Non era necessario il torneo di Miami per certificare la crisi del tennis americano, ma i risultati sono sempre più impietosi. Attualmente il numero 1 del paese è Sam Querrey, n. 20 ATP e non esattamente un fenomeno. E i risultati di Crandon Park non hanno fatto eccezione. Per la prima volta in 29 edizioni, non c'è un solo americano nei quarti di finale. La terrificante sconfitta di Querrey per mano di Tomas Berdych (6-1 6-1 in 51 minuti) ha "regalato" il torneo agli europei: tutti gli otto quartofinalisti provengono dal vecchio continente. Gli Stati Uniti sono rimasti con appena sette top 100, tre dei quali (Russell, Blake e Fish) hanno più di 30 anni. Dal 1973 (primo anno del ranking ATP) al 2011, gli americani hanno chiuso ogni stagione con almeno un top 10. Lo scorso anno, il miglior Yankee era John Isner, numero 14. E il trend è in peggioramento.. Attualmente il numero 1 del paese è Sam Querrey, n. 20 ATP e non esattamente un fenomeno. E i risultati di Crandon Park non hanno fatto eccezione. Per la prima volta in 29 edizioni, non c'è un solo americano nei quarti di finale. La terrificante sconfitta di Querrey per mano di Tomas Berdych (6-1 6-1 in 51 minuti) ha "regalato" il torneo agli europei: tutti gli otto quartofinalisti provengono dal vecchio continente. Gli Stati Uniti sono rimasti con appena sette top 100, tre dei quali (Russell, Blake e Fish) hanno più di 30 anni. Dal 1973 (primo anno del ranking ATP) al 2011, gli americani hanno chiuso ogni stagione con almeno un top 10. Lo scorso anno, il miglior Yankee era John Isner, numero 14. E il trend è in peggioramento.