L’azzurro gioca una bella finale al torneo ATP di San Paolo, ma perde 6-4 al terzo. La differenza l’hanno fatta i 18 ace dello spagnolo. “Nel terzo giocavo meglio io”.
Filippo Volandri ha fatto sudare le proverbiali "sette camice" ad Almagro
Di Riccardo Bisti – 20 febbraio 2012
Sconfitta senza rimpianti, ma dal retrogusto amaro. Si può descrivere così la finale di Filippo Volandri al torneo ATP di San Paolo (475.300$, terra). L’azzurro partiva nettamente sfavorito contro Nicolas Almagro, ma per poco non gli faceva lo sgambetto. “Filo” se ne va con fiducia e convizione…però forse poteva addirittura portare a casa il terzo titolo ATP in carriera dopo St. Poelten 2004 e Palermo 2006. Nel 6-3 4-6 6-4 che ha consentito ad Almagro di vincere il terzo titolo al Brasil Open, i rimpianti arrivano soprattutto dal primo set. Volandri è scattato meglio dai blocchi, volando 3-0. Ma poi ha subìto due break consecutivi dopo essere stato avanti 40-0 e 40-15. Insomma, il 6-3 Almagro avrebbe potuto essere 6-2 Volandri. La bravura dell’azzurro, dopo aver perso sei game consecutivi, è stata quella di non abbattersi e anzi strappare nuovamente il servizio ad Almagro nel terzo game del secondo set. Con le unghie e con i denti ha mantenuto il vantaggio fino al 6-4, sigillando il set con una bella volèe di dritto. Nel terzo c’è stata bagarre agonistica, con le 58 posizioni di differenza ben mascherate da un Volandri vivo, attento, preciso. Lo spagnolo, tuttavia, ha avuto la fortuna di servire per primo e sul 5-4 ha trovato il break che gli ha consegnato il titolo. Il Brasil Open, dunque, ha cambiato sede (da Costa do Sauipe a San Paolo) ma non vincitore.
Davanti ai 10.000 spettatori che hanno affollato il bel Complexo Desportivo Constâncio Vaz Guimarães, Almagro si è assicurato l’undicesimo titolo in carriera. Dopo aver giocato il match con una maglietta gialla, “Nico” ha fatto di più: per festeggiare la vittoria ha indossato una t-shirt dorata con scritto “Eu amo o Brasil”, (“Io amo il Brasile”). “Ovviamente ho un rapporto speciale con questo paese – ha detto Almagro, che questa settimana proverà a difendere il titolo anche a Buenos Aires – sono sempre felice di tornare qui, e dopo la partita mi è venuto spontaneo mostrarlo ancora di più. Non è stata la mia giornata migliore, ma ho avuto la capacità di gestire i punti importanti. Ed è bello vincere un torneo sapendo che puoi giocare ancora meglio”. La vittoria di Almagro ha sancito il dominio spagnolo nel torneo carioca: nelle ultime 12 edizioni, hanno vinto 6 volte, le ultime 5 consecutivamente. Per l’Italia è il miglior risultato di sempre: al massimo avevamo raggiunto una semifinale con Fabio Fognini. E a Volandri torna il sorriso: “Questa settimana è stata speciale – ha detto – per me è stato importante tornare a giocare una finale dopo cinque anni. Farlo qui, davanti a 10.000 persone, è stato incredibile. Questo risultato mi dà grande fiducia per il futuro”. E continua: “Penso di aver giocato bene. Ho lottato fino alla fine, nel terzo probabilmente giocavo meglio ma lui ha servito in modo incredibile”. Alla fine, infatti, saranno 18 ace contro nessuno. Forse la differenza è stata tutta lì.
Almagro è la prima wild card a vincere un torneo ATP dallo scorso aprile, quando Ryan Sweeting si impose a Houston. Quando gli hanno chiesto quale dei tre titoli in Brasile fosse il più prezioso, lo hanno messo in imbarazzo: “Domanda difficile. Penso che tutti i titoli siano importanti nella carriera di un giocatore. Quello del 2008 è stato un grande torneo, vinsi contro Carlos Moya in una finale molto dura. L’anno scorso fu l’inizio di una cavalcata che non mi aspettavo: dopo il Brasile, vinsi a Buenos Aires e feci finale ad Acapulco. Quest’anno ho dato continuità. Non saprei dire, me li prendo tutti e tre nella speranza di fare il poker”.
LE FINALI ATP DI FILIPPO VOLANDRI
Umago 2003 (- Moya 64 36 75)
St. Poelten 2004 (+ Malisse 61 64)
Umago 2004 (- Canas 75 63)
Palermo 2004 (- Berdych 63 63)
Palermo 2005 (- Andreev 06 61 63)
Buenos Aires 2006 (- Moya 76 64)
Bucarest 2006 (- Melzer 61 75)
Palermo 2006 (+ Lapentti 57 61 63)
San Paolo 2012 (- Almagro 63 46 64)
Post correlati
Grazie Rafa, modello di talento e intelligenza
Un campione unico, buono, intelligente, amato da tutti, fan e avversari, anche il suo più grande foto Ray Giubilo...