di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Si ferma in finale a Costa do Sauipe la marcia di Alexander Dolgopolov verso il suo primo titolo nel circuito maggiore, subito dopo l’exploit degli Australian Open. Dopo aver veleggiato con una certa agilità (solo 20 giochi persi in 4 match) lungo le coste sabbiose dell’amena località brasiliana, l’ucraino ha fornito una prestazione al di sotto delle attese nell’ultimo atto in cui si è arreso con il punteggio di 6-3 7-6(3) al più esperto Nicolas Almagro.
Lo spagnolo ha sfruttato la scarsa propositività del ragazzo di Kiev, più volte sorpreso in una posizione troppo arretrata rispetto alla linea di fondocampo. Nicolas ha avuto così gioco facile nel mantenere il controllo del gioco per tutta la durata di un match in cui Dolgopolov non ha mai conquistato alcuna palla break, issandosi al massimo sul 15-30.
E’ un break all’ottavo gioco a decidere il primo parziale in favore del tennista di Murcia che, sfruttando la poca profondità dell’avversario, non disdegna alcune pregevoli soluzioni al volo. Il secondo set si rivela ben più equilibrato. Lo spagnolo non sfrutta 2 palle break sul 3-3 che potrebbero spegnere definitivamente le velleità di successo dell’ucraino, bravo ad annullarle con un ace e smorzata vincente. Almagro, per contro, non viene mai impensierito nei suoi turni di battuta e non rischia nulla quando è chiamato a servire per rimanere nel secondo set, sul 4-5 e sul 5-6.
Il tiebreak finale è un monologo in salsa giallorossa. Nicolas si invola subito sul 4-0 prima di distrarsi per un momento, concedendo all’avversario di recuperare un minibreak. La consueta luce abbagliante di Dolgopolov questa notte pare offuscata. L’ucraino cede
tre dei successivi quattro punti che fissano il punteggio del tiebreak sul 7-3.
Almagro si conferma quasi chirurgico nell’ultimo atto di un torneo. Con quello che è il suo secondo successo ai Brasil Open, lo spagnolo incamera l’ottavo titolo su 10 finali, tutte curiosamente disputate sul rosso. E’ il sesto anno consecutivo in cui si aggiudica almeno un torneo del circuito maggiore. Dolgopolov, invece, ha confermato una volta di più come il suo rendimento possa essere soggetto ad alti e bassi difficilmente prevedibili.
Il fatto comunque che sia riuscito, malgrado il cambio di superficie, a dare continuità allo splendido quarto di finale in Australia, conferma i progressi compiuti da un giocatore che non dovrà aspettare molto per sollevare il suo primo trofeo.
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