di Roberta Lamagni – foto Getty Images
Che in Rafael Nadal lo spirito olimpico sia sempre stato molto vivo, il campione spagnolo non ne ha mai fatto mistero.
La dolorosissima rinuncia alle Olimpiadi di Londra 2012, quando già identificato come portabandiera della Spagna fu sostituito all’ultimo da Pau Gasol, probabilmente ha pesato sulla decisione comunque sofferta di prendere parte in Brasile, nonostante una condizione fisica precaria, a tutte e tre le competizioni: singolare maschile, doppio maschile, in coppia con l’amico Marc Lopez, e doppio misto, a meno di smentite dell’ultima ora in compagnia di Garbine Muguruza.
Nadal è anche uno tra i pochi big del tennis che già da qualche giorno frequenta il villaggio Olimpico. Un’eccezione che pare non stia passando inosservata, a giudicare dalle continue richieste di selfie, saluti e autografi che è costretto a fronteggiare, a qualunque ora e in qualunque luogo si trovi.
Pare che gli atleti di sport minori infatti facciano a gara per avvicinarlo in ogni occasione pubblica, dalla colazione al pranzo, al tragitto verso il campo di allenamento. Lui, disponibile e cortese come sempre, risponde con un sorriso e si lascia immortalare, per poi riprendere l’attività come se nulla fosse. Questione d’abitudine, o forse merito di una rara educazione, visto che tanti altri suoi colleghi hanno preferito evitare l’imbarazzo di esser messi alla prova.
"E' un'esperienza che si può vivere solo ogni 4 anni, e mi fa piacere trascorrere due settimane diverse dalla solita routine, in compagnia di tanti altri atleti", ha commentato Rafael. "Se non fosse stato per i Giochi Olimpici, probabilmente avrei rinunciato a giocare", ha poi aggiunto.
Roger Federer, prima ancora di annunciare il ritiro dalla competizione, aveva prenotato un lussuosissimo hotel a circa 10 km dal campo di gara.
Andy Murray ha dichiarato che, come in qualunque altra importante competizione, avrà bisogno di un’atmosfera tranquilla, che gli consenta di concentrarsi e ricaricare le batterie dopo ogni incontro.
Novak Djokovic ha preferito trascorrere qualche giorno tra i colleghi, in attesa di ricercare privacy in un prestigioso hotel prima dell’inizio del torneo. Nonostante ancora spensierato e lontano dalle gare, pare tuttavia abbia respinto in malo modo l’assalto di un fan-collega per un selfie. “Non vedi che sto mangiando, non mi disturbare per favore”, avrebbe risposto a un rugbista spagnolo.
Atteggiamento che contrasta con l’immagine di atleta alla mano e sorridente che aveva mostrato di sé non più tardi di un paio di giorni, al cospetto di Mr Phelps. In quell’occasione tuttavia, svariati cronisti erano presenti all’incontro.
Dettaglio tutt’altro che trascurabile, per il mediaticissimo Nole.