Con un videomessaggio su Facebook, la 29enne di Belgrado ha annunciato col sorriso di aver deciso di dire addio alle competizioni: il suo fisico non le permette più di poter competere al top. È stata numero uno del mondo nel 2008, ma quel titolo al Roland Garros che pareva un punto di partenza si è rivelato un punto d’arrivo. Ma lei guarda avanti e parla già di futuro.Ci si aspettava l’annuncio di una probabile assenza dai campi nei prossimi mesi, ma dovuta a una gravidanza. E invece no: con un video in diretta sul proprio account Facebook, l’ex numero uno del mondo Ana Ivanovic ha annunciato ai tantissimi fan convocati per oggi alle 19 che lo stop non sarà momentaneo ma definitivo, e di aver preso la decisione più complicata per un tennista: dire addio alle competizioni. Una scelta inaspettata, ma che ha le sue ragioni: dopo aver toccato il cielo con un dito da giovanissima non è più riuscita a competere a certi livelli, e ormai ha capito che non ci riuscirà più, il fisico le ha spesso messo i bastoni fra le ruote e 29 anni è l’età giusta per dedicarsi ad altro, peraltro dopo il matrimonio della scorsa estate. “È una decisione molto difficile – ha detto –, ma c’è molto da festeggiare. Ho iniziato a sognare una vita nel tennis a cinque anni, quando ho visto Monica Seles in tv, e nella mia carriera ho raggiunto vette che mai avrei pensato. Tutti gli sport professionistici richiedono sempre il top della forma, e sapete che negli ultimi anni ho avuto vari problemi. Per continuare ho bisogno di poter giocare al massimo dei miei standard, che non riesco più a raggiungere. Quindi è ora di dire basta”. La (ex) tennista di Belgrado era una delle otto tenniste in attività fra le 22 capaci nella storia di conquistare il numero uno della classifica WTA, nata nel 1975. La Ivanovic ha guidato il ranking per un totale di 12 settimane: le prime dieci dal 9 giugno al 10 agosto 2008, le altre due dal 18 agosto, dopo aver ceduto la vetta per una sola settimana alla connazionale Jelena Jankovic.  Il suo anno migliore è stato il 2008: prima la finale all’Australian Open, poi il titolo al Roland Garros, che l’ha resa la prima tennista serba della storia a diventare numero uno del mondo
PARIGI 2008: L’INIZIO DELLA FINE
Dopo il titolo di Novak Djokovic all’Australian Open del 2008, fu proprio l’ascesa della Ivanovic a portare il tennis nelle case di tutti i serbi: una gran bella storia di sport, per un’atleta cresciuta negli anni della guerra, che ha portato con sé pressioni e aspettative sufficienti a schiacciare un elefante, figurarsi una ragazzina di soli 21 anni, bellissima e corteggiatissima. Il risultato è stato un crollo dalla quale, di fatto, Ana non è mai riuscita a riprendersi completamente. Da Parigi in avanti il diritto non è più stato lo stesso e per i 17 Slam successivi non ha più raggiunto nemmeno i quarti di finale, e solo nel 2014 è tornata a giocare ad altissimi livelli, conquistando quattro titoli WTA (dei quindici complessivi) e un posto fra le prime cinque del mondo che le mancava proprio dal 2008. Ma poi sono arrivati problemi su problemi, e le ultime due stagioni si sono rivelate un calvario, con la sola gemma della semifinale al Roland Garros dello scorso anno. Il 2016, invece, è stato terribile. Dal punto di vista umano ha segnato un passo importante come il matrimonio, il 12 luglio a Venezia col calciatore tedesco Bastian Schweinsteiger, ma da quello sportivo le ha riservato solamente delusioni. Si è trascinata per tutto l’anno una frattura da stress a un dito del piede e un fastidio al polso, riuscendo a conquistare appena 15 incontri e una sola semifinale a San Pietroburgo, prima di chiudere la stagione al termine dello Us Open.
UN FUTURO GIÀ DEFINITO?
La sconfitta all’esordio contro Denisa Allertova rimarrà il suo ultimo match ufficiale, mentre la recente partecipazione all’International Tennis Premier League, con gli UAE Royals, rimarrà la sua ultima apparizione da giocatrice in attività. Nel videomessaggio, registrato presumibilmente nella sua casa di Manchester (dove vive col marito, attualmente in forze allo United) e durato un paio di minuti, la Ivanovic ha parlato sempre col sorriso, chiudendo con qualche accenno al proprio futuro, per mostrare di avere già le idee ben chiare sulla piega che potrebbe prendere la propria vita. “Il tennis – ha detto – è sempre stato il mio grande amore, ma sono emozionata per tutto ciò che arriverà”. Ana, fra le più importanti icone di bellezza nella storia del mondo della racchetta (secondo molti la numero uno un assoluto), diventerà madrina di progetti legati al rapporto fra sport e vita sana, e ha anticipato la possibilità di vederla presto coinvolta in qualche attività di business, legata al mondo della bellezza e della moda. In più, ha specificato che potrà dedicare più tempo al suo impegno sociale da ambasciatrice nazionale dell’Unicef, impegno che porta avanti già dal lontano 2007, e l’ha accompagnata per tutta la sua carriera. “Ho vissuto il mio sogno, e spero tanto di aver aiutato altre persone a fare lo stesso. Quindi non siate tristi, siate ottimisti come me”.

IL TRIONFO AL ROLAND GARROS
LA SCHEDA DI ANA IVANOVIC