A un mese e mezzo dalle ultime notizie, emergono nuove informazioni sulla situazione di Petra Kvitova. E non sono positive. In un’intervista col sito d’informazione ceco iDNES, il suo manager Miroslav Cernosek ha spiegato che la ferita alla mano sinistra della sua assistita, provocata dall’aggressione dello scorso dicembre, è più seria di quanto sembrasse.
L’infortunio è più grave di quanto sembrasse: Petra sta lavorando per tornare in campo, ma il rientro non dipende da lei. Però non mi va di parlarne”. È bastata una dichiarazione, buttata lì dal suo manager Miroslav Cernosek durante un’intervista a 360° per il sito d’informazione ceco iDNES, a riaccendere una spia d’allarme sulle condizioni della mano sinistra di Petra Kvitova. Si era capito subito che la ferita, provocata lo scorso 20 dicembre da un folle durante un tentativo di rapina alla giocatrice nella sua casa di Prostejov, e operata il giorno stesso alla clinica specializzata di Vysoke nad Jizerou, sarebbe stata molto delicata da risolvere, con uno stop di almeno sei mesi (6-8 settimane per tornare a muovere la mano, il resto per riprendere la racchetta) e tanti dubbi sul futuro, viste la lacerazione ai tendini e le lesioni a tutte le cinque dita e anche a due nervi. Tuttavia, la serenità della giocatrice all’uscita dall’ospedale e l’ottimismo dei medici avevano fatto sperare i tifosi di rivederla molto nel circuito presto, anche perché tutto pareva procedere a dovere.
Lo scorso 5 gennaio il suo portavoce Karel Tejkal ha detto ai microfoni dell’Associated Press che tutto stava andando secondo i piani e le aspettative, e appena sette giorni più tardi la stessa Kvitova ha annunciato su Facebook di aver tolto tutti i punti di sutura alla mano, e di poter quindi iniziare finalmente il percorso di riabilitazione. Tuttavia, da allora la due volte campionessa di Wimbledon ha postato solamente un paio di foto, non toccando più l’argomento mano, e non dà segni di vita da un mese esatto. A fine gennaio ha trascorso insieme al suo team qualche giorno in un club a Lanzarote, nelle Isole Canarie (Spagna), magari per provare a riprendere confidenza con la racchetta in condizioni calde, e lontano dai media cechi. Ma non c’è nulla di confermato, se non le sensazioni negative che emergono dalle parole di Cernosek e il desiderio di tagliare corto con l’argomento Kvitova, peraltro proprio quando sarebbero scadute le 6-8 settimane inizialmente previste per riprendere la funzionalità della mano. L’impressione è che la situazione sia tutt’altro che felice.