Già lo scorso anno si era a lungo discusso dell’atteggiamento di alcuni “tifosi” presenti a Napoli che presero di mira Raul Brancaccio, e il fenomeno sembra ripetersi anche in questa edizione

A Napoli torna prepotentemente, dopo le tante polemiche dello scorso anno, il problema che vede diverse persone sugli spalti insultare e disturbare i giocatori impegnati in campo. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno sempre più dilagante, che dietro nasconde inevitabilmente il mondo delle scommesse, che tuttavia non può giustificare alcune delle scene che si sono verificate in questi primi giorni di torneo. Le modalità sono ormai quelle ben note: chi è presente sugli spalti inveisce o, in alcuni casi, al contrario tifa in maniera esasperata ed esagerata per uno dei due giocatori, condizionati probabilmente dalla puntata realizzata. E cosa ancor più spiacevole, come accaduto lo scorso anno a Raul Brancaccio, queste scene si verificano contro giocatori italiani. Il primo ad aver subito un trattamento di questo tipo è stato infatti Jacopo Berrettini, che nel match contro Massimiliano Fonio si trovava sul punteggio di 5-3 e nel momento di giocare un comodo dritto, qualcuno dagli spalti ha platealmente lanciato un urlo che ha destabilizzato Jacopo e lo ha portato a sbagliare. Alla fine Berrettini ha perso la sua partita e ha sfogato tutta la sua frustrazione distruggendo la racchetta, mentre sugli spalti i disturbatori festeggiavano in maniera sconsiderata.
La stessa scena si è ripetuta anche nei match che hanno visto protagonisti Andrea Pellegrino e Fabio Fognini. Il tennista ligure – che ha perso al primo turno dopo una battaglia di tre ore – non è riuscito a trattenere la rabbia, e quando tra una prima e una seconda di servizio il pubblico continuava a disturbare (con il conseguente doppio fallo) Fognini ha protestato direttamente con il giudice di sedia, reo secondo lui di non riuscire a calmare gli animi sugli spalti.
Continua il video report da Napoli
— Smash in Rete (@Smash_in_rete) March 25, 2025
Questa volta lo sfogo è di Fabio Fognini, disturbato tra la prima e la seconda
Risultato: doppio fallo ed urlacci pic.twitter.com/JOBBpW0Sbn
Nel merito si è espresso anche Andrea Vavassori, che si è schierato in difesa del connazionale Pellegrino, che nonostante il tifo da stadio messo in piedi in favore di Dan Evans è riuscito comunque a portare a casa il match. Tramite una storia pubblicata su Instagram, Vavassori ha sottolineato il controsenso di quanto successo sugli spalti. “Napoli, cori da Coppa Davis. Dove stiamo andando a finire?”

Il rischio è quello che scene di questo tipo rovinino uno spettacolo che dovrebbe essere legato unicamente allo sport nella sua essenza più pura, con quel sano tifo per i propri beniamini, che però non dovrebbe mai oltrepassare il sottile confine del buon senso e del rispetto.