COPPA DAVIS – Riparte la caccia all’Insalatiera. Rischiano grosso le finaliste del 2012, entrambe impegnate fuori casa. La Serbia può schierare Novak Djokovic. L’analisi.
Il saluto tra Alex Corretja e Martin Laurendeau, rispettivamente capitani di Spagna e Canada
Di Riccardo Bisti – 30 gennaio 2013
L’inversione di data con la Fed Cup ha reso ancor più imprevedibile il primo turno di Coppa Davis. Giocare cinque giorni dopo l’Australian Open crea più di un’incognita. Degli otto quartofinalisti di Melbourne, tuttavia, soltanto tre saranno presenti nel weekend: Novak Djokovic, Tomas Berdych e Jo Wilfried Tsonga. Difficilmente Obradovic schiererà il numero 1 nella prima giornata: deciderà se rischiarlo sabato o domenica in base al risultato. Tsonga dovrebbe avere avversari malleabili, quindi l’unico chiamato agli straordinari sarà Tomas Berdych, sulle cui spalle gravano le speranze della Repubblica Ceca di mantenere l’imbattibilità ed espugnare Ginevra. Sarà un primo turno pieno di snodi interessanti. Diversi match si prevedono equilibrati, a partire da un Canada-Spagna dove le assenze rischiano di costare care agli spagnoli. Da seguire anche Argentina-Germania e Kazakistan-Austria, oltre a uno Svizzera-Repubblica Ceca dove c’è la curiosità di vedere Stanislas Wawrinka dopo l’incredibile match australiano contro Djokovic. Sembrano più indirizzati Usa-Brasile, Francia-Israele e Belgio-Serbia, anche se i padroni di casa possono creare qualche fastidio ai balcanici. Ecco l’analisi di tutti i match (ad eccezione di Italia-Croazia, di cui parleremo diffusamente altrove).
CANADA – SPAGNA
Gli spagnoli hanno vinto tre Davis negli ultimi cinque anni. Nornale che ci sia un pizzico di appagamento. A Vancouver, presso il Thunderbird Center, la Spagna si presenta con il team più scarso degli ultimi 15 anni. Niente Nadal, Ferrer, Almagro, Verdasco e Lopez. Sul veloce canadese (definito “giocabile” da capitan Corretja) l’unica certezza riguarda il doppio Lopez-Granollers. Per i singolari sono in lizza anche Albert Ramos e Guillermo Garcia Lopez, ottimi professionisti che però saranno nettamente sfavoriti contro Milos Raonic. Non sarà facile scippare due punti al giovane Vasek Pospisil, un po’ indietro rispetto al previsto ma ugualmente capace di battere il nostro Seppi a Toronto. Senza contare che il Canada ha un doppista di livello come Daniel Nestor. Dando per scontati i successi di Raonic (anche se di scontato non c’è nulla…), c’è la sensazione che i canadesi abbiano buone chance di pescare il terzo punto. Li vediamo leggermente favoriti.
CANADA 60%
BELGIO – SERBIA
Trasferta insidiosa per i serbi, anche perchè difficilmente vedremo Djokovic nella prima giornata. Reduce dall’Australia, dal plexicushion e dal relativo jet-lag, è plausibile che venga schierato a sfida iniziata. Tipsarevic e Troicki, tuttavia, partono leggermente favoriti contro Goffin, Darcis, Bemelmans e Rochus. Il Belgio è un team equilibrato ma senza punte (in attesa che esploda Goffin), ma soprattutto privo di un doppio competitivo. Considerato che Obradovic può schierare Djokovic, vediamo difficile un exploit dei padroni di casa, nonostante abbiano scelto di giocare sulla terra indoor.
SERBIA 80%
STATI UNITI – BRASILE
Non è andata troppo bene ai carioca. Sulla terra battuta possono dire la loro, ma sul sintetico di Jacksonville non avranno chance contro gli States di John Isner e Sam Querrey. Il Brasile patisce l’assenza di un secondo singolarista di livello (Thiago Alves lotta da tempo nei challenger). Contro gli americani non partono favoriti neanche nel doppio, poichè gli ottimi Melo-Soares affronteranno di gemelli Bryan, carichi dopo il successo in Australia e che hanno già dichiarato: “Affrontiamo ogni match di Davis come se fosse una finale Slam”. Il povero Bellucci farà del suo meglio, ma difficilmente il Brasile porterà a casa più di un punto.
