Due Senatori dell’IDV pongono 14 domande su FIT e società partecipate, più alcune questioni non toccate dalla precedente Interrogazione. Arriverà una risposta?
Fabio Giambrone (a sinistra) e Felice Belisario, i due senatori che vogliono vederci chiaro sui conti della FIT
Di Riccardo Bisti – 14 giugno 2012
Dopo il Parlamento, adesso è il turno del Senato. Sembra che le vicende gestionali della FIT, in particolare quelle legate alle tre società create per svolgere mansioni di vario tipo (SportCast SRL, FIT Servizi SRL e Mario Belardinelli ASD) interessino parecchio al mondo politico. Lo scorso 8 marzo, la deputata del PDL Giuseppina Castiello ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, Piero Gnudi, in cui si pongono una serie di domande sia per il CONI che per la FIT. La Castiello ha parlato di cifre, ha fatto nomi e cognomi e ha cercato di sbrogliare una matassa piena di intrecci. Sono passati tre mesi e non è ancora giunta alcuna risposta. Da segnalare che quasi tutti i firmatari (inizialmente 11) hanno ritirato la sottoscrizione. Buona parte di loro lo ha fatto durante gli Internazionali d’Italia. Come un fulmine a ciel sereno, giunge un’altra Interrogazione. Anche questa è indirizzata a Piero Gnudi ed è sottoscritta da due senatori dell’Italia dei Valori, movimento politico guidato dall’ex PM Antonio Di Pietro. Felice Belisario e Fabio Giambrone hanno presentato un testo piuttosto simile a quella della Castiello, sia pure con qualche dettaglio in più. In particolare, viene menzionata la partnership tra FIT e CONI Servizi per la gestione degli Internazionali d’Italia. Di questa associazione in partecipazione e dei suoi dati economici – scrivono Belisario e Giambrone – la FIT non trasmette alcuna informazione.
L’interrogazione pone a Gnudi 14 quesiti. Buona parte sono simili a quelli presentati dalla Castiello. Si parla del CONI, della FIT, e vengono anche chiesti i compensi di alcuni personaggi: Giancarlo Baccini (Consigliere Delegato di SportCast), Marco Perciballi (socio della FIT Servizi) e Massimo Verdina (Segretario Generale FIT). A proposito di Massimo Verdina, fummo noi di TennisBest un paio d’anni fa a segnalare i vari cambiamenti di Statuto a cavallo tra il 2004 e il 2005 che – di fatto- hanno reso possibile la nomina di un Segretario Federale che non fosse dirigente CONI. Visto che l’argomento è tornato di attualità, abbiamo deciso di ripubblicare quella mini-inchiesta. Al di là di questo, sarebbe importante che arrivi una risposta precisa e circostanziata di un Ministro che avrà diverse questioni di cui occuparsi, ma a cui non sarà sfuggita la doppia interrogazione sui medesimi argomenti. Sarebbe altrettanto importante che la FIT (il cui nuovo corso sembra più disponibile al dialogo) dia risposte chiare, precise e dettagliate sugli argomenti dell’interrogazione più quelli affrontati da TennisBest in un articolo di un mese fa, in cui c’erano le nostre riflessioni a seguito della nota apparsa sul sito FIT e intitolata “La verità sui conti della FIT: bilanci in attivo, crescita, vittorie”. Se la gestione economica della Federtennis è chiara, trasparente e improntata al rispetto dei principi statutari (e non c’è ragione di credere il contrario), dovrebbe essere facile rispondere punto per punto alle domande di parlamentari e senatori (e, nel nostro piccolo, a quelle di TennisBest).
Il Consiglio Federale guidato da Angelo Binaghi è a fine mandato, ma l’ingegnere sardo dovrebbe presentarsi alle elezioni per il quadriennio 2013-2016. Glielo consente una modifica statutaria approvata per acclamazione nel dicembre 2009 (e ratificata dal CONI nel marzo 2010), secondo cui il Presidente uscente può candidarsi per un terzo mandato ed essere eletto a patto che prenda il 55% dei voti. In assenza di una candidatura alternativa (anche per i pesanti sbarramenti imposti dallo stesso Statuto), per Binaghi dovrebbe essere molto semplice trionfare anche questa volta e magari superare il 94% delle preferenze raccolte 4 anni fa a Verona, nel giorno del 75esimo compleanno di Nicola Pietrangeli. Ad oggi non ci sono notizie ufficiali su data e luogo, ma l’Assemblea elettiva può svolgersi a partire dal 1 settembre.
