da Nizza, Andrea Merlo – foto Getty Images
Ha lo sguardo bieco di chi è solito scorrazzare per la Pampa Gringa, quell’alone da ex enfant prodige che talvolta può pesare come un macigno : lui è Nicolas Almagro e a Nizza ha fatto dieci.
Il titolo che porta lo spagnolo dal rovescio più veloce del West in doppia cifra è stato frutto di una finale durissima disputata contro il redivivo rumeno Victor Hanescu – che suo malgrado resta invece a un solo sigillo nel circuito maggiore, quello conquistato a Gstaad nel 2008. Dopo aver ceduto il primo set al tie-break, il venticinquenne di Murcia è salito in cattedra nel secondo parziale, conquistato con lo score di 6-3.
All’inizio della frazione decisiva è stato però Hanescu a strappare il servizio all’avversario, prima di accusare un calo – probabilmente anche fisico – che ha spianato la strada ad Almagro per il terzo successo stagionale, dopo quelli di Costa du Sauipe e Buenos Aires.
L’iberico succede nell’albo d’oro al transalpino Richard Gasquet, un altro che in carriera ha dovuto fare spesso i conti con le scomode aspettative e le facili previsioni di successo. Per l’iberico non poteva esserci viatico migliore per l’avventura parigina, nella quale dovrà difendere i quarti di finale raggiunti l’anno scorso .
“ Ero un po’ nervoso prima dell’inizio del’incontro con Victor – ha dichiarato a fine match Almagro – e nel primo set non credo di aver giocato il mio miglior tennis; poco alla volta ho poi ritrovato confidenza e soprattutto ho perfezionato il diritto. All’inizio del terzo set sono andato sotto di un break, ma sono stato bravo a ritrovare la parità subito dopo. Questo torneo è ideale per la preparazione del Roland Garros, si disputa molto vicino a Parigi, sulla terra rossa. Può diventare una manifestazione sempre più importante. Sicuramente penso di ritornare a Nizza la prossima stagione”.
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