STATI UNITI 90%
FRANCIA – ISRAELE
Occhio ai giocatori della Stella di David, perchè in Davis danno sempre il massimo. Tuttavia, Sela e Weintraub non sembrano in grado di mettere in difficoltà Tsonga a Gasquet, usciti abbastanza bene dall’Australian Open. Per la verità, a Melbourne ha giocato molto bene anche il numero 2 israeliano, ma sul sintetico di Rouen sarà un’altra storia. E poi i francesi hanno la motivazione extra del nuovo capitano, quell’Arnaud Clement che si è ritirato l’altroieri. Anche il doppio Benneteau-Llodra offre garanzie e può tranquillamente battere gli specialisti Erlich-Ram. Se anche il punteggio dovesse essere in bilico dopo la seconda giornata, ci penserà Tsonga a spedire i galletti nei quarti di finale.
FRANCIA 85%
ARGENTINA – GERMANIA
Senza Juan Martin Del Potro, l’Argentina perde parecchio. Nei turni successivi dovranno fare del loro meglio per convincerlo a giocare. Intanto affrontano la Germania con il vantaggio del fattore campo ma l’incertezza sulle condizioni di Monaco e Nalbandian, entrambi lontani dal 100%. Nalbandian non è andato in Australia per preparare al meglio la sfida, ma si è procurato un piccolo infortunio che ne ha rallentato la preparazione. Leggera preferenza per i padroni di casa, anche se sarà una serie equilibrata perchè Kohlschreiber è un ottimo davisman e Florian Mayer può mettere in difficoltà chiunque. L’anno scorso, sulla terra battuta di Bamberg, gli argentini vinsero facilmente senza Del Potro, ma forse è cambiato qualcosa. I tedeschi devono fare a meno di Haas, ma hanno un ottimo doppista come Petzschner. Paradossalmente, neanche un 5-0 per la Germania sarebbe un risultato clamoroso.
ARGENTINA 60%
KAZAKISTAN – AUSTRIA
E’ il primo turno più debole sul piano tecnico. Da quando sono scaduti a Kukushkin i punti dell’Australian Open, il Kazakistan non ha un solo giocatore tra i primi 150. Tuttavia, possono giocare molto bene lo hanno dimostrato due anni fa, quando batterono la Repubblica Ceca in trasferta. E poi saranno gasati perchè è la prima volta che giocano in casa in un match del World Group. Vorranno fare una bella figura davanti al presidente della federtennis e del loro paese. L’Austria non ha nulla da perdere e una squadra abbastanza competitiva. Molto dipenderà dall’imprevedibile Jurgen Melzer. Possono contare su un buon doppio e un discreto secondo singolarista (Andreas Haider Maurer). Tuttavia, il fattore ambientale potrebbe fare la differenza e vediamo leggermente favoriti i kazaki. Ma non ci sorprenderebbe un’impresa austriaca.
KAZAKISTAN 55%
SVIZZERA – REPUBBLICA CECA
Sulla carta era il match più interessante, ma i forfait di Roger Federer e Radek Stepanek hanno tolto valore tecnico a una sfida che comunque resta affascinante. Il forfait di Federer è molto più pesante rispetto a quello di Stepanek. La differenza dovrebbe farla la diversa qualità tra i numeri 2. I cechi possono contare su Lukas Rosol, incostante ma capace di raggiungere picchi elevatissimi. Contro Marco Chiudinelli partirebbe favorito. Probabilmente la prima giornata terminerà sull’1-1: il doppio sarà fondamentale, forse decisivo. Per vincere, gli svizzeri devono scippare due punti a Rosol e vincere il doppio, a meno che non si riveda il super Wawrinka che per poco non batteva Djokovic a Melbourne. I precedenti con Berdych dicono 5-4 per lui, ma è 0-2 sulla distanza dei cinque set. Bella partita, con leggera preferenza per i cechi.
REPUBBLICA CECA: 60%
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...