Di seguito, il testo integrale dell’Interrogazione Parlamentare presentata da Belisario e Giambrone, reperibile anche sul sito del Senato della Repubblica a QUESTO INDIRIZZO.
Atto n. 4-07683
Pubblicato il 12 giugno 2012, nella seduta n. 741
BELISARIO, GIAMBRONE – Al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
Premesso che:
la Federazione Italiana Tennis (FIT) è un'associazione senza fini di lucro, con personalità giuridica di diritto privato, disciplinata dalle norme del primo libro del codice civile e dal decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, sul riordino del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), ed in conformità dello statuto di quest'ultimo;
è riconosciuta dal Coni ed opera, sotto la vigilanza dello stesso, con autonomia tecnica, organizzativa e di gestione in armonia con l'ordinamento sportivo nazionale ed internazionale, nonché con le deliberazioni e gli indirizzi del Comitato internazionale olimpico (CIO) e del Coni, anche in considerazione della valenza pubblicistica di specifici aspetti dell'attività sportiva svolta;
alle Federazioni sportive nazionali partecipano società ed associazioni sportive e, nei soli casi previsti dagli statuti delle federazioni sportive e delle discipline sportive associate, in relazione alla particolare attività, anche singoli tesserati;
Premesso inoltre che:
il 25 per cento delle entrate della FIT, pari a circa 7 milioni di euro, è rappresentato da contributi pubblici e di questi, oltre il 90 per cento, deriva dai versamenti effettuati dal Coni. Quest'ultimo eroga alle Federazioni sportive una parte delle disponibilità che annualmente sono destinate al sostegno dello sport nel Paese;
l'art. 58, comma 4, dello statuto prevede che il bilancio consuntivo annuale e le relazioni illustrative, dopo l'approvazione del Coni, siano pubblicati nel sito federale (www.federtennis.it) o trasmessi a tutti gli affiliati aventi diritto al voto;
Considerato che:
per il raggiungimento dei suoi scopi la FIT può altresì costituire, assumere interessenze o partecipazioni sotto qualsiasi forma in società di capitali per l'esercizio di attività economiche inerenti ai propri scopi, nel rispetto dell'assenza del fine di lucro;
sul sito Internet (www.federtennis.it) non è pubblicato il bilancio consuntivo, né le relazioni illustrative e la relazione del collegio sindacale relative all'anno 2010, e soprattutto il bilancio non è stato trasmesso a tutti gli affiliati aventi diritto, così come previsto dalle norme innanzi citate;
allo stesso modo, non sono pubblicati i bilanci 2010 delle società partecipate, né le relazioni illustrative sulla gestione, la relazione dei collegi sindacali, cui la stessa Federazione eroga contributi in conto gestione, contributi in conto capitale ed altri tipi di convenzione;
né gli affiliati, né i tesserati, che versano le tasse federali, conoscono come vengono gestiti i loro fondi e i contributi che la Federazione ottiene dal Coni e non sono a conoscenza di quali siano e come vengano gestite le società partecipate della FIT;
"Nè gli affiliati, nè i tesserati, che versano le tasse federali, conoscono come vengono gestiti i loro fondi"
risulta all'interrogante che, dal 2007, la FIT abbia costituito ben tre società partecipate: FIT Servizi Srl, Mario Belardinelli A.D.S. a rl e Sportcast Srl;
la Sportcast Srl è la società che gestisce il canale televisivo Supertennis, cui la FIT avrebbe erogato, tra fine 2008 e fine 2010, circa 14 milioni di euro, di cui 8 milioni di contributi in conto esercizio e circa 6,2 milioni come versamento in conto capitale. Il costo di gestione della società al 31 dicembre 2010 era già di circa 4 milioni l'anno, interamente coperti con contributi della Federtennis;
la FIT, presieduta da Angelo Binaghi, avrebbe designato come Presidente del Consiglio di amministrazione Ignazio Fantola, a quanto risulta agli interroganti congiunto del presidente Binaghi;
la FIT Servizi Srl opera, per conto esclusivo della FIT, nell'amministrazione e gestione finanziaria e nella riscossione delle entrate. La FIT Servizi Srl ha come socio la Lega Italiana Tennis ed il ragioniere Marco Perciballi;
