L’incidente di Edoardo Bove oltre a spaventarmi mi ha incuriosito, perché ormai casi del genere succedono troppo spesso. Negli ultimi dieci anni ci sono stati cento incidenti come questo in tutto il mondo, contro una ventina scarsa del decennio precedente.
Ora possiamo fare due cose: o essere “cretini” e dare la colpa al cambiamento climatico, ormai responsabile di qualsiasi incidente, comprese le cadute dalle scale, o riflettere e prendere provvedimenti e fare controlli sempre più severi – tipo quelli dei NAS ai ristoranti – anche a sorpresa.
Perché è vero che il tennis è uno sport meno pericoloso di altri in quanto non c’è contatto fisico, ma non dimentico quanto si è scritto e polemizzato su due sciocchezze come quelle di Sinner e della Swiatek o della stessa Halep, mentre per esempio la sparizione della famosa valigetta del dottor Fuente, che accusava molti famosi sportivi di un certo paese, inclusi alcuni tennisti, è finita nel dimenticatoio.
Che la scienza aiuti le performance di ogni atleta di ogni sport lo accetto, ma deve esserci un limite, o prima o poi vedremo vincere i 100 metri da un atleta con tre gambe.