Le dure dichiarazioni di Carlos Alcaraz si aggiungono alle lamentele di altri top player per l’uso di palle diverse ogni settimana nel tour

La polemica sull’uso di palline diverse nel tour continua a tenere banco tra i protagonisti del circuito, ricevendo forza e un megafono importante dalle dure dichiarazioni di Carlos Alcaraz nel post partita contro Alexander Zverev, al primo turno del round robin delle Nitto Atp Finals.

Lo spagnolo si aggiunge a Stan Wawrinka, Daniil Medvedev e Taylor Fritz, tra gli altri, nel chiedere all’Atp una presa di posizione sull’uso indiscriminato di palle dalle caratteristiche tecniche molto diverse quasi ogni settimana. Lo stesso Novak Djokovic ha ammesso di aver recentemente discusso del problema con il presidente e l’amministratore delegato dell’Atp. “Ho di recente avuto una conversazione con Andrea Gaudenzi, presidente dell’Atp, e Massimo Calvelli, amministratore delegato. Non sono stato nel tour per un po’ di tempo, quindi non ho avuto modo di parlare con loro. Naturalmente ho visto i commenti che sempre più giocatori hanno fatto sulle palline utilizzate nei vari tornei”.

Secondo Alcaraz, una soluzione potrebbe essere quella di mantenere le stesse palle per ogni “blocco” di tornei, diversamente da quanto avviene ora: nel 2023 sono state utilizzate ben 20 tipologie diverse nel corso della stagione.

“Ogni swing dovrebbe essere giocato con la stessa palla. Per esempio, l’Australian Open e i tornei in Australia con la stessa palla, poi una palla per il Sud America, una per i Masters 1000 in America e così via”.

Naturalmente il tema del continuo cambio di palle è tutt’altro che un capriccio per i giocatori, poiché è un tema strettamente connesso al discorso infortuni, sempre più frequenti tra i pro anche a causa di un calendario fitto di eventi, in cui il continuo variare di superficie di gioco, condizioni ambientali e fuso orario rappresenta una complicazione non trascurabile.

“Se l’Atp vuole i migliori giocatori in ogni torneo, dovrebbe cambiare. Altrimenti ogni giocatore si infortunerà per questo motivo” ha aggiunto Alcaraz.

Tra i giocatori più agguerriti sul tema ci sono Stan Wawrinka, che ha condiviso una foto di quattro diversi tipi di palline utilizzate in quattro settimane, e Taylor Fritz, che ha motivato così su Twitter il suo infortunio: “Ho avuto problemi al polso dall’inizio degli US Open a causa del cambio di palline. Abbiamo usato tre palle diverse in tre settimane”.

E’ un grido forte, che arriva dagli alti vertici. Se l’Atp non vuole ritrovarsi con tabelloni falcidiati da infortuni, è bene che prenda in seria considerazione le proposte di chi questo business lo alimenta con fatica e sudore.