalla vetta questo prodotto ultradecennale? Beh, la forma della racchetta probabilmente impedisce eccessive sperimentazioni e lo studio di nuovi materiali è talmente costoso che il business che potrebbe generare il mercato del tennis non è sufficiente a smuovere i migliori scienziati. Ecco dunque che la Pure Drive continua a dominare e partirà ancor più favorita l'anno prossimo, quando uscirà la versione 2015 e con la spinta della tecnologia Play che è già disponibile attualmente in negozi selezionati. In più, va considerato che non si tratta di una vittoria al fotofinish: Con i 169 punti conquistati, la Pure Drive ha doppiato la terza classificata e i primi tre modelli Head sommano un totale di 139 punti. L'unico altro modello a reggere il paragone statistico è l'Aeropro Drive GT che si è fermata alla notevole quota di 127 punti. Questa è forse la notizia più interessante in casa Babolat, visto che l'Aeropro l'anno scorso aveva perso lo status di Numero 2.
IN ATTESA DELLA NUOVA "FEDERER"
Ciò che sorprende ancora meno è il dominio dei Big Three: Babolat, Head e Wilson hanno conquistato l'84,1% dei punti totali, un filo in ribasso rispetto all'86,5% dell'anno scorso ma comunque un dato che attesta come il mercato in Italia (e non solo) sia controllato da questi brand. Nella top 10 hanno trovato spazio solo due altri modelli, entrambi di casa Yonex, la EZone ai 98 e 100. Il marchio giapponese ha sicuramente sfruttato l'esplosione di Stanislas Wawrinka, visto che era dai tempi del miglior Lleyton Hewitt che non avevano un testimonial maschile ai vertici del ranking mondiale. Yonex è anche il marchio che ha totalizzato il maggior numero di punti dopo i tre brand sopra citati: con 61 punti è largamente al quarto posto, davanti a Pro Kennex che si è fermata a quota 34. Proprio Pro Kennex però, vanta un record notevole perché i top 50 negozianti italiani hanno citato ben 7 modelli differenti di racchette del marchio taiwanese. Solo Head la supera a quota 9, mentre Babolat e Yonex sono fermi a quota 5. Il segnale che Pro Kennex non dispone solo di un paio di modelli di punta ma di intere linee che sono particolarmente apprezzate (e ora anche nel settore agonistico con la linea QTour e non solo nel comparto comfort racquet).
Un discorso a parte meritano i due marchi americani Wilson e Prince. La prima ha sofferto… Roger Federer. Doveva essere l'anno di lancio della nuova racchetta di RF ma il fuoriclasse svizzero ha impiegato mesi a sistemare il suo attrezzo che non è ancora disponibile (e difficilmente lo sarà per settembre; più probabile appena prima di Natale). Quando uscirà sarà un bestseller ma intanto Wilson ha subìto una grossa frenata, anche perché il sistema Spin Effect ha funzionato sulla Blade, ma solo sulla Blade. Prince invece è rientrata sul mercato solo quest'anno dopo un periodo di assenza: si è presentata con oltre 230 modelli ma ci vorrà tempo per sistemare gamma e rapporti. Infine, Dunlop e Tecnifibre, che nel mercato delle racchette sono un po' sparite. Le ritroveremo rispettivamente in quello delle palle e delle corde.