Nuova tegola per il Roland Garros. Secondo l'edizione francese di Tennis Magazine, gli ecologisti vincono una battaglia dopo l'altra. Nelle ultime ore, il Consiglio Comunale di Parigi ha approvato una loro petizione, in cui chiedono che il progetto di ampliamento sia supervisionato da un organo indipendente e non dalla federtennis. Sostanzialmente, il comune ha imposto un ulteriore studio sulla fattibilità del progetto, soprattutto in merito agli spazi verdi (le serre d'Auteil) che si trovano in zona. Gli ecologisti vorrebbero che Segolene Royal, ministro dell'ambiente, non conceda il permesso per la ristrutturazione. Il prossimo 21 marzo terranno una manifestazione per far sentire la propria voce. A questo punto diventa difficile che i lavori possano iniziare ad aprile, come inizialmente previsto. Il progetto iniziale prevede che il nuovo Roland Garros sia pronto tra il 2017 e il 2019. Nuova tegola per il Roland Garros. Secondo l'edizione francese di Tennis Magazine, gli ecologisti vincono una battaglia dopo l'altra. Nelle ultime ore, il Consiglio Comunale di Parigi ha approvato una loro petizione, in cui chiedono che il progetto di ampliamento sia supervisionato da un organo indipendente e non dalla federtennis. Sostanzialmente, il comune ha imposto un ulteriore studio sulla fattibilità del progetto, soprattutto in merito agli spazi verdi (le serre d'Auteil) che si trovano in zona. Gli ecologisti vorrebbero che Segolene Royal, ministro dell'ambiente, non conceda il permesso per la ristrutturazione. Il prossimo 21 marzo terranno una manifestazione per far sentire la propria voce. A questo punto diventa difficile che i lavori possano iniziare ad aprile, come inizialmente previsto. Il progetto iniziale prevede che il nuovo Roland Garros sia pronto tra il 2017 e il 2019.