Anche l’ONU ha scaricato Maria Sharapova
Come se non bastasse il fuggi fuggi degli sponsor, c'è un'altra tegola per Maria Sharapova: a causa dell'indagine per doping, l'ONU ha sospeso la collaborazione con la russa, fino ad oggi ambasciatrice di buona volontà per conto delle Nazioni Unite. Il comunicato recita: "Alla luce del recente annuncio della signora Sharapova, abbiamo sospeso il suo ruolo di Ambasciatrice di Buona Volontà. Fino a quando l'indagine sarà in corso, sospenderemo tutte le attività previste". L'ONU ha comunque ringraziato la Sharapova per il suo lavoro, soprattutto per il sostegno alle zone colpite dal disastro di Chernobyl del 1986: la famiglia di Masha, infatti, è originaria di Gomel, Bielorussia, a circa 200 km da Chernobyl. Il suo impiego con le Nazioni Unite era iniziato nel 2007: la sua fondazione benefica ha collaborato per finanziare diverse borse di studio per i bambini provenienti dalle zone della Bielorussia colpite dal disastro. Come se non bastasse il fuggi fuggi degli sponsor, c'è un'altra tegola per Maria Sharapova: a causa dell'indagine per doping, l'ONU ha sospeso la collaborazione con la russa, fino ad oggi ambasciatrice di buona volontà per conto delle Nazioni Unite. Il comunicato recita: "Alla luce del recente annuncio della signora Sharapova, abbiamo sospeso il suo ruolo di Ambasciatrice di Buona Volontà. Fino a quando l'indagine sarà in corso, sospenderemo tutte le attività previste". L'ONU ha comunque ringraziato la Sharapova per il suo lavoro, soprattutto per il sostegno alle zone colpite dal disastro di Chernobyl del 1986: la famiglia di Masha, infatti, è originaria di Gomel, Bielorussia, a circa 200 km da Chernobyl. Il suo impiego con le Nazioni Unite era iniziato nel 2007: la sua fondazione benefica ha collaborato per finanziare diverse borse di studio per i bambini provenienti dalle zone della Bielorussia colpite dal disastro.