di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Buona la prima per Alisa Kleybanova che, all’esordio in una finale WTA, sconfigge la più titolata connazionale Elena Dementieva, numero 1 del torneo e giunta in finale lasciando complessivamente alle sue avversarie, soli 15 giochi.
Si è trattata della 23esima finale “made in Russia” della storia, la dodicesima in cui era coinvolta la numero 7 del mondo: 6 vittorie e 5 sconfitte nei confronti diretti con le connazionali per Elena, vincitrice dell’ultimo derby tutto russo a Toronto nel 2009, contro Maria Sharapova.
Come a Dubai, anche la finale dei Malaysian Open è stata condizionata dalla pioggia. La partita è stata interrotta dopo 8 minuti sulla situazione di 1-1. La numero 29 del mondo si presenta dopo la pausa molto più in palla rispetto alla connazionale, aggiudicandosi 3 giochi di fila. Si rivela effimero il ritorno della Dementieva (4-3), sovrastata dalla potenza di Alisa che ottiene il break decisivo nell’ottavo game, e chiude il primo parziale (6-3) con il quarto ace della sua partita.
La Dementieva, a caccia del terzo titolo stagionale dopo quelli di Sydney e Parigi, cede subito il servizio in apertura di secondo set, spianando la strada alla Kleybanova che annulla nel secondo game, l’unica palla del controbreak che concederà nella seconda frazione.
Per la giovane russa, si tratta della 6° vittoria contro una Top10 dopo quelle inferte alla n.5 Ivanovic (2009 Australian Open), n.3 V. Williams (2009 Madrid), n.4 Jankovic (2009 Toronto), n.7 Zvonareva (2009 Tokyo) e n.9 Jankovic (2009 Mosca).
Una bella iniezione di fiducia per una giocatrice che negli ultimi tempi era stata vittima di 2 rimonte clamorose che avevano minato la sua sicurezza. A Melbourne, con la Henin, era stata avanti 63 31 40-15, prima di cedere 62 al terzo. In Fed Cup, conduceva 64 31 prima di subire un parziale di 11 giochi consecutivi da parte della Jankovic.
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