Con la vittoria su Nikolay Davydenko a Barcellona, Nicolas entra per la prima volta fra i magnifici dieci scalzando Mardy Fish…

di Daniele Rossi – foto Getty Images

 

Se il tennis femminile sta attraversando un momento di totale incertezza, senza una vera dominatrice e con risultati aperti ad ogni tipo di pronostico, anche il tennis maschile non è da meno. Certo, le prime quattro-cinque posizioni in classifica sono ad appannaggio dei soliti noti ed è difficile immaginare uno Slam in mano diverse a quelle di Nadal, Federer o Djokovic, ma nelle retrovie sta avvenendo un vorticoso ricambio.

Un paio di mesi fa aveva abbattuto il muro dei primi dieci Jurgen Melzer, mentre appena due settimane or sono aveva fatto il suo ingresso in Top 10 Mardy Fish. Appena 6 punti seperavano l'esperto americano a Nicolas Almagro e infatti è bastato poco allo spagnolo per superarlo ed entrare nell'elite del tennis.

Battendo per 7-6 6-3 al 3° turno del “Barcellona Open Banc Sabadell” (Atp 500) un Davydenko che ancora non riesce proprio a ritrovarsi, Nico ha guadagnato quei punti necessari per il sorpasso e per la consacrazione in Top 10.

Al 25enne di Murcia il talento non è mai mancato. Dotato di un rovescio tanto meraviglioso esteticamente, quanto letale per gli avversari, Almagro è uno degli ultimi spagnoli esclusivamente “terra-centrici”, avendo vinto nove titoli, tutti sul mattone tritato. Non certo un pedalatore della linea di fondo, quanto un giocatore nato e cresciuto sul rosso, che ha bisogno di tempi più lenti per far andare i suoi colpi e premiare le sue geometrie. Il servizio nelle giornate migliori sa far male, mentre i suoi punti deboli rimangono un diritto troppo “meccanico” e sensibile all'errore e un fisico ancora non propriamente all'altezza. Per anni gli si è rimproverato una forma atletica rivedibile e in generale un indole un po' troppo svogliata e pigra sia in partita che negli allenamenti; forse all'alba dei 26 anni Nico si è deciso di fare le cose per bene e di dare una svolta alla sua carriera.

Quest'anno ancora nessun risultato eclatante nei grossi eventi, ma già due vittorie nella parentesi sudamericana sulla terra di febbraio, a Costa do Sauipe e Buenos Aires. La latitanza dei vari Roddick, Youzhny, Davydenko e Verdasco gli ha dato una mano, adesso toccherà a lui dimostrare di meritarsi questa occasione, magari facendo il colpaccio in qualcuno dei prossimi tornei sulla terra. Non dimentichiamo che l'anno scorso è stato uno dei pochissimi a mettere in difficoltà Rafa sul rosso, strappandogli un set a Madrid e portandolo a due tie-break al Roland Garros.

 

Intanto a Barcellona, dopo la splendida cavalcata di Simone Vagnozzi purtroppo interrotta dall'ex numero 1 Juan Carlos Ferrero, si sta realizzando un'altra “favola”, quella di Ivan Dodig. Il 26enne croato (numero 56 del mondo), l'unico in grado di togliere un set a Djokovic agli Australian Open, ha raggiunto per la prima volta i quarti di finale in un torneo di questo livello. Dopo aver battuto il qualificato francese Millot, ha sconfitto i due bombardieri Soderling e Raonic, guadagnandosi così una ribalta inaspettata e un quarto di finale alla sua portata contro Feliciano Lopez.

 

RISULTATI 3° TURNO BARCELLONA

Nadal b. Giraldo 6-3 6-1

Monfils b. Gasquet 6-4 7-6(7)

Dodig b. Raonic 7-6(0) 4-6 6-3

Lopez b. Nishikori 6-4 7-6(5)

Melzer b. Montanes 6-7(2) 6-3 6-2

Ferrer b. Hanescu 6-3 6-2

Almagro b. Davydenko 7-6(2) 6-3

Ferrero b. Vagnozzi 7-6(3) 4-6 6-4

 


Copyright © 2011 Il Tennis Italiano