a quanto risulta agli interroganti, Perciballi, oltre ad esserne socio, oltre ad esser consulente della FIT, sarebbe anche consulente della società FIT servizi, la quale avrebbe sede presso lo studio del medesimo ragioniere;
la FIT Servizi Srl, e quindi anche il ragioniere Perciballi, è socia della Mario Belardinelli Srl, altra società partecipata della FIT;
considerato inoltre che a quanto risulta agli interroganti la FIT e la società Coni servizi Srl hanno costituito un'associazione in partecipazione per la gestione degli Internazionali d'Italia il cui comitato tecnico sarebbe rappresentato dal presidente Angelo Binaghi, da Ernesto Albanese (già consigliere della partecipata Sportcast Srl), da Raffaele Pagnozzi (segretario generale del Coni nonché amministratore delegato di Coni Servizi SpA), da Ignazio Fantola (già presidente Sportacast Srl) e da Leonardo Mascia (già amministratore delegato della partecipata FIT Servizi Srl). Di questa associazione in partecipazione e dei suoi dati economici la FIT non trasmette alcuna informazione,
Si chiede di sapere:
Se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto e se intenda accertarne la corrispondenza al vero;
Se risulti che il Coni abbia autorizzato la costituzione delle suddette società partecipate dalla Federtennis e se abbia vigilato sulle procedure di scelta dei soci di tali società;
Se risulti che il Coni abbia autorizzato la Federtennis a costituire una società per la gestione del canale televisivo sopra indicato;
Se risulti che il Coni abbia autorizzato la FIT a costituire una società di servizi con la partecipazione del ragioniere Marco Perciballi e la Lega italiana tennis;
Se risulti che al Coni siano stati comunicati i nominativi degli altri soci delle società partecipate mettendo in rilievo gli intrecci di partecipazione tra i soggetti e le varie società partecipate e costituite;
"Al CONI sono stati comunicati i nominativi degli altri soci delle società partecipate, mettendo in rilievo gli intrecci di partecipazione?"
Se risulti che il Coni abbia approvato i bilanci della FIT e delle sue partecipate dalla loro costituzione ad oggi con le relazioni illustrative e le relazioni dei collegi sindacali;
Se risulti che il Coni abbia controllato l'attività dell'associazione in partecipazione con la FIT per la gestione degli Internazionali d'Italia e se tale bilancio sia stato pubblicato;
Se risulti che il Coni abbia controllato e verificato che la FIT si sia adeguata alle prescrizioni del contenimento dei costi e della spesa previste dalle circolari Coni aventi ad oggetto le linee guida per la gestione economica e finanziaria delle Federazioni sportive, limitando al massimo le spese per il ricorso a servizi esterni, consulenze ed incarichi di qualunque genere;
Quali risultino essere i compensi percepiti da Giancarlo Baccini per il suo incarico di consigliere delegato della Sportcast Srl oltre che di direttore della comunicazione della FIT;
Quali risultino essere i rapporti di consulenza tra il ragioniere Perciballi, socio della FIT Servizi Srl, e le società della FIT e quali siano i compensi percepiti dal ragioniere Marco Perciballi nelle sue diverse vesti di consulente della FIT e delle sue partecipate e di azionista di FIT servizi Srl;
Se il segretario della FIT, Massimo Verdina, risulti avere i titoli per svolgere il ruolo di segretario generale e quale sia il suo compenso;
Se risulti con quali procedure e seguendo quali criteri si è proceduto alle 78 assunzioni, due delle quali dirigenziali, nelle società partecipate direttamente o indirettamente dalla FIT;
"Con quali procedure e con quali criteri si è proceduto a 78 assunzioni, due delle quali dirigenziali?"
Se risulti che esistono motivi di incompatibilità tra i dipendenti delle partecipate con il presidente, i consiglieri federali ed dipendenti della FIT;
Se risulti corrispondente al vero che la moglie del segretario Massimo Verdina sia stata assunta dal Comitato regionale Lazio e poi trasferita in una società partecipata della FIT.
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